IL MITO DI PERSEFONE

La luce del buio

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    MoevvQ9

    Persefone



    Kore, la-bambina-della-mamma, è rapita da Ade e condotta nel suo Regno oscuro.
    Là, lontana dalla madre, Kore contatta gli dèi e le Ombre che dimorano nel Regno, trova il tesoro di cui la dipendenza l’aveva privata, scopre il suo valore e il suo nome, e diviene Persefone, Regina degli Inferi e padrona di sé.

    Il Regno oscuro, con i suoi dèi, le sue Ombre e le sue leggi l’abbiamo dentro di noi.
    Il Regno è il nostro inconscio, gli dèi che l’abitano sono archetipi introiettati nella nostra psiche, le Ombre sono le parti di noi che abbiamo negato, respinto nel buio, perché era troppo doloroso, o vergognoso, o pericoloso farle vivere con noi.

    Sono il tesoro che Ade preserva per noi nei forzieri della Caverna , perché possiamo recuperarlo, scendendo nel suo Regno (regressus ad uterum, n.d.r.), e divenendo, come Persefone, sovrani e padroni di noi stessi.

    Per compiere con sicurezza la discesa ed il ritorno abbiamo bisogno di chiamare a noi Persefone, Signora dell’Oscurità, che ci mostra la via narrandoci un racconto che è anche un viaggio iniziatico.

    [Elda Fossi. Persefone. La luce del buio. Editore: Moretti & Vitali , Collana: Amore e Psiche, 2010. Pagine:136 Prezzo: euro 12]
    Libro di Mitopsicologia, può' essere perfettamente letto in termini astrologici.

    Il Viaggio di crescita di Persefone è in effetti il percorso evolutivo attraverso le Case d’Acqua.

    Demetra è la Quarta Casa, in cui inizia il processo di differenziazione e crescita che fuga la paura di tornare, o di rimanere, allo stato indifeso e indifferenziato dell’infanzia, esposti al ratto.
    [simbolismi associati: cancro - capricorno, Luna-Lilith, rapporto con la madre e le origini, n.d.r.]

    Ade e il suo Regno sono l’Ottava casa, “… la camera segreta dove l’iniziato conosce l’essenza dei Misteri”, ci dice Persefone.
    “I più segreti, i più oscuri, da cui rinascere, come dal seme posto nel terreno oscuro nasce la pianta al sole".

    [simbolismi associati: toro - scorpione, Plutone-Marte-Venere, n.d.r.]

    Persefone stessa, la nostra parte anima, capace dell’estremo sacrificio per donare all'uomo la speranza, e la Caverna del Tesoro, dove avviene l’ultima sfida degli dèi oscuri, sono la Dodicesima Casa, “in cui si va oltre il limite, oltre l’apparenza, oltre l’impermanenza. Nel flusso. Questo è il luogo dove gli iniziati contattano il dio, e non è dato parlarne”.

    [simbolismi associati: pesci - vergine, Nettuno-Mercurio (in veste di psicopompo), n.d.r.]

    Gli Olimpici, a cui appartiene per nascita, sono i nostri pianeti personali, gli dei paurosi dell’Ade, che tanto la spaventano quando e’ Kore-la fanciulla, sono gli “dei oscuri” del Karma, che la faranno divenire Regina.


    [v. anche: JAMES HILLMAN, IL SOGNO E IL MONDO INFERO, Adelphi, pagg. 314, Euro 22, n.d.r.]


    ***
    Il discorso su Persefone, poichè il mito rappresenta un percorso iniziatico complesso, e strutturato a "tappe", deve essere necessariamente considerato rispettando l'ordine dei diversi "passagi" della psyche femminile, attraverso la IV, l'VIII e la XII casa.
    In ogni passaggio, i protagonisti astrali cambiano, perchè rappresentano gli archetipi partecipanti a quel determinato step iniziatico.

    Baci, ¤ Urania ¤

    Edited by ¤ Urania ¤ - 6/12/2013, 13:17
     
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    [dalla presentazione di Elda Fossi]

    Libro di Mitopsicologia, può avere ottiche di lettura diverse, che si assommano, arricchendosi, e conducono alla “matrice comune” dell’anima e dello spirito.
    Narrato con il fascino dell’affabulazione, il Mito di Persefone fa intravedere in trasparenza Psicologia, cultura Vedica, Orfismo, il più importante movimento mistico-misterico dell’antica Grecia, Astrologia Karmica, e conduce alla conoscenza di sé, che illumina il buio del Regno delle Ombre, che è in ognuno di noi.


    LVIotA6
    [John William Waterhouse – Nymphs Finding the Head of Orpheus. 1900]
    “Another frequent modulation [of the Kore] is the dancer
    is often formed by borrowings from classical knowledge,
    in which case the “maiden” appears as the corybant,
    maenad, or nymph.” (Carl Jung, CW 9i, para. 311)


    Il Viaggio di Persefone
    letto attraverso l’Astrologia Karmica:
    Le Case d’Acqua



    Ora, amici, entreremo nel Racconto di Persefone, e saremo con lei nelle sue esperienze, comprendendone il senso, che cosi` fortemente appartiene ad ognuno di noi, come ispirazione per le nostre vite, come confronto e verifica. E’ così che funzionano gli archetipi psicologici.

    Lo leggeremo con la mente ed il cuore nel Racconto, come si legge il mito, lasciandoci trasportare da parole ed immagini che vanno al di là della logica apparente, lo leggeremo con gli strumenti più rigorosi della psicologia nelle parti esplicative. Lo leggeremo con l’anima, con Amore e Psiche, come si chiama la sezione in cui è stato pubblicato, nel suo messaggio più profondo.

    Lo leggeremo, qui, per voi, con gli strumenti dell’Astrologia Karmica, e vedrete quanto questa lettura calzi perfettamente agli argomenti del web di Jayan Walter, e del suo libro “L'uomo è Dio”.

    Il concetto di Karma, che ben conoscete, è perno anche dell’etica Orfica, di cui Persefone e’ figura centrale nei Misteri iniziatici, nella legge di Giusta Retribuzione, governata da Chronos e Nemesi.

    La Ruota di Moira, la Ruota di Fato, gira allo stesso modo inesorabile della Ruota del Samsara induista, finché non sia pareggiato ciò che si doveva pareggiare, dato ed avuto ciò che si doveva dare ed avere.

    La Legge del Dharma rispecchia la Legge dell’etica Cosmica di Cosmos e Ananke, Ordine e Necessita`.

    Nel mondo Greco, dice uno dei più grandi studiosi di Mitologia Comparata, Joseph Campbell, il sistema di pensiero più simile a quello Indiano si trova nella linea del movimento Orfico-dionisiaco.

    Il concetto di evoluzione spirituale, l’atteggiamento negativo verso il mondo e la materia e il contattare l’anima e il dio attraverso l’iniziazione ai Mysteria, data da maestri iniziati, sono fortemente simili nell’Orfismo e nell’ascetismo indiano della tradizione giainista-sankhya-vedantica.

    La ruota delle reincarnazioni, la purificazione, la devozione, la liberazione e l’estasi sono perfettamente uguali nelle due culture, così come il grido che prorompeva dai cuori di chi usciva dall’ekstasis, o dalla samadi: “Io sono divino


    Persefone è la dea che, con sua madre Demetra e con suo figlio Dioniso Zagreo, permette quel grido.

    E’ lei che, per la prima volta nella cultura occidentale, porta la speranza dell’anima e della comunione con il dio agli iniziati ai Misteri, nell’Orfismo, il più grande fenomeno religioso di tendenza mistica e misterica in Grecia.

    E’ lei che, nel Regno di Ade, spinge l’anima verso la via sinistra, segnata dal pioppo bianco, verso la fonte del Lete e le acque della Dimenticanza, verso la Ruota di Moira, la Ruota delle rinascite.

    E’ lei che la spinge verso la via destra, segnata dal cipresso bianco, verso la fonte di Mnemosyne, la Memoria, dove l’anima dell’iniziato ai Misteri può finalmente ricordarsi di sé, dissetare la sua sete inestinguibile, e, salutata tre volte da Ade, avviarsi verso il luogo di beatitudine.

    A seconda di come l’uomo ha vissuto, di come ha rispettato le sacre leggi Cosmiche, la via del Dharma.

    Tuttavia Persefone non è stata sempre Regina.

    All’inizio del Racconto del suo mito non ha ancora un nome.
    È, semplicemente, Kore, che vuol dire “fanciulla”, completamente dipendente dalla madre Demetra, dea delle messi e dei frutti della terra.

    Improvvisamente rapita da Ade, la dea fanciulla, spaventata e piangente, deve confrontarsi con le creature paurose che dimorano nel Regno oscuro.

    Ma proprio lì, aiutata dall'amore del suo sposo, dagli dèi che abitano il Regno, dalla lontananza dalla madre, dalla sua stessa natura capace di comprendere l’oscurità, Kore cresce, riconosce il suo valore, assume un nome e una persona, e diviene Persefone, Regina del Regno di Ade e padrona di se stessa.

    Perciò, quando è costretta a lasciare gli Inferi per volontà di Zeus, ricattato da Demetra che ha reso la terra sterile e morta, accetta i grani di melagrana che il suo sposo le offre nel commiato.

    Li accetta volontariamente, perché sa che la costringeranno a tornare periodicamente negli Inferi, perché sa che lì, nel Regno oscuro, potrà essere Regina, padrona di se stessa, e accettare il suo difficile e alto destino.

    Fin qui il mito Orfico, rispettato fedelmente.



    Nel mio libro, Persefone ha anche il compito di addestrare gli Ospiti ed accompagnarli alla Caverna del Tesoro.

    La Caverna del Tesoro rappresenta il “luogo” dove si cela tutto ciò che abbiamo rimosso, abbiamo rifiutato, nascosto, umiliato.

    Il nostro tesoro, raccolto per noi da Ade, signore dei tesori perduti, che le Ombre che ce lo hanno sottratto perché, ci dicevano, era troppo vergognoso, o pauroso, o colpevole farlo vivere, proteggono ferocemente e subdolamente.


    vwMNbrS
    [John William Waterhouse – Psyche opening the Golden Box. 1903]



    Questo capitolo non fa parte del mito. E’ un mio personale apporto, che vedo perfettamente inserito nella spiegazione che la Mitopsicologia da`al mito e all’archetipo di Persefone.

    Il concetto di Ombre appartiene alla psicologia Junghiana, la “forma “ che ho dato a loro e al tesoro che cosi` avidamente custodiscono l’ho tratta dalla tradizione Induista del Sistema dei Chakra..

    I tesori custoditi nei sette forzieri, la cui disposizione vi ricordera` subito la sequenza dei colori dell’arcobaleno, sono i diritti dei nostri Chakra, i nostri centri psicofisici, ruotanti a differenti frequenze all’interno del nostro campo vibrazionale.

    Come nell’arcobaleno, come nella scala musicale, le frequenze si alzano e si affinano come si sale, dal rosso del corpo, dei sensi, del coraggio, della passione, la Terra, il Do, all’arancio delle emozioni, l’Acqua, il Re, al giallo della volontà guidata dalla ragione, il Fuoco, il Mi, al verde dei doni del cuore, l’Aria, il Fa, all’azzurro della verità, l’Etere, il Sol, all’indaco del pensiero archetipico e devozionale, il La, sino al viola, o al bianco adamantino che racchiude tutti i colori e tutti gli Elementi, il Si, la piu’ alta frequenza, che porta l’anima al cielo

    Bisogna quindi accedere ai forzieri e aprirli tutti, raccogliendo i tesori che contengono, per potere essere liberi e completi, per arrivare alla fine del Viaggio.

    Ciò che disse l’Orfico Pitagora sulle sette corde che volle per l’eptacordo, “il sette è ponte di collegamento fra la terra e il firmamento celeste, tra il centro interiore dell’uomo e l’ultimo confine dell’universo”, poteva dirlo con le stesse parole un Induista parlando del Sistema evolutivo dei Chakra, ponte dell’arcobaleno tra cielo, terra e centro interiore dell’uomo.



    Il Racconto di Persefone e’ dunque un Viaggio evolutivo di crescita verso il riconoscimento di sé. Un perfetto Viaggio attraverso le Case d’Acqua dell’Astrologia Karmica. Case Karmiche, di condizionamenti che vengono dal passato, Case di paure inconsce, che possono bloccarci nel cammino evolutivo.

    Leggiamolo dunque dal punto di vista astrologico.

    Edited by ¤ Urania ¤ - 9/12/2013, 13:23
     
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    ja207rz
    [John William Waterhouse – Narcissus (Study). 1912]


    LA PRIMA TAPPA: LA IV CASA



    La Prima Tappa del Viaggio e’ la Quarta Casa, il più oscuro di tutti i luoghi oscuri del nostro tema natale, poiché, come il Tartaro, sta nel punto più profondo della carta e di noi.

    Il “luogo” del Cancro e della Luna, dell’Acqua nutritiva del liquido amniotico.
    Il luogo della madre, delle origini, della stirpe, degli avi, del DNA.

    Il luogo della nostra esperienza dell’infanzia, dei legami con i genitori e con l’educazione familiare, della sicurezza.

    Questo è il luogo dei primi condizionamenti.

    Il luogo dove il ” narcisismo primario”, la capacità del bambino di riconoscere ed apprezzare il proprio valore, può essere forgiato e fornire sicurezza per la vita, o inflazionato, distorto o deprivato, con ferite profonde e insicurezze indelebili.

    Qui lavorano le ferite della Luna, inferte con particolare crudeltà` dagli “dèi oscuri” del Karma, Saturno, Plutone, Nettuno, Luna Nera, Vertex, che, con l’abbraccio paralizzante dei loro aspetti negativi, la rendono “dea oscura” come loro.

    Per Persefone, la prima Tappa e` Demetra, la madre, che soffre per la frammentazione del sè, per la negazione del proprio valore, per il ricordo subliminale di chi e` stata, e che chiede al rapporto con la figlia il risarcimento per quel dolore, per quel vuoto.

    La Luna ferita. L’amore che e’ troppo, ancora piu` nocivo di quello che e` troppo poco.

    Questo è il luogo dove abita Demetra, ed è quindi il luogo da cui nasce ciò che siamo.

    E la nostra Demetra, sia stata madre nutritiva e accogliente, o madre fredda e incapace di accogliere, madre possessiva o assente, o in qualunque modo ci abbia dato gioia o sofferenza, è la madre che dobbiamo accettare, poiché è quella che abbiamo scelto per imparare una lezione.

    Accettare ed onorare, senza farci condizionare nei nostri doveri evolutivi.

    Accettare, e poi partire per la nostra vocazione, per il nostro percorso di crescita, portando con noi le qualità della Quarta Casa come ’”eredità di lignaggio”.

    Ce lo insegna Persefone, quando accetta consapevolmente i grani di melagrana che la costringeranno a tornare nel Regno di Ade per il tempo in cui i semi dormono nella terra.

    Li accetta perché la dipendenza ha legami forti, avviluppanti, che possono riportarla ad essere Kore, e lei sa che puo’ garantirsi spazi di crescita solo lontana da quei legami.

    Bpi0ATi
    [John William Waterhouse – Flora. 1900]
    [Il processo di accettazione, decondizionamento dalla madre e individualizzazione della figlia, passa attraverso il superamento del narcisismo primario: il rapimento viene messo in atto attraverso il fiore di Narciso, da cui Kore è affascinata, che funge da specchio magico, che la fanciulla deve usare per superare questa tappa del suo percorso di individualizzazione come donna. Il narciso è uno specchio, soltanto rispecchiandosi in ciò che si è realmente, si può avanzare verso lo stadio successivo. Tale processo è rappresentato mitologicamente dalle vicende di Eco e Narciso. ]



    Per rimanere Persefone, deve lasciare la madre, il primo dei sacrifici che le Case d’Acqua chiedono, ma con compassione, comprensione e rispetto. Da pari a pari.

    E da pari a pari, rassicurata, Demetra accetta la separazione, e muta la dipendenza in fiducia, condividendo con la figlia il grande progetto spirituale dei Misteri.

    Nei rapporti stretti, ci insegna Persefone, quando cambia uno cambia anche l’altro, e non ci sono alibi per la mancanza di assunzione di responsabilità` verso noi stessi.

    Se ci fermiamo accanto a Demetra, ci dice, protetti e accuditi, “bambini-della-mamma”, o, se pur riluttanti, rimaniamo li` costretti dalle Ombre dei condizionamenti e della colpa, o se fuggiamo via da lei senza confronto e senza parole, non vivremo il processo di differenziazione che ci fa sentire, da bambini, diversi da nostra madre, non vivremo un sano processo di identificazione, e non avremo né nome né persona.

    La nostra Luna rimarrà per sempre ferita, e non collaborerà con il Sole.

    MqwXftU
    [John William Waterhouse – Eco e Narciso. 1903]



    Rimarremo per sempre Kore e si incarnerà la paura della Quarta casa, la paura di tornare, o di rimanere, allo stato indifeso e indifferenziato dell’infanzia, esposti al ratto.

    Edited by ¤ Urania ¤ - 9/12/2013, 15:42
     
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    Apro una piccola parentesi astrologica su narcisismo primario (naturale nell'infanzia) e individualizzazione.

    Mercurio rappresenta il fanciullo, in IV casa, il fanciullo è nell'utero della madre.
    Se Mercurio dispone l'AS, l'individuo tenderà a costruire la propria immagine psichica di sè in relazione a questa fase infantile, e quindi la sua psiche sarà quella di un fanciullo che vuole rimanere nel grembo materno.
    La costruzione della personalità, e quindi della psiche di un bambino, avviene attraverso lo sguardo della madre: lui diverrà il riflesso (ed ecco il meccanismo a specchio/narciso) di come si sente "visto" dalla madre.
    Ecco che compare la simbologia della Luna: il nostro modo di sentire in rapporto alla relazione materna che abbiamo avuto.

    Una Luna congiunta all'ascendente, in quadratura con Mercurio in IV che lo governa, accentua a dismisura questo mancato riconoscimento della propria struttura psichica, condizionata dalla mancata individualizzazione personale in forma adulta, ma legata allo schema di individualizzazione infantile del narcisismo primario, per cui l'individuo non riesce a crescere, proprio in quanto incapace di ri-specchiarsi e ri-conoscersi, quindi distaccarsi dalla propria identità vista prevalentemente come bambino al sicuro nel grembo materno.
    Narciso muore solo quando si riconosce e la sua storia rappresenta proprio la morte simbolica del narcisismo, narcisismo che preclude ogni possibilità di diventare altro, rispetto al fanciullo.
    Perse-fone, in questa fase, è una fanciulla senza voce, che ha perso quel grido "io sono divina", per condizionamento materno e il suo identificarsi simbioticamente con essa, senza differenziazione, e la sua rappresentazione mitologica è Eco: incapace di esprimere i suoi sentimenti. Le vicende di Eco sono pertanto esplicative delle ragioni per cui Kore, nella sua prima tappa iniziatica che la porterà a diventare Regina e a far sentire la sua voce, viene rapita attraverso il gioco di specchi del narciso.
    Il narciso ci fa attraversare lo specchio, e solo affrontando la "morte" nello specchio, ci apre la via alla seconda tappa dell'iniziazione.

    Alcune personalità rimangono bloccate in tale "fase", non si evolvono: tutto ciò che comporta maturità, produce sentimenti negativi, innesca la quadratura con la luna, che fa esprimere mercurio in tutta la sofferenza che suscita il non riuscirsi a concepirsi come "altro" rispetto al proprio attaccamento narcisistico infantile.

    ¤ Urania ¤

    Edited by ¤ Urania ¤ - 8/12/2013, 15:04
     
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    * Per Approfondimento Personale *

    - La IV CASA nei SEGNI:
    Quarta Casa: La casa.
    È la casa in senso materiale, sia quella d'origine sia quella che ci faremo noi; è la casa in senso spirituale, cioè i genitori; è il periodo della vita in cui la casa e i genitori hanno un'importanza fondamentale, cioè l'infanzia. È cosignificante del Cancro, e sua signora è la Luna.

    in Ariete:
    La casa brucia! Il fuoco arietino riscalda e movimenta la vita familiare. Ama i genitori ma a volte se ne dimentica; ama la sua casa, ma con irruenza. Orari, regole e consuetudini di casa non sono certo per lui.

    in Toro:
    Casa mia, casa mia ... e che sia bella, che i mobili siano solidi, lucidi e comodi, che la porta sia aperta agli amici e ai parenti in particolare nelle feste consacrate: Natale, compleanni. ..

    in Gemelli:
    Allegria e brio che rallegrano, modernità di gusti nell'arredamento e scarso senso del possesso: la mia casa è tua e la tua è mia. Intelligenza, ma anche astuzia, nei rapporti con i genitori con i quali c'è dialogo.

    in Cancro:
    La casa è un nido, un guscio: è arredata di ricordi, più che di mobili, che di preferenza saranno quindi antichi o di famiglia, con tanti soprammobili d'argento. Grande attaccamento ai genitori, anche se la pigrizia può impedire di dimostrare quanto è grande. La 4a Casa è sua cosignificante.

    in Leone:
    La casa è il simbolo del successo raggiunto: sarà bella e costosa, arredata con fasto e con un po' di esibizionismo. In casa propria, e anche in quelle degli altri, tenderà a far la parte del... leone.

    in Vergine:
    La casa dev'essere soprattutto scrupolosamente pulita; i mobili devono essere funzionali; i genitori sono ... i genitori, da rispettare in quanto tali. L'ordine, le regole, le consuetudini tenacemente rispettati possono inaridire i rapporti familiari.

    in Bilancia:
    In famiglia pesa e giudica, fin da piccola. Per il bisogno di armonia, rifugge dalle liti e cerca di far da paciere, ma quel che va detto va detto. Ama i genitori ma non li subisce. La sua casa rifletterà l'amore a volte un po' snobistico per il bello.

    in Scorpione:
    Atteggiamenti anticonformistici ai limiti della provocazione in famiglia, con conseguenti possibili reazioni dei familiari; ma anche straordinaria capacità di decisione e sostegno nei momenti difficili. La sua casa sarà tenebrosa, magari con un sentore di profumo sensuale ...

    in Sagittario:
    Il candore, l'ottimismo, la lealtà, la devozione suscitano l'amore dei genitori; la turbolenza li esalta un po' meno, anche se spesso una specie di amicizia cameratesca può legare genitori e figli nelle stesse iniziative. La casa può essere di due tipi: o borghese o bohémienne, oppure tutte e due le cose insieme.

    in Capricorno:
    È meglio che abbia una stanza per sé, con molte librerie, in cui possa chiudersi a suo piacere. Poco gli importano l'arredamento e il tipo di casa e verso i genitori è coscienzioso e scrupoloso, anche se non è espansivo e affettuoso. D'altra parte, lui non trova in loro dolcezza e tenerezza e il dialogo riesce difficile da entrambe le parti.

    in Aquario:
    È indipendente, sia in famiglia sia verso la casa: la casa è mobile, si potrebbe dire, perché la casa è dove si sta, e l'arredamento in continua fase di trasformazione. I genitori partecipano come amici alle esperienze e alle scelte e fra le due parti c'è una solidale autonomia.

    in Pesci:
    Come piangono questi bambini! Amano i genitori e ne hanno bisogno per crescere sicuri. La loro stanza, e poi la loro casa, è un caos, ma non sempre il caos è sgradevole: questo può essere molto gradevole. Se la famiglia è solida e stabile, il pesciolino (o la pesciolina) crescerà sicuro di sé; se non lo è, crescerà insicuro e irrequieto.

    - I PIANETI NELLA QUARTA CASA
    - LA LUNA NEI SEGNI
    - LA LUNA NELLE CASE: v. Singole case in Astrologia generale
    - ASPETTI SOLE-LUNA
    - ASPETTI PLANETARI ALLA LUNA
    - Lilith in IV, Lilith in Cancro o Capricorno.

    -> Discussione: * LA PRIMA TAPPA: LA IV CASA *

    Edited by ¤ Urania ¤ - 9/12/2013, 14:39
     
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    [dalla presentazione di Elda Fossi]


    d9wnnaO
    [John William Waterhouse – Psyche Opening the Door into Cupid's Garden. 1904]


    LA SECONDA TAPPA: LA VIII CASA



    La Seconda Tappa è l’Ottava Casa, il regno duale di Plutone e di Marte, il regno dello Scorpione.

    Questo è il luogo dell’Acqua immota della palude Stige, che nasconde forze ignote sotto la superficie torbida.
    Qui dimorano le passioni di entrambi gli dèi. Qui c’è il mondo degli Inferi, delle crisi, della distruzione e della rinascita.
    Qui ci sono le coercizioni di sesso e potere, le scorie di emozioni irrisolte.
    Qui ci sono le passioni emotivo-coercitive, e insieme le forze per superarle.
    Qui c’è la motivazione profonda, istintuale, che può portarci, come Dioniso, a tuffarci nelle paurose, plumbee acque immote per arrivare all’altra riva, dove ci aspetta ciò che siamo andati a cercare.

    Qui, in effetti, inizia l’avventura evolutiva dell’uomo ormai adulto, non più Kore.

    Per Persefone questa Tappa è Ade, è suo figlio Dioniso-Zagreo, che tanto somiglia a Marte nella generosità, nella passione e nella furia. E’ il Regno oscuro, che ha conosciuto, e che le ha permesso di essere Regina.

    “Questa è la camera segreta dove l’iniziato conosce l’essenza dei Misteri”, ci dice.
    “I più segreti, i più oscuri, da cui rinascere, come dal seme posto nel terreno oscuro nasce la pianta al sole."

    "Questo è il luogo del passaggio, il passo più forte e duro, che può fermarci, e farci accumulare altro debito per la via sinistra, o farci proseguire verso la via destra, di cui, chi ha raggiunto, qui, la verità di sé, può già scorgere la luce."



    kvabgHe
    [John William Waterhouse – Boras. 1903]
    [Rispetto al quadro "Flora", Bora rappresenta il ritorno autunnale di Kore al suo Regno, ormai consapevole di sè e del suo destino.
    Il narciso questa volta è posto a decoro sul capo, proprio ad indicare che la consapevolezza attraverso lo specchio è raggiunta.]



    "Da qui io sono uscita Persefone e Regina.”

    Se ci fermiamo qui, prigionieri della palude, ci dice, i vecchi modelli karmici, gusci vuoti di energie del passato, che non ci servono più ma che ancora attirano oltre la ragione, continueranno a condizionare il Sole, modello per questa vita, e non saremo mai Sovrani di noi stessi.

    Se ci fermiamo qui, le paure dei tabù sociali, psichici, sessuali, continueranno ad opprimere e distorcere il desiderio attraverso la colpa, attraverso l’ossessione, attraverso la rabbia, gli oscuri miasmi delle acque opache.

    Tappa da superare senza paura, ci rassicura, perché il suo sposo, Ade, che gli uomini chiamano per la sua generosità Euclès, il Ben Nomato, ci guida con i suoi incessanti, segreti sussurri.

    ***
    Il Momento del Ratto

    Il rapimento di Kore avviene attraverso uno strumento "magico", il narciso: la fanciulla attratta dalla bellezza del fiore, si allontana un pò dal gruppo. Ecco che la terra si spalanca e Ade la rapisce.

    JeAviL2
    [Bernini – Rapimento di Proserpina.]



    Se il narciso rappresenta il momento della messa in discussione di sè e dei legami con la madre (quindi le simbologie della IV casa), nel ratto la Terra si apre, e Ade/Plutone fa la sua comparsa, emerge l'"Invisibile", cioè le pulsioni e gli istinti profondi prendono il sopravvento sulla ragione, e sono in un primo momento incontrollabili.

    Hm0iXbA
    [Bernini – Rapimento di Proserpina. Dettaglio.]



    Magistralmente dal dettaglio dell'opera del Bernini, si denota l'esclusione di ogni mediazione dell'intelletto e della ragione su ciò che emerge in modo irruente dal profondo. Prepotenza e violenza, ma allo stesso tempo desiderio e passione assoluti.

    Le simbologie astrologiche legate al momento del rapimento, sono quelle di Plutone, Marte, Scorpione, Toro, Venere: il momento è estremo, la scelta irreversibile (esilio di Venere).

    Plutone era innamorato di Kore, il gesto estremo è fatto per rompere il legame tra madre e figlia che rendeva impossibile l'emancipazione di Kore e quindi la realizzazione di sè quale Moglie e Regina.

    Baci, ¤ Urania ¤

    Edited by ¤ Urania ¤ - 9/12/2013, 16:51
     
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    * Per Approfondimento Personale *

    - La VIII CASA nei SEGNI:
    Ottava Casa: la contestazione
    Opposta alla Casa 2a - concreta, taurina, legata alle sue cose" - questa Casa contiene le diversità: nel modo di gestire il denaro e acquisirlo, nel modo di affrontare ambienti nuovi rompendo i legami della tradizione, nel modo di amare e vedere l'amore. È l'attrazione per le cose nascoste e pericolose, come il comune. È anche il desiderio di gestire l'ambiente, cioè la politica. È la Casa della morte fisica, dell'atteggiamento verso la morte, del concetto di morte abbinato ad altri valori: per esempio morte + denaro = eredità. È cosignificante dello Scorpione e i suoi pianeti sono Plutone e Marte.

    in Ariete:
    Si rafforza Marte, che porta in questa Casa scorpionica violenza e discontinuità, entusiasmi e abbattimenti. L'Ariete non capisce la Casa: può quindi gestire male i beni ereditati, inserirsi con aggressività in ambienti diversi, rischiare incidenti violenti, ricercare rapporti sessuali-affettivi insoliti o morbosi senza sentirsene appagato.

    in Toro:
    Le proposte della Casa trovano il Toro ben piantato su tutti e quattro i piedi. Affronta con buon senso i distacchi dal suo ambiente d'origine; resiste alle sollecitazioni "diverse" perché è troppo "normale"; sa sfruttare le offerte della Casa nel campo patrimoniale.

    in Gemelli:
    Atteggiamento curioso ma intelligente verso persone e ambienti nuovi o insoliti. Dinvoltura nelle questioni ereditarie e distacchi dall'ambiente d'origine che soddisfano la vanità.

    in Cancro:
    Non vuole staccarsi dalle cose che conosce e lo rassicurano. Se costretto, può rifugiarsi in un mondo suo, chiuso e inaccessibile. L'atteggiamento verso persone e ambienti nuovi, verso la sessualità, i beni ereditati, la morte è ansioso e preoccupato.

    in Leone:
    La fiducia in sé spinge a sottovalutare i risvolti pericolosi o i rischi che possono celarsi in ambienti nuovi e sconosciuti. Comunque l'esuberanza e il desiderio di prevalere sono una buona protezione. Nelle questioni ereditarie, il Leone è un signore.

    in Vergine:
    La Vergine tende a rinunciare, a ritirarsi, a chiudersi in sé. Il patrimonio e le eredità li amministra saggiamente anche se forse non li aumenterà perché non ama i colpi di testa. Non è, quindi, attratta da "diversità" di nessun tipo.

    in Bilancia:
    Le diversità vengono valutate attentamente e accettate solo se non compromettono l'armonia interiore. Gli ambienti nuovi debbono soddisfare l'estetica e l'equilibrio. I distacchi non sono mai definitivi. Il patrimonio è amministrato con giustizia.

    in Scorpione:
    È il Segno cosignificante. Le tentazioni sono fortissime, il desiderio di aderirvi a volte irrefrenabile, l'attrazione per la morte e l'aldilà sempre presente, anche come fonte di lavoro e di ispirazione artistica. Il distacco (o i distacchi) dall'ambiente può essere un modo di mettersi alla prova.

    in Sagittario:
    La diversità attrae, ma solo quella diversità che non ha risvolti morbosi o pericolosi. Le tentazioni si traducono in irrequietezza fisica e intellettuale, che ha bisogno però di spalle borghesemente coperte. Scarsa è l'abilità nelle questioni patrimoniali.

    in Capricorno:
    La diversità è dominata dalla razionalità, i distacchi sono soppesati e pianificati; grande oculatezza e lungimiranza nell'amministrazione del patrimonio e nelle questioni ereditarie. Questo è un politico nato.

    in Aquario:
    Il diverso è visto con interesse, i distacchi sono affrontati come tappe del progresso; può essere un'eccezionale ambientazione per pianeti sociali o creativi.

    in Pesci:
    Le eredità patrimoniali non si sa amministrarle; dalle eredità spirituali o artistiche si saprà invece trarre grande profitto. La tentazione della diversità è fortissima, e date le tendenze passive del Segno si devono valutare bene le compagnie frequentate. I distacchi lasciano dentro strappi dolorosi.

    - I PIANETI NELLA OTTAVA CASA
    - PLUTONE NEI SEGNI
    - VENERE NEI SEGNI
    - PLUTONE e VENERE NELLE CASE: v. Singole case in Astrologia generale
    - ASPETTI PLANETARI A PLUTONE
    - ASPETTI PLANETARI A VENERE
    - Lilith in VIII, Lilith in Toro o Scorpione.

    -> Discussione: * LA SECONDA TAPPA: LA VIII CASA *
     
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    [dalla presentazione di Elda Fossi]



    [John William Waterhouse – The Charmer. 1911]


    LA TERZA TAPPA: LA XII CASA



    La Terza Tappa è la Dodicesima Casa, Casa dei Pesci, Casa di energia a spirale, Acqua dell’oceano, onde azzurre, vive, profonde, senza limiti, che trasportano, disperdono, sedano…e annegano.

    Onde che non possiamo governare, che sono al di fuori del nostro controllo, che rispondono alle spinte di Fato, che chiama alla via dell’anima anche attraverso prove severissime e dure, verso una meta che può rimanere a lungo celata.

    Questo è il luogo di Nettuno, il dio dei flutti profondi, dell’illimitato e del divino, della luce spirituale. Il luogo del caos e dell’illusione.

    Qui non possiamo usare la mente, nė la volontà per superare le prove, o per far “funzionare” i pianeti che vi si trovano.

    Dobbiamo usare la dedizione, la fede, la Grazia, la ricettività, il servizio, la meditazione, l’amore.

    La Terza Tappa è Persefone stessa, che ha accettato il sacrificio supremo, l’offerta della vita di suo figlio, perché sia portata all'uomo la speranza. Perché lei stessa sia, per l’uomo, la luce del buio.

    E’ la Caverna del Tesoro, dove i forzieri possono essere aperti, con le parole d’ordine che sgorgano dal cuore, ad uno ad uno, fino all’ultimo, pieno di diamanti dai cangianti colori del prisma, fino al riconoscimento finale, al grido liberatorio che ricongiunge l’iniziato al dio e fuga e le paure del caos e dell’illusione..

    “Non parlate più. Il significato di questo luogo si conosce nel silenzio.

    Nel silenzio, e in solitudine si va oltre il limite, oltre l’apparenza, oltre l’impermanenza. Nel flusso. Questo è il luogo dove gli iniziati contattano il dio, e non è dato parlarne”.

    Così dice la dea, prima di sparire, nei passi leggeri dei sandali d’argento che non lasciano traccia, laddove la fine della ruota segna anche l’inizio.


    L’Astrologia ci spiega perchè Persefone compie così pienamente il suo Viaggio, perché, diversamente dalle dee del Regno di Zeus, sottoposte al ratto e allo stupro, si sottrae al destino di vittima.

    Perchè Persefone è predisposta naturalmente al Viaggio, e ne contiene in sé tutte e tre le Tappe. Perché è strutturalmente una “personalità d’Acqua”.

    Una personalità Cancerina nella dipendenza simbiotica dalla madre, una personalità Scorpionica quando ascolta cosí profondamente Ade, ed è capace di trasformarsi, divenendo Regina del suo Regno, alla pari con lui, una personalità Pescina nel voler conoscere le vie segrete dell’anima, nella capacità di sacrificio.




    [John William Waterhouse – Circe offering the Cup to Ulysses. 1891]



    Dobbiamo perciò conoscere la dea, e attivarla in noi, perche` il Viaggio negli Inferi, a cui si può essere costretti quando il dolore, l’angoscia, lo sperdimento, o l’oscura compagna dell’anima, la depressione, ci spingono oltre i cancelli del Regno, non sia un ratto, ma un’occasione di crescita e conoscenza.

    Dobbiamo conoscerla ed attivarla perché Persefone è la parte di noi che porta alla crescita attraverso il contatto con le oscure regioni dell’inconscio.

    E` la parte anima, la parte recettiva, che “sente” e muta in nuove forme, duttile come acqua, la parte che sa contattare il sogno.

    Persefone è vitalità e potenziale della nuova crescita, è la primavera, cioè la capacità di rinascita ogni qual volta nella psiche si crea un buio inverno.

    Persefone è la spinta a trovare in se stessi la sorgente di spiritualità profonda che fuga la paura della vecchiaia e della morte.

    ¤ Urania ¤
     
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