La Chioma di Berenice

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    PLUTONE NEI SEGNI



    Plutone ci informa sullo psichismo di una persona, sulle forze a un tempo creatrici e distruttrici, cioè rigeneratrici, che essa ha in sè.



    PLUTONE IN ARIETE
    II nativo è capace di correre dei rischi, di mostrarsi audace, di essere in preda a pulsioni ardenti, immediate, rigeneratrici, che lo rendono assai efficace nelle sue azioni, talvolta un po' visionario. E' dotato di aggressività primaria, essenziale, vitale, cieca e pressante.
    Non indietreggia davanti a nulla, per la semplice ragione che sottovaluta il pericolo ed è pronto a lanciarsi a testa bassa nell'ignoto o ad affrontare tutti gli ostacoli.
    Pregi & difetti: forze psichiche che si esprimono in modo energico, ardente, violento, audace; lucidità, visione, follia.


    PLUTONE IN TORO
    Preso nella trappola del conservatorismo e del bisogno di sicurezza, caratteristiche di questo segno. Plutone il rigeneratore, ci rivela un individuo nel quale la bramosia di possesso risulta esaltata e quindi si manifesta attraverso un'indole egocentrica,refrattaria a qualsiasi concessione e a ogni compromesso. L'aggressività e il piacere dell'ignoto si deteriorano a vantaggio di un'autodifesa talvolta settaria, esacerbata, di una forza d'inerzia o di un rifiuto sistematico di qualsiasi prospettiva di cambiamento.
    Pregi & difetti: forze psichiche stimolate dalla sensualità, impiegate a fini costruttivi e rassicuranti ,egocentrismo, forza di inerzia, autodifesa.


    PLUTONE IN GEMELLI
    Assistiamo qui a una specie di proliferazione delle idee che determina un'agitazione mentale costante, una curiosità esacerbata e sempre inappagata, un'attività cerebrale incessante, talvolta ricca di idee originali, feconda, creatrice, altre volte totalmente sterile. L'individuo risulta allora geniale o, all'opposto, intellettualmente limitato.
    D'altronde,può presentare contemporaneamente entrambe le connotazioni, cioè mostrarsi molto brillante in un settore e completamente inadatto in un altro.
    Pregi & difetti: le forze psichiche stimolano o inibiscono le facoltà mentali, agitazione intellettuale creatrice o sterile, culto della personalità, spirito polemico.


    PLUTONE IN CANCRO
    La presenza di Plutone sembra rafforzare il sistema di autodifesa dell'individuo.
    In effetti, questa configurazione esalta l'angoscia del futuro inerente questo segno, conferendo quindi al nativo un autentico sesto senso, un dono di premonizione più o meno dominato che però lo turba. Per tale motivo vive nell'angoscia del futuro, teme il peggio e non osa credere nella felicità. Questo atteggiamento rischia di renderlo sterile, se non impara a controllare la propria psiche.
    Pregi & difetti: le forze psichiche intensificano il sistema di autodifesa e la sensibilità, sesto senso, premonizione, angoscia, paura dell'ignoto e del futuro.


    PLUTONE IN LEONE
    La volontà istintiva dell'individuo viene oscurata dalle sue forze psichiche che egli cerca di dominare: quando ci riesce, ciò avviene attraverso un comportamento provocatorio e audace, in grado di mettere sottosopra le abitudini, i costumi, le credenze, al fine di rigenerarle; quando invece ne è vittima, la sua sete di potere, la sua ricerca di riconoscenza diventano sconfinate e lo rendono esibizionista, dominatore, indomabile, inafferrabile, compensando quindi un vero e proprio problema di identità.
    Pregi & difetti: forze psichiche dominatrici,intense, problema di identità,bisogno di imporsi, sete di potere, ricerca di assoluto, esibizionismo.


    PLUTONE IN VERGINE
    II problema dell'identità rischia di diventare più acuto e più complesso di quello della configurazione precedente.
    In effetti, anche se il nativo ha una coscienza acuta dei dettagli, che gli conferisce il dono di saper godere delle cose più piccole con un'arte senza uguali, questa genera spesso dubbi che gli impediscono ogni prospettiva di pace morale o interiore.
    In compenso, il suo bisogno di prevedere, di calcolare,
    ne risulta esaltato.
    Pregi & difetti: forze psichiche impiegate a fini conservatori, ripiegamento su di sé, acuto senso del presente, bisogno estremo di preservazione e di rassicurazione.


    PLUTONE IN BILANCIA
    Per questo individuo la scelta è praticamente una questione di vita o di morte e la giustizia, un affare di sopravvivenza. Per lui scegliere significa troncare, eliminare radicalmente. La sua lucidità, il suo senso critico, la sua volontà di rimettere tutto in discussione per ottenere un equilibrio perfetto,la sua sete di verità sono tali da renderlo implacabile. Considerato un tale atteggiamento, può dimostrarsi particolarmente ostinato e intrattabile, con il rischio di arrivare fino all'ossessione o al perfezionismo a oltranza.
    Pregi & difetti: forze psichiche messe al servizio del giudizio, senso critico, sete di giustizia, perfezionismo.


    PLUTONE IN SCORPIONE
    Il nativo può dimostrarsi pronto a tutto pur di confrontarsi con una situazione completamente nuova, che nella sua vita riguardi indifferentemente l'ambito materiale, psicologico o spirituale, a seconda dei suoi centri di interesse.
    Egli non riesce a vivere senza passione e aspira a penetrare la realtà, le persone, la vita, nel più profondo, pronto a rimettere tutto in discussione pur di raggiungere i suoi fini.
    La sua regola di vita è: o tutto o niente.
    Pregi & difetti: forze psichiche al servizio degli istinti, risorse sorprendenti, comportamento estremista.


    PLUTONE IN SAGITTARIO
    L'individuo è spiccatamente consapevole delle qualità di cui dispone, della sua ricchezza potenziale, del suo valore. Sente il bisogno di realizzarsi a tutti i costi e, per farlo, è disposto a usare tutti i mezzi possibili. Pertanto si impadronisce con grande impassibilità di quello che egli considera prioritario. Ha un carattere espansivo, talvolta un po' invadente e privo di conformismo. Può essere anche un giocatore, ma per il puro gusto del gioco.
    Pregi & difetti: forze psichiche al servizio della naturale espansività, coscienza acuta e invadente, mancanza di scrupoli.


    PLUTONE IN CAPRICORNO
    Come per Plutone in Cancro, ma in modo più accentuato, il sistema di autodifesa dell'individuo è intensificato al punto da indurlo a tagliarsi fuori del mondo, teoricamente o praticamente. La sua lucidita, la sua tenacia, la sua durezza morale e il suo ragionamento logico sono rafforzati. Può cosi giungere alla rinuncia più estrema, fino ad astrarsi completamente dai suoi sentimenti e dalle sue emozioni.
    Pregi & difetti: forze psichiche fissate su uno scopo preciso, estrema ambizione, rifiuto dei contatti e delle concessioni.


    PLUTONE IN ACQUARIO
    II nativo aspira a vivere esperienze uniche, estreme, momenti rari. Esce dai canoni della normalita. Le sue forze psichiche, dinamizzate e concentrate su uno scopo preciso, gli consentono di astrarsi da i suoi desideri e dai suoi bisogni, di distaccarsi dalla realtà pur rivelandosi estremamente pragmatico. Che si tratti di costruire o di distruggere, di creare o di sacrificare, lo fa con assoluta disinvoltura.
    Pregi & difetti: forze psichiche che esaltano la sete di indipendenza e individualismo, disinvoltura, "sperimentalismo" e distacco estremi.


    PLUTONE IN PESCI
    L'individuo va istintivamente da un estremo all'altro. Vede meglio degli altri oppure, al contrario, vive nella confusione più totale. La sua ricettività psichica è esacerbata e, se non riesce a controllarla, si lascia sommergere o sopraffare da essa. In compenso, se ne è arbitro, è capace della più bella ispirazione o della più grande chiaroveggenza.
    Pregi & difetti: forze psichiche esacerbate, doti paranormali, chiaroveggenza, ispirazione, superstizione, fanatismo.


    Gea° :)


    FONTE: "Conoscere l'Astrologia" - De Agostini

    Edited by °Mirana° - 19/2/2013, 19:15
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    Benvenuta Kinsei!!! :P

    Che bella presentazione hai fatto!!!

    CITAZIONE
    Che altro dire,vivo prevalentemente sulle mie nuvolette,nel mio mondo di fantasia dal cielo lilla-rosato,perché senza fantasia per me non c'è vita,questa però è stata nel corso degli anni anche fonte di grandi difficoltà,proprio perché vivo (apparentemente) troppo slegata dal mondo terreno. Tranquilli,negli anni ho imparato ad essere anche più concreta,certo,se avete bisogno di una storia,ve la posso inventare in pochi minuti! ;) :lol:

    La fantasia e' vita e condivido appieno il tuo pensiero! :wub:

    Gea° :)
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    Ciao e Benvenuta anche da parte mia Artemide !



    Gea° :D
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    Benvenuta anche da parte mia Matilde!


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    ANGELI E ASTRI


    CENNI STORICI



    1. Astri animati

    Fin dall’antichità, l’uomo, volgendo gli occhi al cielo, osservava il ciclo regolare degli astri e stabiliva su di essi la misura del tempo e il calendario. I corpi luminosi della volta celeste gli suggerivano soprattutto che il mondo è governato dalla legge del "ritorno eterno" e che, dall’alto, essi impongono alle cose della Terra certi ritmi sacri che sfuggono al suo controllo e alla sua comprensione. La luna, i pianeti e le stelle rappresentavano ai suoi occhi manifestazioni di potenze soprannaturali ed egli, per assicurarsene il favore, rendeva loro spontaneamente un culto. L’uomo assegnò così dei nomi e distinse nel cielo le costellazioni, riconoscendo in esse figure enigmatiche e simboliche.
    Le speculazioni sull’Universo di Platone e Aristotele contribuirono all’idea che stelle e pianeti fossero esseri animati e creature intelligenti. Arrivando ai Padri della Chiesa, la concezione degli "astri animati" venne scartata da San Tommaso, ma Sant’Agostino e San Gregorio dichiararono che "i corpi celesti si possono considerare mossi da creature spirituali che si chiamano Angeli o Intelligenze, o Intelletti separati".



    2. I Sette Reggitori del Mondo

    Il legame fra Angeli e pianeti rimase nel culto della Chiesa, anche se con alterne fortune. Anticamente venivano venerati sette grandi Angeli identificati quasi sempre con i sette pianeti e denominati in diversi modi: "Sette Occhi del Signore", "Sette Troni", "Sette Luci Ardenti", "Sette Reggitori del Mondo".
    Fu l’Arcangelo Raffaele che parlò di sette Angeli nel rivelare la sua vera identità a Tobia. Raffaele gli si era presentato con l’aspetto di un comune mortale, dicendo di chiamarsi Azaria, figlio di Anania. Al momento di congedarsi così si rivelò al giovane:
    Io sono Raffaele, uno dei Sette Angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore (Tb 12, 15).
    L’Angelo non rivelò altri nomi ma in scritture non cristiane incontriamo i nomi dell’Angelo Azariel (aiuto di Dio) e Ananael (grazia di Dio).



    3. Nomi "canonici" e nomi "occulti"

    I Sette Angeli possedevano nomi occulti (che non potevano essere pronunciati) e nomi "canonici", con cui venivano menzionati nei Messali.
    I nomi consentiti e i loro attributi sono i seguenti:

    Mikael: "Quis ut Deus", il Pari a Dio
    Gabriel: la Forza (o la Potenza) di Dio
    Raphael: la Virtù Divina
    Uriel: "Lux et Ignis" la Luce e il Fuoco di Dio
    Scaltiel: la Parola di Dio
    Jehudiel: la Gloria di Dio
    Barchiel: la Beatitudine di Dio


    Per quanto concerne i nomi "occulti" è possibile risalire a diverse tradizioni. Secondo i Cabalisti, i sette Dominatori planetari sono:
    Uriel, Raphael, Raguel, Michael, Suriel, Gabriel, Yerachiel.

    Un’altra fonte proviene inoltre dai testi dei Sabei di Harran, una setta religiosa in cui confluirono i culti assiro-babilonesi, gli influssi della Grecia classica e infine il filone stoico-ermetico. Questi i nomi degli Spiriti planetari secondo i Sabei:

    Isbal: Angelo di Saturno
    Rufiyael: Angelo di Giove
    Rubyael: Angelo di Marte
    Sams: Angelo del Sole
    Bitael: Angelo di Venere
    Haraquiel: Angelo di Mercurio
    Syliael: Angelo della Luna

    E ancora, nella Magia Evocativa incontriamo i nomi degli Spiriti Planetari corrispondenti ai corpi celesti:

    Michael: Sole
    Gabriel: Luna
    Samael: Marte
    Raphael: Mercurio
    Sachiel: Giove
    Anael: Venere
    Cassiel: Saturno




    4. I Papi e i Sette Angeli

    I nomi dei sette Angeli rimasero nei Messali per secoli; furono approvati anche dal famoso domenicano Padre Gastaldi, spietato inquisitore. Egli scrisse nel suo libro "De Angelis" che la venerazione dei Sette Spiriti nell’ambito della Chiesa Cattolica era sempre stata legittima in tutti i tempi e che era necessaria per il sostegno morale e la fede dei figli della Chiesa.
    A Roma, nel 1561, dopo ripetute apparizioni e pressanti richieste degli stessi Angeli, papa Paolo IV decise di far costruire una chiesa in loro onore. Convocò dunque in Vaticano Michelangelo, accettò il suo splendido progetto, e in tre anni il "tempio dei Sette Angeli" fu consacrato e aperto al culto. Circa cento anni dopo, però, i nomi che ornavano l’affresco sull’altare maggiore furono fatti cancellare all’improvviso per ordine del cardinale Albizio. E poco tempo dopo gli stessi nomi scomparvero dai messali in uso per il "Vespro dei Sette".
    Nel 1825 papa Leone XII ripristinò il servizio religioso in loro onore. Inoltre, quando papa Pio V concesse alla Spagna di celebrare questo "servizio divino", i Gesuiti ne furono particolarmente felici, perché attribuirono all’aiuto prodigioso ricevuto da questi Angeli il loro successo nell’evangelizzazione delle Filippine.
    Paolo V scrisse nella sua Bolla:
    Non si potrebbe mai esaltare troppo questi Sette Rettori del mondo, rappresentati dai sette pianeti… E’ stato di consolazione e di buon augurio per questo secolo che, con la Grazia di Dio, il culto di queste sette luci ardenti, di queste sette stelle, sta riguadagnando il suo lustro nella repubblica cristiana.

    HAZIEL
    Energie cosmiche


    Dopo questa introduzione di carattere storico, incontriamo dunque le interpretazioni che sono state date al legame tra Angeli e Astri.
    Le prime parole sono del cabalista e angelologo Haziel.

    Le Energie Cosmiche (sia Zodiacali sia Astrali) sono delle attività che trovano esplicazione costante tramite gli Angeli. Attraverso la posizione astronomica dei Pianeti, dei Segni, delle Costellazioni e delle Stelle, l’Astrologia è in grado di indicarci le energie che possono esercitare dall’esterno un’influenza sull’individuo. Ciò nondimeno gli Angeli, che gestiscono tali energie cosmiche, agiscono concretamente, e in forma costante, muovendo dal nostro interno.
    Per un altro verso, l’Astrologia ci presenta delle energie "impersonali", delle correnti di energia cieca, mentre per l’Angelologia gli Angeli, che gestiscono queste energie cosmiche, sono Forze "personalizzate", benevole, con le quali dialogare è molto facile.
    Tali energie vengono da noi ricevute come "impulsi" a tre livelli: fisico, emotivo e mentale. Tuttavia, ogni persona riceverà solamente gli impulsi corrispondenti alla propria sensibilità; in altri termini, gli impulsi che corrispondono al suo grado di evoluzione. Di qui, l’estrema importanza che riveste la Preghiera, giacché essa attira gli impulsi Cosmici da noi desiderati: quelli, cioè, che noi sollecitiamo. Per il tramite della Preghiera, questi impulsi sollecitati in termini concreti penetrano in noi e danno luogo all’interno di noi stessi ad una Dimora nella quale il nostro Angelo Custode ha agio d’installarsi coi suoi "collaboratori". Pur conservando "il suo grado e la sua dignità", in qualità di Angelo Custode, egli è anche membro operante dell’insieme di uno Shevet. Questo termine, che in ebraico significa "tribù", è di fatto un gruppo di 6 Angeli che elargisce le energie di un Segno zodiacale agli esseri umani che ne fanno parte.

    Dunque gli Angeli dispensano i loro potenziali principalmente attraverso flussi energetici emanati dalle Costellazioni (dai Segni) dello Zodiaco. Potete conoscere gli Angeli appartenenti ai diversi Shevet attraverso le tabelle (suddivise per Segno zodiacale) nella sezione "I Nomi degli Angeli": www.angelologia.it/nomi.htm

    VICENTE BELTRAN ANGLADA

    1. L'Energia segue il Pensiero

    I 4 brani seguenti: da "Gli Angeli nella vita sociale umana" di V.B. Anglada

    Allo stesso modo in cui la luce del sole affluisce sulla Terra, in virtù di un atto di Decisione solare, le energie delle Costellazioni Zodiacali vengono trasportate dalle grandi Decisioni Cosmiche, generate negli occulti ed indescrivibili centri mistici dove ha origine la vita che anima le Costellazioni. Infatti possiamo affermare che le correnti di energia astrologica sono "atti di Volontà", di Amore o di Intelligenza generati dai potentissimi ed incomprensibili Logoi (supreme Entità psicologiche esotericamente denominate Logoi cosmici, Logoi solari e Logoi planetari) che utilizzano quelle Costellazioni come Corpi di Manifestazione.
    (…) A ciascun stato di coscienza umana corrisponde una corrente di energia devica, quindi la sensibilità angelica e la sua capacità di creare correnti di energia elettrica attorno al campo magnetico umano (la sua aura eterica) devono corrispondere necessariamente alle attitudini mentali, emozionali e fisiche degli esseri umani. Così l’analogia tra Angelo e Uomo può offrirci una visione molto oggettiva di ciò che si potrebbe scientificamente denominare "correnti astrologiche", poiché si riferiscono agli astri, ai Sistemi solari ed alle stesse Costellazioni che in mutua interdipendenza costituiscono una Galassia. Possiamo affermare che ogni Costellazione, vista nel suo insieme, non è altro che il Corpo oggettivo di una Individualità Psicologica a carattere cosmico, la cui Coscienza esprimendo determinate qualità si manifesta come un movimento nello Spazio, mediante il quale sono "invocate potentissime Entità Angeliche" che convertono quel movimento in energia e lo trasportano attraverso l’etere alle più lontane regioni del Cosmo assoluto.
    Il principio ermetico secondo cui "l’energia segue il pensiero" può essere qui interamente applicato. Il Grande Iniziato Ermete Trismegisto chiamò queste potentissime Entità Angeliche "i Governatori del Mondo", concretizzando l’attività di Quelle che più assiduamente ed in modo particolare prendono contatto con il nostro pianeta Terra.

    2. I Governatori del Mondo

    Analizzando la definizione biblica dei "Sette Spiriti davanti al Trono del Signore" (il Logos Solare) riferendosi ai Sette Logoi Planetari, Signori di Raggio, Reggenti dei Sette pianeti sacri del nostro Universo, cioè Vulcano, Mercurio, Venere, Giove, Saturno, Urano e Nettuno, possiamo dedurre che si fa anche un diretto riferimento ai Sette splendenti Arcangeli relazionati molto intimamente con la vita mistica dei sette Logoi planetari. Tali Entità Angeliche potrebbero essere descritte analogicamente in questo modo, secondo la loro intima relazione con il pianeta sacro dal quale emanano o dal quale estraggono le loro energie:

    Raziel: Vulcano
    Michele: Mercurio
    Haniel: Venere
    Zadquiel: Giove
    Zapquiel: Saturno
    Gabriele: Urano
    Camael: Nettuno


    3. Scienza di comunicazione tra Angeli e Uomini

    Le gerarchie angeliche che operano oltre l’anello invalicabile del Sistema solare personificano le energie che provengono dalle Dodici Costellazioni Zodiacali; queste costituiscono il nostro cielo siderale e, attraverso i grandi Angeli planetari, convergono nella vita evolutiva del pianeta attraverso le forze occulte che governano il complesso molecolare degli elementi chimici della Natura, ossia gli elementali costruttori dell’aria, del fuoco, dell’acqua e della terra, chiamati esotericamente silfidi, salamandre, ondine e gnomi.
    Definendo l’Astrologia come Scienza di Comunicazione o di relazione tra Angeli e Uomini, teniamo conto del mistico significato del contatto spirituale esistente "da sempre" per decisioni della stessa Divinità. Il significato dell’assioma esoterico "l’Energia segue il Pensiero" può essere ugualmente utilizzato nella locuzione "correnti di energia ambientale" o quando, estendendo enormemente il significato occulto della stessa, facciamo uso della frase "correnti di vita astrologica".
    In entrambi i casi si esprime un’identica idea di Compartecipazione, sia fra Entità Logoiche e poderosi Arcangeli o fra entità umane ed Angeli familiari. L’unica cosa che dobbiamo segnalare riguarda l’abissale distanza, misurata in termini di evoluzione, che separa un Arcangelo, che tesse gli avvenimenti che costituiscono il destino creatore di un Logos (Signore di un Universo, di una Costellazione o di una Galassia), da quel Deva familiare che, utilizzando i materiali che gli somministra la vita spirituale ed occulta di un essere umano, crea gli avvenimenti ambientali che configurano e modellano il suo destino.

    4. Il numero 12

    Quando parliamo di Astrologia come di una via naturale di comunicazione tra Angeli ed uomini, in virtù delle energie degli astri, non facciamo altro che concretizzare il processo in termini facilmente comprensibili per la mente intellettuale. Utilizzando la chiave di analogia, ci sarà utile considerare la relazione che esiste tra:

    a. Le Dodici Costellazioni dello Zodiaco (I Dodici Mahadeva o Arcangeli)
    b. I Dodici Pianeti Sacri
    c. Le Dodici Lune del Pianeta Giove
    d. Le Dodici Caste di Israele
    e. Le Dodici Porte della Città Celeste (Shamballa)
    f. Le Dodici Fatiche di Ercole (personificazione dell’Iniziato)
    g. I Dodici Apostoli (I Dodici Angeli Planetari)
    h. I Dodici Petali Sacri del Cuore (Chakra)
    i. I Dodici Mesi dell’Anno


    Gli Angeli, a partire dai Dodici Mahadeva delle Costellazioni dello Zodiaco che presiedono il nostro cielo siderale, sono presenti come "energie personificate" in tutte le analogie precedentemente descritte.
    Sebbene attualmente i pianeti sacri siano soltanto sette (come abbiamo visto in precedenza) è necessario considerare che esistono altri tre pianeti "non sacri": la Terra, Marte e Plutone. A questi se ne dovranno aggiungere altri due non ancora scoperti ma che già iniziano a sorgere dall’etere, totalizzando quindi dodici pianeti in rapporto a ciascuna delle dodici Costellazioni. Questi saranno sacri alla fine del nostro sistema solare, quando il nostro Logos avrà raggiunto la perfezione dell’Archetipo solare che corrisponde all’attuale Universo.

    La complessità delle argomentazioni di Anglada ci impedisce di riportare qui in modo esauriente il pensiero dell’autore. Per chi fosse interessato, consigliamo la lettura dei suoi libri e di quelli concernenti la Teosofia. Un ulteriore passo tratto dall’opera di Anglada è riportato nella pagina "Angeli del Karma".

    GIUDITTA DEMBECH
    I Nomi secondo la Tradizione Cabalistica e Astrologica


    Giuditta Dembech riporta un’elencazione in cui ha fatto affluire tradizioni molto diverse, un misto di astrologia, teologia e pensiero esoterico. Gli Angeli vi compaiono con ruoli di Dominatori planetari, molto simili a quelli dei Pianeti intesi nel senso classico dell’astrologia o della mitologia.
    L’autrice inoltre sottolinea l’excursus particolare della mitologia greca ed evidenzia la differenza tra i vari Angeli assegnati ai Pianeti rispetto agli dei dell’Olimpo. Questa l'elencazione nella ricerca della Dembech.

    Michael



    Rappresenta il Sole nel suo pieno dominio, lungo l’arco splendente del suo percorso. Sul piano umano, l’Arcangelo Michael aiuta il raggiungimento del successo, l’affermazione e facilita la lotta per il superamento degli ostacoli. La tradizione lo vede assimilato a tutto quanto concerne la Potenza nei suoi aspetti positivi. E’ invocato nelle formule per la protezione dai sortilegi e dalle opere di magia nera.
    Come Angelo Solare domina la costellazione del Leone ma, essendo anche Signore dell’elemento Fuoco, estende la sua protezione alla triade zodiacale di Ariete, Leone e Sagittario.

    Raphael



    Associato a Mercurio dalla tradizione cabalistica, è l’Arcangelo che dai tempi più antichi ha in custodia la facoltà di guarire. Anche per i greci Mercurio era il Signore della Medicina: nelle raffigurazioni più antiche, egli tiene in mano una verga sulla quale si attorcigliano due serpenti. Il suo tocco aveva un immediato effetto risanante. Questo il significato occulto: la verga rappresenta la spina dorsale dell’uomo; i due serpenti sono Ida e Pingala (per l’Induismo); il punto da cui i serpenti partono, con le code che si toccano, è Kundalini, nel coccige, la sede dell’energia vitale. Attraverso sette spirali (i sette chakra) i due serpenti si fronteggiano in alto ma non si toccano.
    Raphael è il dominatore della costellazione zodiacale della Vergine. Secondo l’astrologia tradizionale, la Vergine è dominata da Mercurio e sotto questo segno abbiamo i migliori custodi della salute: infermieri, farmacisti, ricercatori scientifici. Inoltre, Raphael appartiene all’Elemento Terra e come tale domina anche la triade di segni che ad essa appartengono: Toro, Vergine e Capricorno.
    L’influenza di Raphael è fortissima anche nella costellazione dei Gemelli, dominati da Mercurio. In questo segno stimola le facoltà intellettive, poiché i Gemelli sono poco propensi al sacrificio e allo spirito di servizio attivo che è invece molto sviluppato nella Vergine.

    Gabriel



    L’astrologia esoterica vede l’Arcangelo collegato alla sfera lunare e all’elemento Acqua del Cancro. E’ l’acqua della gestazione, in cui si sviluppa il germe divino che s’incarnerà in ogni embrione umano. Naturalmente è un’acqua simbolica, che non appartiene alla dimensione fisica ma ai piani astrali superiori. E’ l’acqua attraverso cui si intravede il futuro, l’elemento che fa giungere alla mente umana l’intuizione. E’ la precognizione che porta al colpo di genio e alla scoperta scientifica o alla creazione del capolavoro d’arte. Da Gabriel promanano le sconfinate schiere degli Angeli Custodi, i pazienti aiutanti del genere umano: creature che aiutano l’evoluzione della nostra specie ma che, a loro volta, si evolvono attraverso noi.
    Dominatore dell’Elemento Acqua, Gabriel estende la sua influenza su Cancro, Pesci e Scorpione.

    Anael



    E' l’Arcangelo legato alla sfera di Venere. E’ colui che ha in custodia tutto quanto esiste di bello e di armonioso. E’ l’ispiratore degli artisti, colui che fa risuonare alle orecchie degli uomini più sensibili l’armonia delle sfere perché venga riscritta sotto forma di musica da ascoltare attraverso gli strumenti del pianeta Terra. L’influenza che l’Arcangelo venusiano esercita attraverso i suoi Angeli sarà sempre maggiore nel corso degli anni e risveglierà nel cuore degli uomini il sentimento di benevolenza. Lo scopo sarà quello di raggiungere l’amore cosmico, che è ancora molto lontano dalla sfera della comprensione umana.
    Anael, appartenendo alla sfera di Venere, domina la costellazione zodiacale della Bilancia e del Toro, ma influenza positivamente l’Acquario e i Gemelli.

    Khamael



    E' l’Arcangelo dominatore del pianeta Marte. Per i suoi attributi di guerriero in altri testi cabalistici questo ruolo viene assegnato talvolta a Michael. Altri testi modificano ancora lievemente il suo nome in Camael o Samael.
    Khamael nella tradizione più rigorosa viene definito "la Mano Destra di Dio", o anche "l’Angelo Punitore", in quanto è colui che amministra la Giustizia Divina, inflessibile nel suo compito. E’ l’osservatore imparziale delle opere dell’uomo, definito il "Signore del Karma". Da lui promanano le schiere di Esseri che "tengono i registri" annotando lo stato del karma per stabilire quali saranno le prove da riproporre agli umani nelle incarnazioni future. La tradizione astrologica gli attribuisce tutte le doti tipiche di Marte: la forza, la combattività, il coraggio, la decisione. Sono gli stessi attributi che gli antichi riconoscevano alla divinità venerata col nome Marte… ma il Marte dei greci non era certamente l’Arcangelo dominatore del pianeta. Fu la veggenza pura dei mortali a far loro comprendere quali erano le caratteristiche dell’Arcangelo; in seguito le riversarono sul "loro" Marte.
    E’ il dominatore del segno dell’Ariete.

    Sachiel



    E' uno degli Arcangeli egoisticamente più invocati dall’antichità ai nostri giorni. Rappresenta l’opulenza, la maestà, la ricchezza, il benessere fisico, il prestigio, il denaro. Sachiel, l’Arcangelo dominatore del pianeta Giove, governatore del segno del Sagittario, non disdegna di aiutare gli umani nel raggiungimento del benessere ma svolge il suo ministero entro i limiti in cui il karma individuale gli permette di intervenire. Nessuno, se non il diretto interessato, con la sua volontà e superando le prove che incontrerà sul suo cammino, potrà modificare il proprio karma.
    Sachiel e i suoi Angeli sono gli attenti dispensatori dell’energia-denaro poiché il denaro, come il sangue, è una vera e propria linfa vitale. La sua circolazione deve avvenire in modo equilibrato, come per tutti i fluidi all’interno del corpo umano, senza ristagni, senza carenze e senza emorragie.

    Cassiel



    E' il dominatore della sfera di Saturno, colui che ha già realizzato il suo piano evolutivo in un’epoca lontanissima, l’antica età dell’Oro o Era Saturnina, di cui gli umani non conservano il ricordo. Dal suo pianeta freddo e (teoricamente) lontano, Cassiel segue con occhio amorevole gli anziani, coloro che come lui hanno portato avanti il loro compito ed assistono da spettatori, e non più da guerrieri, allo svolgersi degli eventi.
    Sempre sotto al dominio di Cassiel, denominato anche "Angelo del Silenzio", troviamo tutto quanto è nel sottosuolo: cioè tutto il regno minerale che silenziosamente e in tempi lunghissimi si evolve nella lunga ed incessante marcia "dalle tenebre alla Luce", che del resto è condivisa anche da tutti gli altri regni, compreso quello umano.
    Cassiel regge la costellazione del Capricorno, ma ispira lo spirito amorevole della Vergine.

    Uriel



    L’abbinamento di Uriel con Urano nella tradizione astrologica è abbastanza recente, poiché anticamente si pensava che i pianeti fossero soltanto sette. E’ l’Arcangelo reggente della costellazione dell’Acquario, segno estroverso e rivoluzionario, destinato ad influenzare l’umanità futura. Uriel ben si addice al governo della magia, dell’astrologia e dell’elettronica, tipicamente acquariane. Uriel ha inoltre il controllo sulle forze magiche che presiedono ai bruschi ed imprevisti cambiamenti, non soltanto nel destino dei singoli individui, ma a livello planetario. L’Era Nuova, o Età dell’Acquario, è controllata nel suo rapido susseguirsi di eventi da questo grande Angelo che ha ancora un immenso compito da svolgere nei confronti dell’Umanità.

    Asariel



    Questo grande Angelo, governatore della sfera di Nettuno, era ben noto agli antichi che gli affidarono il dominio degli oceani. Il culto di Nettuno (protettore dei naviganti) fu mantenuto in vita ancora molto avanti, quando ormai il cristianesimo aveva esteso largamente la sua influenza. Oltre alle distese marine, alle coste e ai naviganti per mare, Asariel estende il suo dominio su coloro che hanno il dono della veggenza, sugli "oracoli".
    Asariel, come Nettuno, governa la costellazione dei Pesci.

    Azrael



    Anche colui che oggi ci è noto come Azrael e a cui è stato assegnato il dominio del "giovane" Plutone, è sempre stato una divinità ben nota gli antichi. La sua funzione principale infatti fu (ma lo è tuttora e lo sarà in futuro) quella di accompagnare nell’aldilà lo spirito dei trapassati. Così l’Arcangelo fu venerato come Anubi, il custode delle porte oscure del regno dei morti; e fu Caronte, il traghettatore delle anime dal mondo materiale a quello invisibile.
    Ma Azrael è molto di più. Dalle sue mani nasce il "fiume Lete", l’acqua che dà al trapassato l’oblio sulla vita appena trascorsa e gli permette di riposare in pace. Lui apre all’uomo le porte del Devachan, un luogo di serena beatitudine, in attesa di tornare a reincarnarsi con un compito nuovo, in un nuovo corpo e con una memoria libera di ricordi. E’ dunque ad Azrael che fanno capo le legioni di "aiutatori invisibili" che si pongono accanto alle persone in punto di morte, che le attendono per facilitarne il trapasso e che ne guideranno con dolcezza i primi passi nella dimensione nuova in cui stanno per giungere.
    Azrael sviluppa la capacità di sondare il mistero, la ricerca delle leggi inesplorate della natura: una ricerca metafisica, non strumentale, di laboratorio.
    E’ l’Arcangelo protettore degli occultisti, intesi non come i mercenari dell’occulto ma viceversa simili agli antichi alchimisti.
    Azrael, definito l’Arcangelo del Mistero, domina la costellazione dello Scorpione.


    Fonte: www.angelologia.it/planetari.htm

    Edited by °Mirana° - 11/2/2013, 12:33
  6. .

    GEA


    DEA DELLA TERRA






    Gea o Gaia, dea primigenia della Terra emerse dal Caos e generò da sola Urano (il Cielo), le Montagne, e anche il Ponto (il Flutto), personificazione dell'elemento marino. Dalla sua unione con Urano i primi figli della dea con aspetto quasi umano furono gli Ecatonchiri (giganti dalle cento braccia): Briareo, Gige e Cotto. Poi apparvero i tre feroci Ciclopi monocoli, costruttori di mura e fabbri ferrai: Bronte, Sterope e Arge. Urano, dopo aver cacciato i Ciclopi, suoi figli ribelli, nel remoto Tartaro, generò dalla Madre Terra i sei Titani: Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto e Crono, e le sei Titanidi: Teia, Rea, Temi, Mnemosine, Febe, Teti.

    Gea, addolorata per la sorte dei figli rinchiusi nel Tartaro, indusse i Titani ad assalire il padre loro; e così essi fecero, guidati da Crono, il più giovane dei sei che si era armato di un falcetto di selce. Colsero Urano nel sonno e Crono spietatamente lo castrò col falcetto, afferrandogli i genitali con la sinistra (che da quel giorno fu sempre la mano del malaugurio) e gettandoli poi assieme al falcetto in mare presso Capo Drepano. Gocce di sangue sgorgate dalla ferita caddero sulla Madre Terra, ed essa generò le tre Erinni, furie che puniscono i crimini di parricidio e di spergiuro; esse sono chiamate Aletto, Tisifone e Megera. Da quel sangue nacquero anche i Giganti e le Ninfe del frassino, chiamate Melie.
    Dopo la mutilazione di Urano, Gea si unì all'altro dei figli che aveva avuto un tempo, Ponto ("il Flutto"), e generò con lui cinque divinità marine: Nereo, Taumante, Forcide, Ceto ed Euribia.

    I Titani in seguito liberarono i Ciclopi dal Tartaro e affidarono a Crono la sovranità sulla terra. Non appena ebbe il supremo potere, Crono si mostrò tiranno crudele quanto il padre. Anche lui esiliò nel Tartaro Ciclopi e Titani, unitamente ai Giganti dalle cento braccia, e presa in moglie sua sorella Rea governò sull'Elide. Ma era stato profetizzato sia da Gea, sia da Urano, che uno dei figli di Crono l'avrebbe detronizzato. Ogni anno, dunque, egli divorava i figli generati da Rea: prima Estia, poi Demetra ed Era, poi Ade ed infine Poseidone. Rea era furibonda e allorché fu incinta di Zeus andò a chiedere consiglio a Gea e Urano per sapere come poter salvare il bambino che stava per nascere. Gea e Urano le rivelarono allora il segreto dei Destini e le insegnarono a ingannare Crono.

    Quando Rea partorì Zeus, lo affidò alla Madre Terra che portò il bimbo a Litto, in Creta, e lo nascose nella grotta Dittea sulla collina Egea. Colà Zeus fu custodito dalla ninfa dei frassini Adrastea e da sua sorella Io, ambedue figlie di Melisseo, e dalla capra Amaltea. Al posto del figlio, Rea dette a Crono una pietra avvolta in pannolini che il dio divorò.
    Quando Zeus giunse alla maturità preparò il suo attacco contro il padre Crono e alcuni Titani divennero suoi alleati. Gea (o forse Meti) diede a Crono un emetico che mescolato alle bevande gli fece vomitare dapprima la pietra, poi i fratelli e le sorelle maggiori di Zeus. Zeus liberò i Ciclopi e i Giganti Centimani dal Tartaro, li rianimò col cibo e le bevande degli dèi. I Ciclopi diedero a Zeus la folgore, arma invincibile; ad Ade un elmo che rende invisibile, e a Poseidone un tridente. I tre fratelli diedero allora inizio a una guerra che durò dieci anni. Infine Zeus uscì vittorioso, imprigionò Crono e tutti i Titani sconfitti nel Tartaro. Ma ciò offese Gea che considerava l'imprigionamento dei Titani un gesto eccessivo. Irata si accoppiò con Tartaro e generò il terrificante Tifone, e cercò di incitare i Giganti (non gli Ecatonchiri) guidati da Eurimedonte, Alcioneo e Porfirione a ribellarsi contro Zeus: la guerra che si svolse è nota con il nome di Gigantomachia.

    Gea generò tanti altri esseri, spesso mostruosi: Echidna da un'unione con Tartaro, Erittonio dal seme di Efesto, il serpente Pitone ucciso da Apollo, il drago che custodiva il Vello d'oro nel paese di Eete e, secondo alcuni, Trittolemo avuto da Oceano. Creò lo scorpione che attaccò il gigantesco Orione quando cercava di distruggere tutte le bestie selvagge della terra e lo uccise.

    Nella vecchia concezione, Gea esplicava attività profetica, tante storie lo testimoniano. Basta ricordare che l'oracolo delfico appartenne dapprima alla Madre Terra, che nominò Dafni sua profetessa. Taluni dicono che Gea più tardi cedette i suoi diritti alla Titanessa Febe o Temi, e che costei li cedette ad Apollo. Ma altri sostengono che Apollo si impadronì con la forza dell'oracolo della Madre Terra dopo aver ucciso Pitone; ma dovette ricompensare Gea per quell'assassinio fondando i Giochi Pitici e facendo in modo che fosse sempre una sacerdotessa, la Pizia appunto, a servire il suo oracolo. A Olimpia aveva sede un celebre oracolo di Gea.

    Fu adorata dai Greci sotto nomi diversi, soprattutto come Gea O Gaia e come Madre Terra; in questa forma il suo culto ebbe generale sviluppo. Le era sacrificato un agnello nero, come si vede nell'Iliade, nella quale Gaia insieme con Zeus, con Elio e con Ade era invocata nei giuramenti: ciò è anche una prova dell'alta antichità della dea.




    “Tu sei la mamma anche della luna?” mi chiese mio figlio, a due anni, in una notte di plenilunio, al mare, sotto il cielo stellato.
    Che gli astri nascano all'interno del ventre materno è un pensiero mitico, patrimonio dell'umanità bambina (ma non stupida) che immaginò una grande progenitrice del Tutto, immaginò che corpo e cosmo fossero della stessa sostanza ..

    (Prima di Eva, L.Veroli)



    Fonte sito : http://mitologia.dossier.net/gea.html


    Gea° :P

    Edited by Gea° - 14/1/2013, 16:11
  7. .
    Benvenuta Nia!

    Grazie ! :P
  8. .
    Benvenuta Uliiiiiiii!!!

    Grazie per l'augurio e complimenti!!!

    :wub:
1133 replies since 7/1/2013
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