Urania, che bello leggerti, grazie per il tempo che mi stai dedicando e per gli spunti preziosi !!
Il mattone mancante nelle mie relazioni probabilmente é una fame di dimostrazioni d'amore che spuntano circa dopo un anno dall'inizio delle mie relazioni.... Sento come un vuoto (probabilmente la stessa frustrazione che avvertivo con mia madre da piccola che sentivo come fredda e che non riusciva ad esprimere i sentimenti nella modalità di cui avevo bisogno ) e spero che il mio compagno lo riempia e se non lo fa entro in un loop distruttivo , non penso ad altro e alla fine la relazione si disintegra , tra la mia rabbia e la mia disperazione . Mi sembra sempre di arrivare vicina alla realizzazione dei miei sogni e poi puff svaniscono Quando sono single effettivamente sono in pace con l'universo intero e fantastico alla grande, sto molto bene da sola ma ovviamente non é quello a cui aspiro , come avrai dedotto !!! Non ho mai avuto paura di innamorarmi, adesso si però , non ho ancora metabolizzato la fine dell'ultima relazione , mi fa paura il tipo d'uomo di cui tendo a innamorarmi , proprio persone che hanno difficoltà nell'espressione dei sentimenti .... Quindi temo l'arrivo della prossima sòla !!! Visto che da giovane ero partita benissimo con 7 anni di relazione stabile con uno svedese e poi sono andata via via peggiorando ..... L'ultimo mi ha devastata , 4 anni di tormento , é finita da poco meno di un anno e ancora ci penso anche se so che non fa per me .... Se avessi visto il suo tema natale subito forse mi sarei risparmiata la fatica .... ( 20.12.68 milano ore 12.20 ) un tema da mettersi le mani nei cappelli credo !!!!

Credo che chiunque si sia avvicinata all'astro si sia fatta la domanda che ti sei fatta tu almeno una volta nella vita..... e molto probabilmente non troverai mai la risposta certa, sicura che ti convinca..... ma credo che una persona che si fa domande "profonde" ricercando un perchè, un come ecc., sia sulla buona strada per "trovare" sè stessa!!!

Affrontando il tema della “dominante” – blasone della formula astrale della persona, in qualche maniera il suo stemma, che gli imprime il suo stile – abbiamo la consapevolezza di toccare l’essenza dell’interpretazione del tema, come se questa fosse la sua pietra angolare o la sua chiave di volta. Una specie di ricerca del Graal... Il fatto è che la posta in gioco non è magra, perché interpretare con questa finalità significa scrivere la storia psicologica dell’individuo pressappoco come si disegna la mappa di un paese per darne la corretta idea dei suoi rilievi, delle diverse proporzioni ed estensioni, e delle relazioni che vi si stabiliscono, ovvero l’identificazione della vita che vi si svolge. A causa della sua importanza, non bisogna stupirsi che questa nozione si trovi là, già all’inizio del passaggio all’atto dell’interpretazione. Per lo meno, si pone come una presenza latente, una potenzialità che s’insinua e si delinea precisandosi mano a mano che la si concretizza.