NOVILUNIO IN GEMELLI CON ECLISSI: SOLO PER STOMACI FORTI

Francesca Spades

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    NOVILUNIO CON ECLISSI: SOLO PER STOMACI FORTI

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    Il Novilunio del mese avviene nel territorio astrologico dei Gemelli, in concomitanza con un’eclissi di Sole anulare e in aspetto di quadratura con Nettuno in Pesci. Così il ciclo lunare ricomincia oscurando parzialmente la potenza del Sole.

    Come dire che qualcosa di ancora non cosciente, di confinato nel territorio d’ombra della nostra esistenza, sconfinerà arrivando a minare la nostra certezza. Il consolidato.

    Il nero si sovrappone all’oro.

    Suonano allarmi.

    E la bussola può essere persa si, ma chi non si perde mai mai potrà ritrovarsi.

    Così ciò che fino a poco prima sembrava evidente e fuori discussione non lo sarà più.

    E qual’è il consolidato in cui stiamo vivendo tutti al momento?

    Una preponderanza di energia Mercuriale (con Sole, Mercurio e Nodo Nord in Gemelli), che ci porta in contatto con la mente e i suoi eccessi.

    Perchè spesso questa ci illude che arrivati a una soluzione si sperimenterà pienezza e felicità, invece tutto quello che si trova è un’altra domanda .E cosi all’infinito. La mente ci racconta trionfi quando in verità ci lascia affondare nelle paludi del dubbio. Sempre più giù. Sempre più incastrati.

    Come adesso.

    In cui il Pianeta è spazzato dalla tormenta delle evidenze scientifiche da un anno, così tante e cosi accurate da essere diventate solo infiniti rigagnoli in un grande acquitrino, in cui confluiscono numeri, percentuali e statistiche. I quali tuttavia non riescono a dirimere granchè e non generano mezza certezza.

    Siamo fuori da una pandemia o no?

    Il siero che ci viene presentato come Santo Graal della salute in grado di proteggerci dal male è davvero cosi efficace e affidabile?

    E se davvero così fosse come mai non ci è ancora concesso, a fronte di grandi numeri di somministrazioni ( in Italia ormai oltre i 38 milioni su 60 circa totali), di scoprirci le prime vie respiratorie o di tornare in pianta stabile alle nostre esistenze prima di tutto questo?

    Come mai non possiamo più essere quelli di un tempo se un rimedio c’è?

    Il mondo sembra non riuscire a sentire nulla che non sia la affannosa voce del proprio mentale spaventato e perde la connessione con la percezione del tutto, con la capacità di astrarsi e guardare le cose da un’angolatura diversa e più alta come suggerirebbero Nettuno, Principio Primo del ritorno allo Spirito in Pesci e Giove Maestro di Saggezza nello stesso archetipo.

    E così il crollo è dietro l’angolo. Il sistema inizierà a manifestare le sue crepe. Le spiegazioni e i dati non serviranno più a coprire l’urto esondante dell’ombra. Tutto quello che è passato sotto silenzio fino ad oggi. E l’eclissi solare del Novilunio potrebbe assumere i connotati di un’attivazione collettiva.

    Tutte le vere trasformazioni originano dall’ombra, hanno bisogno di crolli se non traumi, e quando il buio assurge a ruolo di un vero blackout come in questo caso, si tratta di rivelazioni rapide al punto da essere avvertite come fulmini a ciel sereno.

    Risvegli, magari ruvidi, ma necessari.

    Rischiamo delle docce gelate a livello personale, svelamenti che passeranno per le vie dionisiache dell’inconscio, ovvero in forma di istinto, premonizione, presagi o sogni. Consapevolezze improvvise. Intuizioni. Per alcuni si tratterà di porte sbattute in faccia o di ribaltamenti di situazioni assodate, ma oltre la sorpresa, forse poco delicata, si celerà la verità e la chiarezza. A lungo anelata.

    E lo stesso avverrà su scala collettiva. Gli svelamenti si propagheranno come cerchi inarrestabili in uno stagno e questo inizierà ad incresparsi.

    Perchè di onde e ombre lo stagno adesso ha un folle bisogno.

    Come Zeus nel mito quando rischiò di perdere ogni cosa.

    Allorchè Tifone, essere mostruoso e primordiale, figlio di Gea e di Tartaro, uscì dagli inferi per sfilargli la reggenza dell’Olimpo o forse distruggerlo per sempre.

    Come demone era oltre modo temibile, univa in sè la solidità della Terra e la potenza del regno dell’Oltretomba. Il mito racconta che la sua testa urtasse le stelle in cielo, mentre l’estensione delle sue braccia raccogliesse l’Oriente e l’Occidente.

    Tifone incuteva un terrore irrazionale, tanto che gli Dei tutti si tramutarono in animali per non essere riconosciuti e abbandonarono l’Olimpo seduta stante.

    Eppure Zeus, da grande responsabile e padre dei Divini, non abbandonò la nave alla deriva. Restò nel suo palazzo ad aspettare l’ineluttabile sciagura. Non fu solo. Con lui rimase Atena, unica figlia devota.

    La coppia riuscì ad ingannare il mostro con qualche trucco sulle prime, ma la sua forza bruta prevalse.

    Zeus venne disarmato in un attimo e gli vennero recisi i tendini di braccia e gambe per evitare che fuggisse. Tifone lo issò sulle sue pantagrueliche spalle come un fuscello e lo scaricò nell’antro di una caverna forse collocata in Cilicia ove venne affidato al controllo di un dragone. Messo così Zeus pensò di aver possibilità pari allo zero di poter recuperare la situazione.

    Trascorsero giorni di impotenza e lutto. Forse era davvero tutto perduto. Quell’Olimpo per cui aveva spedito il proprio padre nel Tartaro dopo una lunga guerra era andato per sempre.

    Questo pensava Zeus crocifisso senza tendini nell’oscurità di una caverna sperduta.

    Ma Pan, Dio delle foreste, lo trovò. Quel demone agreste che non condivideva i fasti dell’Olimpo ma che conosceva tuttavia terra e natura come le proprie tasche. E fu sempre Pan ad eludere il drago e rubare i tendini del Dio raccolti in una pelle d’orso poco distante. E ancora Pan si recò a chiamare Hermes perchè ricomponesse il corpo del Re dei Divini riportandolo all’antico vigore. E funzionò tutto alla perfezione, perchè il Re dei Divini, memore dell’umiliazione, colpì alla sprovvista Tifone con le sue folgori e gli rovesciò per giunta addosso una montagna intera uccidendolo ( qualcuno sostiene fosse l’Etna, il cui cuore di fuoco conserva ancora la furia della fulmine di Zeus contro il mostro).

    Così il mito sottolinea come certe acquisizioni siano possibili solo attraverso la perdita di ogni certezza e l’attraversamento di inferni privati o collettivi che siano.

    Zeus aveva bisogno di essere abbandonato da tutti e finire lacerato in una spelonca per rendersi conto dell’entità del proprio potere, per accorgersi che non esisteva mostro in grado di abbattere il proprio sogno di regalità.

    Attualmente non siamo dissimili dal Re degli Dei. Da un pezzo ormai giacciamo confinati in una caverna più o meno buia.

    L’abbiamo costruita con la paura e la necessità bulimica di sicurezze.

    Rifiutando di confrontarci con l’idea della morte, che ci terrorizza almeno quanto Tifone spaventava i Divini.

    E così abbiamo dato via il nostro potere. I nostri tendini giacciono recisi in una pelle d’orso riposta chissà dove.

    E indovinate?

    Non sarà la mente a togliere le castagne dal fuoco. Non saranno le mille teorie e i mille dati di cui ci imbevono ogni giorno, ma il sentire. La capacità istintiva di odorare il mondo come fa Pan quando trova Zeus. Vagliando boschi e radure, arrampicandosi fra le asperità delle rocce, utilizzando fiuto e intuizione. La capacità di cogliere segnali sotto o sovra razionali che dir si voglia, oltre il racconto mentale. E attivare la capacità di sentire nelle viscere l’opportunità di quello che ci viene proposto sarà la chiave di volta per comprendere che dietro ogni soluzione si nasconde una nuova domanda. E dietro ogni rimedio un nuovo allarme.

    Nessuna soluzione origina sullo stesso piano che l’ha generata osservava Albert Einstein e questo Novilunio con eclissi ce lo dimostrerà ampiamente.

    Quello che si mostrerà non chiederà permesso, come non l’ha chiesto Tifone attentando all’Olimpo, ma non è fatto per spezzarci come potrebbe sembrare, piuttosto per dimostrarci cosa abbiamo dato via e a che prezzo.

    La consapevolezza usa spesso rotture e disincanti per farsi strada nelle nostre esistenze.

    Quindi lasciate fare allo spettacolo di questo Novilunio. E’ per stomaci forti e gente che non ne vuole più sapere di dormire.

    Con Amore e servizio

    Francesca Spades

    https://astrologiakarmicaperanimeconfuse.c...9QpyUCZaBg3vxa8
     
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    Bellissima, anche a seconda dell'ascendente.
     
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    LUNA NUOVA in GEMELLI e ECLISSI ANULARE di SOLE, 10 giugno 2021 alle ore 12.54 italiane.

    Per questa luna vi lascio semplicemente una lunga citazione. Indossate questa parole e portatele con voi per tutto questo ciclo lunare. Buon seme di inizio e buon giugno ⭐.
    "Che cos’è la vita? E’ una domanda che molti si pongono.
    LA VITA è RAPPORTO.
    Possono essere date altre risposte, e tutte potrebbero essere valide, ma al di là di tutto, la vita è rapporto.
    Se non si ha nessun rapporto non si vive. La nostra vita, i vostri rapporti, sono collegati ai vostri atteggiamenti e vissuti interiori. Si possono avere rapporti positivi o rapporti negativi, ma nel momento in cui si stabilisce un rapporto, SI VIVE. Ecco perchè l’individuo che ha dei rapporti “negativi” è più vivo della persona che non ha nessun tipo di rapporto. I rapporti distruttivi determinano inevitabilmente uno stato di crisi, che è la premessa per SUPERARE LA DISTRUTTIVITà.

    Siete abituati ad associare la parola “rapporto” soltanto agli esseri umani, ma in realtà, questa parola può essere applicata a tutto, anche
    agli esseri inanimati, ai concetti, alle idee. Essa può riferirsi alle circostanze della vita, al mondo, a voi stessi, ai vostri pensieri e ai vostri comportamenti.

    La gamma dei possibili modi di rapportarsi è molto ampia. Cominciamo con la forma più bassa che si trova sulla Terra, la forma minerale. Dal momento che i minerali non hanno coscienza, si potrebbe credere che essi non siano in grado di avere dei rapporti. Ciò non è vero. Dato che sono vivi, hanno dei rapporti, ma LIMITATAMENTE AL LORO LIVELLO DI VITA; più precisamente, un minerale è un minerale proprio perchè la sua capicità di stabilire rapporti è rudimentale. La sua funzione è quella di LASCIARSI SCOPRIRE E USARE, perciò esso ha nel rapporto un ruolo completamente passivo. La capacità di un animale di stabilire dei rapporti è molto più dinamica, perchè questi risponde attivamente agli altri animali, alla natura e agli esseri umani.

    Gli essere umani possono arrivare a una qualità di scambio totale e conoscenza intima di un altro essere umano, e la capacità DI STABILIRE UN RAPPORTO DIPENDE DAL NOSTRO LIVELLO DI COSCIENZA.
    Cosa determina la profondità di un rapporto?

    Qual’è il vero criterio: lo scambio di idee o forse lo scambio del piacere sessuale? Entrambi possono essere presenti, ma ciò non rende la comunicazione necessariamente PIù PROFONDA.
    L’unico vero criterio è LA VOSTRA GENUINITà, LA VOSTRA DISPONIBILITà, IL VOSTRO DESIDERIO DI SENTIRE, DI COINVOLGERVI, DI RIVELARE VOI STESSI E TUTTO Ciò CHE VI STA VERAMENTE A CUORE.

    Quante persone conoscete a cui potete confidare le vostre pene, i vostri bisogni, le vostre preoccupazioni, i vostri desideri, le vostre aspirazioni?
    Pochissime, se non nessuna. Nella misura in cui vi permettete di diventare Più CONSAPEVOLI di questi sentimenti, potete trovare più amici con cui condividerli e con cui creare UN RAPPORTO SIGNIFICATIVO.
    Se fuggite DA VOI STESSI, come potete desiderare di comunicare agli altri ciò che volete tenere nascosto a voi stessi?

    E’ necessario impegnarsi in un lavoro di auto-trasformazione perchè solo grazie ad esso, si può riuscire ad AMMETTERE LA VERITà A SE STESSI, e questo è il requisito per cominciare ad avere rapporti autentici e a condurre una vita completa.
    Perfino il rapporto con altri aspetti della vita, quali l’arte, la natura, le idee, prende forme nuove e più vive, in quanto questi aspetti non sono più usati per evitare sentimenti dolorosi.

    Quando avrete raggiunto una vera COMPRENSIONE DI VOI STESSI, e conseguentemente, la liberazione dalla prigione da voi stessi costruita, non vi saranno forzature nei vostri rapporti e nel modo in ci vi rivelerete in essi. Sceglierete intuitivamente le persone, le occasioni e le maniere giuste.

    Spesso gli psichiatri diagnosticano le persone a seconda della loro capacità di stabilire rapporti e della profondità e significatività di questi. E’ stato osservato che, a volte, le persone seriamente disturbate, o con grandi sofferenze affettive, possono ricevere aiuto più facilmente di altre che lo sono di meno, perchè queste ultime possono INGANNARE SE STESSE, e fare finta che le cose non vadano poi tanto male, continuando a NASCONDERE A SE STESSE LA VERITà.

    Le persone più sofferenti non possono ricorrere a questo sotterfugio. Esse giungono perciò al punto IN CUI DEVONO FARE UNA SCELTA: decidere se guardare onestamente alla loro vita interiore, senza autoingannarsi, oppure no. L’altra alternativa è che entrino in crisi e ciò pospone il confronto con se stesse. In ogni modo, questi individui SONO Più VICINI AL MOMENTO DELLA DECISIONE, anche dovesserlo raggiungerlo solamente nella vita successiva, di quanto non lo siano le persone meno nevrotiche, che continuano invece a sfuggire a se stesse."
    (Eva Pierrakos)
    www.sentieroastrologico.it

    Immagine: Gemini, Book of Hours, c.1415–1420, Los Angeles, Getty, Ms. 22, f.5r

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    Anna Elisa Albanese
     
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