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.Ahahahah Mina arriva subito al sodo! 🤣 
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+2 .SPOILER (clicca per visualizzare)Vi ringrazio ❤️🙏🏻.
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Ad accoglierli, una volta entrati nel regno, seduto su un vecchio trono di legno decadente, tutto solo e sconsolato, c'era il re. Il suo sguardo, dalla partenza improvvisa del figlio Arialdo era diventato improvvisamente spento. Anche il volto del sovrano sembrava essere stato solcato da rughe più profonde dovute forse alla preoccupazione nutrita nei confronti di quel figlio assente. La situazione cambiò però radicalmente non appena lo sguardo del re incroció improvvisamente quello di Arialdo...gli occhi del sovrano si accesero immediatamente ed altrettanto velocemente gli si riempirono di lacrime per la felicità di rivedere quel figlio creduto perduto. Arialdo, sconvolto per la situazione penosa in cui il padre aveva abbandonato il regno durante la sua assenza, a causa della tristezza provata dovuta al pensiero di aver perso per sempre suo figlio, porse insieme a Clorilda il potente talismano nella mani del re e improvvisamente, tutto il regno venne avvolto da un bagliore dorato che come per magia lo riportò agli antichi fasti. Tutto sembrava essere tornato al proprio posto...ma al regno mancava ancora la sua regina e per questo, il re, al quale non era sfuggita l'intensità del sentimento che i due giovani provavano l'uno per l'altra, per festeggiare il ritorno a casa del figlio decise di organizzare una importante festa da ballo, occasione durante la quale al regno sarebbe stata presentata anche Clorilda.. -
La Fee Verte+4 .
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Giusto il tempo per i due giovani di riprendersi dal lungo ed estenuante viaggio, e i preparativi cominciarono a fervere: nessuno nel regno rimase con le mani in mano, tutti erano entusiasti e felici e volevano contribuire. E così, ecco che le strade si riempirono di fiori e festoni, dai regni vicini era un continuo di doni e di cortei di persone che venivano a portare omaggi. C'era un'aria di festa contagiosa, che si espandeva tutt'intorno e nessuno ne era immune.
Finalmente il giorno del ballo arrivò e tutto era al proprio posto: su una grande tavola imbandita c'era cibo di ogni sorta e bevande a profusione, alcune anche esotiche, provenienti da regni lontanissimi. E poi ovunque candele, luci, festoni, grandi arazzi. Chiunque entrasse in quella sala rimaneva stupito da tanta magnificenza. Gli ospiti cominciarono ad arrivare ed erano tutti molto curiosi, perché ovviamente la misteriosa donna che aveva accompagnato il principe a casa non era passata inosservata, e tutti si erano chiesti se quel ballo avrebbe portato buone nuove.
Presto, la musica cominciò, invitando tutti a piroettare lungo la sala, a celebrare quel ritorno così lungamente aspettato. Il re sedeva sul suo importante scranno, negli occhi aveva ritrovato quella luce gioviale che per molto tempo era rimasta assente e fremeva, non vedeva l'ora di poter dare l'annuncio.
Presto questo momento arrivò, il principe fece l'ingresso nella sala e fu acclamato festosamente da tutti i presenti: ovunque era un tripudio di "Bravo!", "Il principe è il nostro salvatore!", poiché erano tutti convinti che fosse stato merito suo se il regno era tornato agli antichi fasti. Ma il principe, chiedendo silenzio, cominciò il suo discorso, ringraziò tutti per un tale caloroso bentornato, e poi cominciò a spiegare che il merito per tale benessere non era solo suo, ma che questo non sarebbe stato mai possibile se non fosse stato aiutato da una giovane donna. A quel punto, il re si alzò e con voce tonante disse: "Vi presento la nostra salvatrice, Clorilda, la vostra nuova principessa!", annunciando anche così il fatto che quella era la promessa sposa del principe e la futura regina del regno. La giovane entrò anch'essa nella sala, più splendente che mai: il suo volto era luminoso, i capelli acconciati con perle e zaffiri, e un meraviglioso vestito di broccato la rendeva fulgida, bellissima. Tutti trattennero il fiato alla vista di cotanta bellezza e non poterono che essere entusiasti. Tutti, tranne uno.
Infatti, dalla parete ecco scostarsi un'altra giovane donna, non affascinante quanto Clorilda, ma anch'essa molto bella. Ella corse indignata verso il re, spezzando così la magia di quel momento.
"Mio re", esclamò, "questo non è possibile. Vi siete forse dimenticato che anni orsono io per prima sono stata promessa al principe?"
Nella sala cadde un silenzio raggelante, seguito poi da un brusio attonito. Sulla fronte del re una lunga ruga di preoccupazione si delineó.
"Voi e la regina avevate dato la vostra parola, e quella di un re dovrebbe essere solenne, se non sbaglio..." incalzó lei, con un sorrisetto malvagio che tradiva tutto il piacere di quel momento. Infatti, non capitava spesso che qualcuno potesse permettersi di parlare così al sovrano.
"Padre, è vero?", chiese il principe, preoccupato e sgomento. "Mi avevate già promesso a questa donna?"
Il re abbassò gli occhi, e quel semplice gesto fece già capire al principe che quanto detto era vero. Il re ricordava bene perché l'aveva fatto, e cominciò a spiegarlo anche a lui e a tutti i presenti.
"Figlio mio, ciò che questa giovane ha detto è vero. Devi sapere che, mentre tua madre, che Dio l'abbia in gloria, era incinta stava molto male: molti giorni doveva stare costantemente a letto, soffriva terribilmente e temevamo che ci fosse qualcosa che non andava e che... Ti avremmo perso. Non riuscivamo a sopportare l'idea, tu eri il figlio che avevamo tanto cercato, ti amavamo molto prima di averti anche soltanto visto. La tua perdita ci sarebbe risultata insopportabile. Così, decidemmo di andare da una strega di cui avevamo sentito parlare, la veneranda Tarquilta, che si diceva vivesse nel Bosco Oscuro. Era un viaggio pericoloso: tu sai le leggende che circolano su quel luogo, bestie malvagie e fameliche, malie... Ma volevamo correre il rischio, per te e per lei sarei stato disposto anche a smuovere le montagne. Così andammo e trovammo la strega. Ella curò tua madre, che infatti subito si sentí meglio, ma ci fece promettere che il figlio che sarebbe nato avrebbe sposato la creatura che a sua volta portava in grembo. E noi... Promettemmo.
Fino ad oggi non ne avevamo più sentito parlare, non sapevo nemmeno se fosse viva o morta, e se quella figlia fosse nata, così pensai di non doverle più nulla. Ma a quanto pare mi ero sbagliato. Mi dispiace, figlio, perdonami".
Nella sala calò il silenzio, e nessuno seppe bene cosa dire o fare. Clorilda, però, coraggiosa, ma anche consapevole di quanto quella promessa fosse importante, si fece avanti e disse: "Sire, credo che voi abbiate capito quale grande sentimento provo per vostro figlio, e alla sola idea di lasciarlo...", non riuscì neppure a finire la frase. "Tuttavia, sappiamo bene che una promessa del genere con può essere infranta, perciò credo sia meglio che mi faccia da parte, augurando a Voi e a Vostro figlio, che tanto amo, la più piena felicità".
A quel punto Clorilda fece per voltarsi e andare, ma il principe la trattenne, e nel salone una voce si alzò fra le altre, ferma e decisa.
"Un momento!"
Tutti si girarono a guardare colei che aveva parlato. Il principe la riconobbe subito: era la donna con il volto sfregiato che l'aveva salvato. "Voi!?" esclamò. "La conoscete?" chiese il re al figlio.
"Sì, padre. Questa donna mi ha aiutato enormemente nel mio viaggio, mi ha salvato con la sua magia e protetto. Io le sono eternamente debitore, dubito che sarei anche soltanto qui senza di lei".
A quel punto, la donna catturó gli sguardi ammirati e di rispetto di tutti colore che si trovavano ad assistere a quella scena.
"Esatto, sire. Io sono la sorella di Tarquilta, mi chiamo Barlinda e sono venuta qui per ristabilire l'equilibrio che mia sorella e le sue accolite, le cinque streghe che avevano preso in ostaggio Clorilda, avevano spezzato. Ella ha permesso che bugie, inganni e malignità si propagassero nel mondo. E voi stessi questa sera siete caduti vittima di un inganno. Difatti, sire, voi non dovete niente a quella donna, e neppure a sua figlia. Quella che prima vi ha parlato con tanta sfacciataggine non è, infatti, la creatura che mia sorella portava in grembo al tempo. È nata dopo, ed essa non è stata promessa proprio a nessuno. Hanno tentato di ingannarvi per prendere il potere del regno, ma io non potevo permetterlo."
La giovane che a parole era stata "promessa" venne subito presa dalle guardie e portata nelle prigioni, e poco tempo dopo le altre streghe sarebbero state uccise.
Ora che tutto era stato finalmente chiarito, Clorilda e Arialdo si abbracciarono forte, di nuovo felici.
"Bene", disse il re, "finalmente ora possiamo dire con serenità che mio figlio sposerà questa giovane e che saranno felici insieme. Ora basta con i discorsi tristi, che i balli ricomincino, che il vino scorra a fiumi!"
La festa ricominciò, con ancora più gioia di prima, e tutti continuarono a ballare fino al mattino, quando le prime luci dell'alba si affacciarono sul regno.
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👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Happy End 🎄🎄🎉🎉🎉🎉. -
La Fee Verte+2 .
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Ahahahaha, grazie Rada 
❤️. -
+3 .
👏👏👏👏👏 brava La Fee, bravi tutti 🥰 e buone festeeee 🎊🎊🥂 al Regno dei nostri eroi fantastici e a noi forumini!
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