ACQUAMARINA

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    ACQUAMARINA
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    Virtù, Chakra

    •Perseveranza

    •5° Chakra



    ACQUAMARINA

    L’acquamarina, letteralmente “pietra del mare”, deriva dalle parole latine “aqua” (acqua) e “marinus” (appartenente al mare).

    E’ una varietà di berillio (dal greco antico “beryllos”: gemma verde-blu), spesso denominata anche “madre delle gemme” per le sue varietà di gemme pregiate, utilizzata in cristalloterapia per armonizzare il quinto chakra.

    Il colore dell'Acquamarina è dato dalla presenza di tracce di ferro, che in base alla quantità di concentrazione dà luogo a una meravigliosa gamma di delicate tonalità pastello fino al blu più profondo, talora con sfumature di tonalità verde.

    Essa lavorerebbe molto sui sentimenti, pertanto, se indossata all’altezza del cuore, sarebbe utile per ridurre la rabbia e amplificare l’empatia e la compassione.

    Se, invece, si ha necessità di una svolta nel campo della comunicazione, sarebbe consigliabile tenerla a contatto con la gola.

    Essendo una pietra dalla colorazione molto chiara, sarebbe adatta anche per armonizzare il settimo chakra, promuovendo il contatto con il Divino.

    L’elemento ad essa collegato è quello dell‘acqua e, proprio per tale ragione, viene associata alle emozioni, alla femminilità, alla guarigione, alla riconciliazione, ai sogni, alla sensitività, alla pace e al sonno.

    L’acquamarina è un silicato, appartenente alla famiglia dei Berilli, dotata di un sistema cristallino esagonale.

    Il suo processo litogenetico è quello primario.

    Potete distinguere le varietà di acquamarina l’una dall’altra per il colore azzurro più o meno intenso e la possibile presenza di sfumature verdi. Tali variazioni cromatiche dipendono in particolar modo dal luogo di estrazione.



    Le principali sono:

    - Acquamarina Santa Maria: viene estratta a Santa Maria de Itabira, in Brasile. Questa varietà è piuttosto rara e si distingue per un azzurro molto intenso.

    - Acquamarina Sao Domingos: viene estratta a Santo Domingo, il suo blu è pastello e fu scoperta casualmente in una fattoria omonima

    - Acquamarina Santa Teresa: è un turchese molto brillante, proveniente anch’essa dal Brasile.

    - Acquamarina Boca-Rica: anche questa varietà prende il nome dal giacimento brasiliano, dove si estraggono gemme con tonalità esotiche che ricordano la schiuma del mare. La sua particolarità è quella di mostrare sfumature sul tono del verde.

    - Acquamarina Pedra Azul: è famosa per il suo blu scuro intenso e sconvolgente e proviene anche lei dal Brasile.

    - Acquamarina occhio di gatto: molto rara, ha l’effetto “occhio di gatto” per via delle inclusioni aghiformi e parallele che vanno a riflettere la luce.

    Le varietà di acquamarina più belle, quindi, si trovano in Brasile, ove si trovano i giacimenti dove vengono estratte le pietre con una maggior caratura.

    Tuttavia, la pietra viene estratta anche in Birmania, Messico, India, Kenya, Nigeria, Madagascar, Mozambico, Zambia, Afghanistan, Irlanda, Australia, Stati Uniti, Australia e Russia.

    Essa è rinvenibile nelle venature di Pegmatiti, nelle rocce metamorfe e sotto forma di deposito minerale nei sedimenti fluviali.

    Prima della scoperta dei giacimenti africani, gli esemplari più preziosi di Acquamarina si estraevano intorno al 1830 nelle zone brasiliane di Minas Gerais e nei monti Urali.

    L’acquamarina ha un discreto valore economico: costa molto meno grezza, la quale è perfetta da utilizzare in cristalloterapia.

    Una leggenda tra le più famose, o meglio, una credenza popolare, è quella che riguarda il dio del mare, Poseidone (Nettuno per gli antichi romani).

    Era usanza, infatti, che i marinai lanciassero amuleti di Acquamarina in mare durante le tempeste per rabbonirsi il dio del mare e per evitare che la sua irritabilità provocasse terremoti e naufragi.

    Pare che i marinai fossero soliti lanciare in mare gli amuleti anche per prevenire le ire di Poseidone.

    Essa, infatti, avrebbe protetto anche dall’annegamento e avrebbe reso la pesca più fruttuosa.

    Il nome deriva comunque dal rinascimento.

    Prima di questo periodo, era conosciuta semplicemente come berillio blu.

    Sembra, inoltre, che durante gli anni rinascimentali, il regalo migliore per una sposa, nel giorno del matrimonio, fosse un gioiello in acquamarina, perché sarebbe stato il simbolo dell’amore felice e avrebbe aiutato la sposa a distinguere il vero dal falso.

    Veniva considerata anche la pietra dell’eterna giovinezza.



    L’ACQUAMARINA, LA CRISTALLOTERAPIA E I BENEFICI SUL QUINTO CHAKRA


    In cristalloterapia, l’acquamarina spesso viene utilizzata per combattere la ritenzione dei liquidi, i problemi di vie respiratorie e polmoni.

    In linea generale, migliorerebbe la respirazione e aiuterebbe ad alleviare i sintomi tipici delle allergie, in quanto riuscirebbe ad attenuare l’eccessiva reattività del sistema immunitario.

    Indossandola, sarebbe possibile ottenere un più rapido recupero dalle malattie.

    Sarebbe la pietra perfetta per tutti coloro che non si lasciano abbattere dal primo problema che si incontra sul proprio cammino.

    Allo stesso tempo, andrebbe indossata nel caso in cui ci si lasci prendere un po’ troppo dallo sconforto e si voglia trovare la tenacia per combattere meglio i problemi.

    Sarebbe la pietra rivolta a tutti coloro che sono in cerca del contatto con il QUI e ORA e che vogliono iniziare a sfruttare pienamente e consapevolmente il tempo a disposizione sulla terra.

    Sarebbe la pietra che meglio in assoluto rappresenterebbe le persone tenaci, grintose e che amano affrontare i problemi senza sfuggirli.

    Risulterebbe essere molto valida per coloro che sono vittime di paure, più o meno razionali.

    Aiuterebbe a superare vari tipi di traumi emotivi, fisici e spirituali.

    Equilibrerebbe a livello ormonale, soprattutto per quanto riguarda la crescita.

    È associata alla ghiandola del timo, l’ipofisi e la tiroide.

    Viene utilizzata anche per contrastare le infezioni, i problemi di denti, gengive e infiammazioni cutanee.

    Sarebbe perfetta nel caso in cui si vogliano superare rabbia, stress e problemi del passato.

    Essa insegnerebbe a guardare al futuro con una positività superiore.

    Sarebbe una pietra profondamente positiva ed un valido aiuto nel caso in cui si cerchi di superare un dolore che coinvolga dal punto di vista emotivo.

    Essendo una pietra legata all’acqua, aiuterebbe a gestire le emozioni, i sentimenti contrastanti e il dolore nato dalle perdite.

    Se indossata regolarmente, sarebbe in grado di far acquisire una maggiore fiducia nelle proprie doti, risolvendo così alcune paure del passato, superando quello stato di timidezza che spesso avrebbe frenato nella ricerca del perseguimento dei propri obbiettivi.

    Stimolerebbe ad abbandonare le creazioni mentali che ormai non ci appartengono più, a cessare nella critica del prossimo, alla riflessione, all’empatia, ad annullare l’uso sbagliato della parola, la quale se utilizzata in modo errato porta all’avvelenamento di mente e corpo.

    Aiuterebbe, conseguentemente, a esprimersi senza paura, palesando le proprie verità senza condannare quelle altrui e donerebbe disciplina.

    Essa sarebbe in grado di fornire equilibrio più della maggior parte delle pietre a livello spirituale, mentale, fisico ma anche sentimentale.

    Promuoverebbe il viaggio introspettivo.

    Stimolerebbe, se indossata, ad abbandonare i propri schemi fissi, siano essi incentrati sul ruolo della vittima o dell’aggressore.

    Incentiverebbe ad abbandonare i ruoli obsoleti, migliorando la relazione con se stessi e gli altri.

    Le proprietà dell’acquamarina sarebbero particolarmente rivolte al lato spirituale e, per tale ragione, è stata considerata a lungo il cristallo per eccellenza di guaritori, mistici, sciamani e profeti.



    Riassumendo, l’acquamarina:

    Renderebbe più sincera e genuina la comunicazione con il Sé interiore e il Divino.
    Favorirebbe la crescita interiore e l’introspezione.
    Donerebbe purezza.
    Se indossata costantemente, esalterebbe il proprio lato sensibile verso se stessi e il prossimo.
    Aiuterebbe a essere più tolleranti.
    Sintonizzerebbe il proprio spirito con quello della natura e di tutti gli esseri viventi.
    Secondo la tradizione popolare, guardando intensamente un’acquamarina durante le notti di luna crescente (quando il magnetismo è più forte sugli ossidi di ferro), sarebbe possibile prevedere gli eventi futuri. Così come l’acqua del mare riflette il cielo e i suoi misteri, l’acquamarina rifletterebbe la propria anima consentendo di esplorarne i misteri e le ombre.
    Se tenuta in prossimità del cuore, la pietra sarebbe utile per superare le paure e promuovere l’amore e l’altruismo.
    Se tenuta vicino al chakra della gola, agevolerebbe l’espressività e la comunicazione, soprattutto qualora si debba esprimere un’idea importante davanti a un pubblico.
    Sarebbe, inoltre, il regalo perfetto per un bambino quando inizia a imparare a nuotare.

    www.shani.online/it/blog/2019-06/acquamarina

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