OCCHIO DI TIGRE

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    OCCHIO DI TIGRE
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    Virtù, Chakra e Zodiaco

    •Protezione

    •3° Chakra

    •Leone



    OCCHIO DI TIGRE


    L’Occhio di tigre appartiene alla famiglia dei quarzi, ma non è una pietra vulcanica, bensì nasce nelle viscere di Madre Terra.

    È un ossido di silicio e ferro (SiO2 + FeOOH), originario del Sud Africa, ma è possibile trovarlo in alcuni giacimenti anche in Australia, Stati Uniti, India, Brasile e Birmania.

    È una pietra dal sistema cristallino trigonale.

    I suoi colori (dal giallo bruno al marrone) e i suoi riflessi (dorati e bronzati) l’hanno resa nota anche come “Pietra della divinazione”.

    In particolare, è una varietà di Quarzo con striature dovute a inclusioni aghiformi e parallele di “Crocidolite”, responsabili del particolare effetto ottico detto “gatteggiamento“, il quale dà l’impressione di osservare la pupilla dell’occhio di un felino (caratteristica che le ha fatto attribuire il nome).

    Per la sua particolare bellezza, viene ampiamente utilizzata anche per la creazione di gioielli.

    In cristalloterapia, invece, viene spesso impiegata per armonizzare i centri energetici unitamente ad altri minerali.

    Sarebbe d’aiuto a quelle persone che avrebbero necessità di “smussare” un po’ gli angoli del proprio carattere.

    Le persone che conducono questo stile di vita rigido tenderebbero a vivere con semplicità, ma talvolta si dimenticherebbero dei bisogni degli altri.

    L’Occhio di tigre agirebbe donando equilibrio, facendo in modo che si impari a non farsi carico di pesi inutili, ma rimanendo sempre disposti ad aiutare le persone nel momento del bisogno.

    E’ una pietra legata all’Elemento Fuoco, tipicamente legato all’Energia Maschile e, pertanto agirebbe sulla sfera dell’energia e della forza attiva, infondendo coraggio, forza di volontà e determinazione.

    Sempre per questa sua caratteristica, viene considerata una pietra protettrice e portafortuna, e forse, proprio per il suo colore che ricorda l’oro, viene ritenuta una pietra in grado di donare abbondanza in ogni sfera della vita.

    Secondo la tradizione, infatti, l’Occhio di tigre aiuterebbe, inoltre, a non rimanere mai senza denaro.

    Secondo alcune leggende Medievali, l’Occhio di tigre sarebbe in grado di proteggere il suo proprietario dai sortilegi, dai demoni e dagli spiriti maligni e sarebbe stato utilizzato anche per attrarre ricchezza.

    I suoi riflessi sono simili, come abbiamo detto, a quelli di un occhio e, per tale ragione, vi è la diffusa convinzione che agirebbe come protettore nei confronti di questo organo.

    In India, molti secoli fa, questa pietra veniva donata dalla madre al proprio figlio, per aiutarlo a superare tutti i rischi e i problemi giornalieri.

    I soldati Romani portavano in battaglia un Occhio di tigre sul quale erano scolpiti simboli portafortuna.

    Tradizionalmente viene usato come amuleto contro le energie negative ed è noto per le sue capacità di indurre al coraggio, alla fiducia in sè stessi ed alla forza di volontà.



    L’OCCHIO DI TIGRE, LA CRISTALLOTERAPIA E I BENEFICI SUL TERZO CHAKRA


    L'Occhio di tigre aiuterebbe a essere più attivi, sia mentalmente che fisicamente, e la sua azione principale sarebbe a livello dei “chakra” inferiori, andando soprattutto a influire sul “chakra di base”, sul “chakra sacrale” e sul “chakra del plesso solare”, dove la sua energia avrebbe un effetto molto potente. La vibrazione della “volontà”, che è l’energia predominante nel “chakra del plesso solare”.

    Se utilizzato in cristalloterapia, l’Occhio di tigre sarebbe utile per infondere coraggio, denaro, autostima e protezione.

    Essendo considerato un minerale grande amplificatore di energia, come nella maggior parte dei casi di cristalli di quarzo, si ritiene che sia in grado di aumentare a sua volta l’energia di tutti i cristalli con cui viene utilizzato.

    Indossando costantemente l’Occhio di tigre, si allevierebbero gli stati di panico e di ansia.

    Sarebbe perfetta, quindi, per quelle persone che cadono in fretta vittime del nervosismo, non riuscendo più a vedere le cose con la giusta lucidità e il giusto distacco.

    La pietra sarebbe in grado di donare chiarezza mentale, aiutando a decidere con maggior sicurezza e determinazione la strada da intraprendere; infondere sicurezza e forza a coloro che la indossano; far assumere le proprie responsabilità a chi la indossa, poiché si allineerebbe perfettamente con l’energia del “terzo chakra”; stimolare il senso di stabilità e praticità, aiutando a diventare più reattivi qualora l’occasione lo richieda.

    Stimolerebbe l’azione e aiuterebbe a prendere decisioni con discernimento e comprensione, oltre che con una grande chiarezza mentale.

    L’Occhio di Tigre aiuterebbe a superare i momenti di difficoltà, a non perdere la fiducia in se stessi e ad aumentare l’autostima e l’ottimismo.

    Permetterebbe di difendersi da situazioni opprimenti e da persone che tendono a controllare ed invadere lo spazio degli altri.

    Sarebbe, infine, chiamata anche “Pietra del giudizio” e per tale ragione è ritenuta utile per trovare la strada giusta, perchè permetterebbe di fare chiarezza nelle proprie idee e di gestire le situazioni più critiche con saggezza e senza esitazioni.

    Esalterebbe lo spirito d’iniziativa e sarebbe particolarmente indicata per le persone dispersive, incoerenti e incapaci di tradurre la volontà in azione.

    Il movimento particolare della luce che riflette attraverso l’Occhio di tigre avrebbe sempre reso questa pietra un ottimo strumento per divinazione in quanto indurrebbe a una profonda introspezione.

    Dal punto di vista fisico, si ritiene che l’Occhio di tigre sia anche in grado di alleviare il dolore. Equilibrando il flusso energetico, donerebbe al corpo un senso di rilassamento che riuscirebbe a distendere i nervi.

    Sarebbe particolarmente utile soprattutto in caso di mal di testa, ma porterebbe benefici anche al fegato, allo stomaco, all’intestino, al pancreas e alla milza.

    Verrebbe anche utilizzato per alleviare i sintomi dei problemi che colpiscono l’apparato respiratorio, quali asma, bronchite e raffreddore.

    Tanto si sente parlare della “Kundalini”, il serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale, l’Energia Divina assopita su Muladhara (il primo chakra).

    Secondo alcuni, l’Occhio di tigre favorirebbe il risveglio di questa energia o, piuttosto, sarebbe in grado di supportare un processo lungo anni di introspezione e crescita personale.

    L’Energia Divina, salendo lungo “Sushumna” (il canale energetico principale del corpo, che corrisponde fisicamente alla spina dorsale), porterebbe all’illuminazione.

    Se si desidera utilizzare l’Occhio di tigre per questo scopo, sarebbe utile combinare con esso il “Serpentino”, che a sua volta sarebbe in grado di facilitare il processo di risveglio della “Kundalini”.

    Sarebbe, considerate tutte le sue caratteristiche, una delle migliori pietre per la meditazione, poiché i suoi riflessi dorati vibrerebbero con i “chakra” più alti e aiuterebbero a connettersi con il Divino, provando un senso di amore incondizionato e, inoltre, i desideri non apparirebbero più irraggiungibili, siano essi di natura spirituale o materiale, poiché tale pietra sarebbe in grado di donare abbondanza in ogni sfera della vita.

    L’Occhio di tigre rilascerebbe i propri effetti benefici soprattutto se tenuto a stretto contatto con la pelle.

    Di notte basterebbe tenerlo vicino al proprio letto, purchè rimanga all’interno del proprio campo aureo.

    È bene sottolineare che, per godere pienamente dei suoi benefici, sarebbe sconsigliato farne un uso prolungato (per esempio, se tenuto a contatto con la pelle per una settimana, per lo stesso arco di tempo sarebbe bene non utilizzarlo).

    Durante la meditazione, sarebbe consigliabile tenere un esemplare di Occhio di tigre, possibilmente grezzo, vicino, poiché il suo flusso energetico sarebbe in grado di favorire la concentrazione e l’incontro con se stessi più profondamente.

    Sarebbe una pietra eccellente per la meditazione, proprio grazie alla sua luce: il raggio dorato sarebbe, infatti, la vibrazione collegata a uno stato di compassione, grazia e amore incondizionato.

    Questa caratteristica si ritiene essere particolarmente indicata soprattutto alle persone che vogliono aiutare gli altri.

    Infine, si dice che tenere un piccolo occhio di tigre nel portafogli aumenti la ricchezza materiale e aiuti a non rimanere mai senza denaro.

    Per quanto riguarda la pulizia, la ricarica e la purificazione, trattandosi di una pietra ricca di ferro, sarebbe sconsigliato tenerla troppo a contatto con l’acqua: un lavaggio veloce e un’asciugatura altrettanto rapida, ma accurata, sarebbero più che sufficienti.

    Infine, sarebbe una valida alternativa (oltre a quella classica del “trattamento Reiki”) lasciarla sotto sale grosso per una o tre notti, o anche lasciarla a contatto con la Terra, affinché scarichi tutte le vibrazioni accumulate.

    Va in ogni caso precisato, che i reali effetti e benefici di ciascuna pietra sono sempre strettamente personali e quindi verificabili soltanto con l’utilizzo diretto in meditazione, in ambienti (casa, lavoro, ecc.) oppure indossati come gioielli o portati a contatto diretto con la pelle.

    In ogni caso, nessuna pietra lavorerà al nostro posto e senza la volontà di cambiamento o guarigione, si resterà sempre nella medesima condizione

    www.shani.online/it/blog/2019-06/occhio-di-tigre

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