RUBINO ZOISITE

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    RUBINO ZOISITE


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    Virtù e Chakra

    •Azione

    •2° Chakra



    RUBINO ZOISITE



    Il Rubino Zoisite, noto anche come “Anyolite”, si origina dalla combinazione naturale del rubino e dei cristalli di zoisite in un solo e unico esemplare, è un “sorosilicato” di calcio e alluminio e la sua cristallizzazione ha sistema rombico.

    Appartiene alla famiglia degli “Zoisiti”.

    Lo zoisite, minerale che compone anche la “Tanzanite”, è caratterizzato da una colorazione che tende a sfumature verso il verde ed il nero, a differenza del rubino che presenta, invece, riflessi rosa e rossi. La pietra zoisite verde ha inclusioni nere di orneblenda e ampie inclusioni, soprattutto opache, di rubino. Esemplari di rubino zoisite variano di colore a seconda della quantità di rubino presente. La maggior parte è composta da tre colori—verde, nero e rosso. A causa delle massicce intrusioni le pietre di rubino-zoisite sono opache.

    In natura, si trova come massa grezza, formatasi grazie alla metamorfosi della magmatite basica. Il colore verde è dato sia dalla presenza di cromo che di vanadio. Il nome deriva da colui che la identificò per la prima volta, Sigmund Zois, mineralogista sloveno.

    Il barone Zois però, la trovò per la prima volta in Austria, a Kaernten nel XVIII secolo. Anche se è difficile, la zoisite si può trovare in natura con delle bellissime inclusioni di rubino.

    Nel 1954, fu scoperto per la prima volta in Tanzania, ove è possibile rinvenirlo più facilmente, e il nome “Anyolite”, con il quale abbiamo detto che spesso viene definito, deriva proprio dalla parola che nella lingua dei Masai significa "verde".

    Solitamente, viene tagliato in cabochon o, in alternativa, scolpito in forme decorative che comprendono forme di animali.

    Presenta una durezza da 6.5 a 7 sulla “scala di Mohs” ed è quindi di durezza moderata.

    Essendo una pietra poco diffusa, meno conosciuta e relativamente nuova, il rubino-zoisite non ha storia per quanto riguarda la mitologia, le virtù ispirate, lo zodiaco o le relazioni esistenti tra i pianeti ed il genere umano.

    Per quanto riguarda la cristalloterapia, la varietà di questa pietra contenente rubino opererebbe sul secondo chakra, mentre il tipo privo di rubino agirebbe sul primo chakra.



    IL RUBINO ZOISITE, LA CRISTALLOTERAPIA E I BENEFICI SUL SECONDO CHAKRA


    Il rubino zoisite permetterebbe alla potenza della luce di ancorarsi alle energie della materia, pur mantenendo le sue caratteristiche di potere realizzatore.

    Aiuterebbe ad emanciparsi dai condizionamenti e dalle influenze esterne, mettendo il soggetto che lo utilizza nella condizione di realizzare le proprie ispirazioni ed i propri sogni.

    Spingerebbe gli individui a rivalutare l’importanza del proprio potere personale, abbandonando l’abitudine di cederlo e, nel contempo, stimolerebbe il forte desiderio di portare a termine ciò che viene intrapreso.

    Sarebbe in grado di fare riemergere le emozioni dolorose represse, con lo scopo di rielaborarle, affrontarle, riviverle, rivederle ed attraversarle completamente fino a liberarsene.

    Stimolerebbe la capacità e la forza di opporsi e di dire un “no”, tutte le volte che la situazione lo richiede e, nel contempo, agevolerebbe l’assenso e il dire facilmente un “sì”, in tutte quelle situazioni in cui si desideri di farlo ma non si avrebbe il coraggio.

    Sarebbe decisamente indicata per aiutare ad uscire da condizionamenti mentali, quali dipendenze di ogni genere o imposizioni dettate da confusione o paure psicologiche.

    Sarebbe una valida alleata nell'affermare se stessi e nella prosecuzione in progetti sani.

    Aiuterebbe nel far ritrovare la propria indole e nel favorire speranze e obiettivi positivi, il tutto se ovviamente accompagnato dalla volontà personale e dall’impegno.

    A livello mentale, potrebbe essere una pietra molto utile per coloro che si trovano ad affrontare un periodo difficile a causa di una malattia, aiutando a superarla e a non cadere nella tentazione di lasciarsi abbattere ma, piuttosto, spronerebbe a lottare per superarla.

    Più in generale, lo stesso discorso varrebbe per tutte le situazioni di disagio.

    Aiuterebbe a elevarsi e a uscire da quelle situazioni che impedirebbero di esprimere il proprio pieno potenziale, senza subire i condizionamenti degli altri in una scelta o nel prendere una determinata decisione.

    In questo modo, agevolerebbe nel comprendere a pieno i propri desideri, le proprie idee e convinzioni e le proprie aspirazioni.

    Sarebbe fondamentale per far apprendere ad utilizzare la propria energia al fine di “costruire” piuttosto che “distruggere”.

    Indossate la zoisite se siete in una fase di superamento della malattia, vi supporta a livello mentale.

    Buona abitudine utilizzarla anche se state cercando di cambiare strada a livello lavorativo, promuove i nuovi progetti, soprattutto quelli personali.

    Se usata in meditazione, favorirebbe la fuoriuscita di emozioni represse.

    Se utilizzata in una seduta di ipnosi, porterebbe il soggetto al compimento della pulizia che desidera effettuare interiormente.

    In cristalloterapia, andrebbe tenuta a stretto contatto con il corpo, o applicata sulla regione da guarire, per un periodo di applicazione prolungato, poiché il rubino zoisite avrebbe un’azione a lento rilascio. Esso andrebbe a stimolare in modo equilibrato la fuoriuscita di sentimenti o ricordi pesanti che richiederebbero pazienza e tempo per la loro corretta rielaborazione e interiorizzazione.

    Dal punto di vista fisico, la zoisite stimolerebbe la potenza sessuale, sia maschile, sia femminile (nella sua varietà contenente il rubino oppure se combinata con un rubino), influirebbe sul corretto funzionamento degli organi connessi a tale sfera.

    Disintossicherebbe e sfiammerebbe i tessuti; stimolerebbe la rigenerazione cellulare e tessuti, soprattutto dopo ferite e escoriazioni; ridurrebbe le infiammazioni e l’acidità e rafforzerebbe il sistema immunitario.

    Nel caso in cui si voglia lavorare sul proprio apparato riproduttivo, magari perché si vorrebbe stimolarlo in vista di un desiderato concepimento oppure perché si sta cercando di superare un problema di salute che lo riguarda, sarebbe consigliabile fare dei trattamenti di cristalloterapia posizionando la pietra sulla zona.

    Sarebbe molto valida per favorire il superamento di degenze lunghe sia per quanto riguarda la salute dal punto di vista fisico sia per situazioni di disagio o malessere più generali.

    Sarebbe consigliabile portarla con sé (in tasca o in un sacchetto in fibra naturale appeso al collo); indossarla come pietra montata in collane, bracciali o ciondoli; dormirci, inserendola nella federa del cuscino.

    Come spiegato in precedenza, sarebbe ottima durante momenti di meditazione e trattamenti Reiki, soprattutto se fatta aderire con un cerotto alla pelle in corrispondenza del 1° o 2° chakra.

    Per la pulizia e la ricarica della pietra, sarebbe consigliabile l’immersione in acqua fredda salata (qualche ora).

    In alternativa, sarebbero sempre consigliati interventi Reiki.

    Validi anche gli interventi con l’utilizzo della fiamma viola o il riposo su una famiglia di ametista o di cristallo di rocca

    www.shani.online/it/blog/2019-06/rubino-zoisite

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