Il bello dell'astrologia karmica e il peggio dell'astrologia scientifica.

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    Aaron tu non fai testo...pur di andare contro la moderazione di Berenice, ti schiereresti con chiunque. Ormai lo abbiamo capito...

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  2. Giuseppe Galeota Al Rami
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    CITAZIONE (*Morgana @ 11/3/2019, 11:31) 
    Aaron tu non fai testo...pur di andare contro la moderazione di Berenice, ti schiereresti con chiunque. Ormai lo abbiamo capito...

    😂😂

    Beh, in questo caso non esiste alcuna ragione, alcun motivo, per contestare i miei interventi.
    Anzi, sento che in mia difesa, proprio per i toni provocatori sollevati da alcune utenti, la moderazione stia facendo ben poco.

    Condivido appieno, invece, la questione della pubblicità: le regole si rispettano. Quindi faccio mea culpa cercando di stare più attento.

    Problema risolto. Ora però siamo troppo of topic e questi riflettori puntati su di me non mi piacciono. Per amore della quiete e della serenità, cambiamo argomento e torniamo a parlare del tema in oggetto.

    Dimentichiamo questa parentesi e procediamo in direzione costruttiva perché veramente non ho tempo per le polemiche inutili. Chi avrà piacere a rispondere, con serenità, può lasciare il suo contributo.

    Ribadisco, che do per scontato che molti utenti preferiscono mischiare le cose, ma ritorno per la terza volta a dire che questo post è rivolto solamente a quelli astrologi che praticano solamente astrologie di tipo mistico e che non amano l'approccio sperimentale. È la moda del momento e sono molto curioso di capire cosa bolle in pentola.

    Detto questo, peace e love a tutti.
     
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    Apro una breve parentesi in OT:

    Volevo solo dire che ho fatto ricerca ed ero in torto sull’uso del termine praticare in riferimento all’astrologia. L’italiano non è la mia lingua madre, quindi a volte fatico a comprendere le sfumature di certi termini.


    Fine OT

    Avanti col sondaggio!
     
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  4. Giuseppe Galeota Al Rami
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    CITAZIONE (MiraAddams @ 11/3/2019, 13:00) 
    Apro una breve parentesi in OT:

    Volevo solo dire che ho fatto ricerca ed ero in torto sull’uso del termine praticare in riferimento all’astrologia. L’italiano non è la mia lingua madre, quindi a volte fatico a comprendere le sfumature di certi termini.


    Fine OT

    Avanti col sondaggio!

    pratica
    /prà·ti·ca/
    sostantivo femminile

    1.
    Attività (più o meno direttamente contrapposta a teoria ) cui corrispondono le facoltà conferite dall'esercizio o dalla consuetudine nell'ambito concreto del rendimento o del comportamento: certe cose si imparano solo con la p.; part., vi corrispondono le acquisizioni relative al tirocinio (ha fatto p. di avvocato nello studio del padre) o all'esperienza diretta (avere p. di uno strumento, di un luogo) o anche a una dote o abilità (lascia fare a me, ho una certa p. di queste cose).

    astrologia
    /a·stro·lo·gì·a/
    sostantivo femminile

    Lo studio degli astri e del loro corso, mediante il quale sin dall'antichità si presume di poter predire il futuro e indicare le caratteristiche di base della personalità, fondandosi sulla credenza di un influsso astrale sulle vicende umane.

    Sì, usare la parola PRATICA in astrologia è corretto. L'astrologia si avvale di strumenti interpretativi da metter in pratica, da valutare, da sperimentare. È lingua italiana.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Astrologia
    4°rigo
     
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    Sì avevo letto...
    però a me suona ancora strano. Come dire un professore di storia pratica la storia.
    Ma mi rendo conto che è un limite mio.
     
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  6. Giuseppe Galeota Al Rami
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    CITAZIONE (MiraAddams @ 11/3/2019, 13:34) 
    Sì avevo letto...
    però a me suona ancora strano. Come dire un professore di storia pratica la storia.
    Ma mi rendo conto che è un limite mio.

    La storia non si pratica ma si praticano gli strumenti di ricerca della storia. Li dove ci sta un impianto di regole da valutare, lì dove c'è da applicare un insegnamento o uno studio, c'è la pratica.

    Un altro esempio. Nella fisica si parla di teorie della realtà; Ma se non ci fosse stata la pratica, mai saremmo pervenuti a stabilire che si può dividere l'atomo. Analogamente, attraverso la pratica dell'astrologia Lisa morpurgo è pervenuta a scoprire che la seconda casa riguarda l'immagine e Ciro discepolo è pervenuto a scoprire che l'undicesima casa è luttuosa quanto l'ottava.

    Però se il termine la disturba, non ci sono assolutamente problemi per nessuno, credo: si tratta di un semplice cavillo che non ha alcuna rilevanza. Un abbraccio.
     
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  7. Giuseppe Galeota Al Rami
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    CITAZIONE (AaronRizlaRiver @ 11/3/2019, 11:08) 
    Premettendo che secondo me ogni dato statistico in a. non ha senso, per l'assenza di causa-effetto, come fai lei, professore, a risolvere l'impasse dell'a. come dottrina rivelata?

    Ciao Aaron. Mi stavo ponendo una serie di quesiti ma poi mi sono ricordato di questo commento. So che usciremmo ancora una volta of topic, ma dato che nessun altro utente vuole contribuire prendo coraggio e oso ugualmente sperando di non osare troppo.

    Perché per lei l'assenza di causa-effetto non le fa dare senso al dato statistico?
    Il dato ha senso indipendentemente dal fatto che siano note o meno le energie in gioco se esistono.

    Infatti, è proprio attraverso l'analisi statistica che noi possiamo dedurre una certa influenza che chiaramente non è dimostrazione certa di un'energia che agisce in maniera meccanica. Ma sappiamo che un effetto c'è almeno. Non possiamo fare una correlazione diretta e univoca tra pianeti ed eventi ma almeno ci rendiamo conto che un effetto c'è e non è dato dalla suggestione.

     
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    QUOTE (Giuseppe Galeota Al Rami @ 15/3/2019, 15:03) 
    QUOTE (AaronRizlaRiver @ 11/3/2019, 11:08) 
    Premettendo che secondo me ogni dato statistico in a. non ha senso, per l'assenza di causa-effetto, come fai lei, professore, a risolvere l'impasse dell'a. come dottrina rivelata?

    Ciao Aaron. Mi stavo ponendo una serie di quesiti ma poi mi sono ricordato di questo commento. So che usciremmo ancora una volta of topic, ma dato che nessun altro utente vuole contribuire prendo coraggio e oso ugualmente sperando di non osare troppo.

    Perché per lei l'assenza di causa-effetto non le fa dare senso al dato statistico?
    Il dato ha senso indipendentemente dal fatto che siano note o meno le energie in gioco se esistono.

    Infatti, è proprio attraverso l'analisi statistica che noi possiamo dedurre una certa influenza che chiaramente non è dimostrazione certa di un'energia che agisce in maniera meccanica. Ma sappiamo che un effetto c'è almeno. Non possiamo fare una correlazione diretta e univoca tra pianeti ed eventi ma almeno ci rendiamo conto che un effetto c'è e non è dato dalla suggestione.

    Eccola, rispondo a seguire...
    Cercheró di rispondere veloce prima che il 3D venga chiuso...
    Premettendo che siamo si due scuole differenti, la statistica può descriverci una tendenza, e.g. l'influenza dei pianeti, ogni osservazione derivata o integrata porta in dt inevitabilmente ad un valore medio grazie ai casi studiati, i casi non studiati, associati, e.g. studio tn, se non rientrano nella categoria aumentano inesorabilmente la deviazione standard, lo scarto quadratico medio e l'errore associato alla dev. standard, e quanti TN non sono mai stati analizzati? E qual é la probabilità che essi abbiano/ abbiano avuto il medesimo aspetto associato alla tale categoria, per affermare che qui la statistica garantisce tendenza e legge universale? E se non, cosa fa dell'a. materia naturale? In natura esiste causa-effetto oppure coincidenza. Si figuri che il tempo é una convenzione.
    Se non puoi fare correlaz. diretta allora non puoi affermare che l'effetto c'è al di fuori della tua mente. 😁
     
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  9. Giuseppe Galeota Al Rami
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    Solo ora mi sono accorto del messaggio. Si presuppone che la statistica si riferisca a un campione che è significativo della popolazione in oggetto. A tale scopo si adotta un livello di fiducia accordato dagli studiosi stessi (1- 5%)
    Non occorre replicare la statistica all'infinito.
    In questo caso non è necessario studiare tutti i temi del mondo: si prende un campione vastissimo: "i maggiori campioni sportivi". Si pende un gruppo di controllo per il confronto.
    Il test del ChiQuadro fa il resto circa il valore atteso e il valore effettivo riscontrato.
    Se replicando il test i risultati sono gli stessi, già questo riduce l'effetto del caso. Se in due campioni diversi, molto ampi, i risultati sono gli stessi, a che serve replicare ancora la tatistica? A che serve conoscere i temi di nascita?
    Chiedo scusa ma non capisco le sue abbreviazioni.
     
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    Tutte le mie abbrev. qui possono essere facilmente googolate. É sbagliato fare statistica senza conoscere analisi matematica, si inciampa facilmente nel dubbio servito con certezza.
    http://www.cosenascoste.com/forum/topic/49...e-astrologiche/
    Qui qualcun'altro spiega l'inutilità della statistica se non si conosce la causa.
    QUOTE
    In realtà questa statistica basata su 167 soggetti sarebbe già sbagliata in partenza, perché le variazioni che si possono trovare per caso, sono superiori a quelle che potrebbero dipendere da un reale influsso astrologico.

    Il campione sarà sempre troppo piccolo visto la totalità delle persone mai vissute.
    Come sempre, noi ricordiamo che qualsiasi correlazione di frequenza statistica non indica necessariamente e sufficientemente qualsiasi causalità.
    A mio avviso, questi studi ricordano molto il mito delle Danaidi.
     
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  11. Giuseppe Galeota Al Rami
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    Storco il naso perché ritengo i commenti di quel link davvero poco attendibili. Mi è bastato leggere il nome di chi ha scritto il post che nemmeno vado a leggerlo per approfondire. Anzi! Siccome la mia esperienza con certe persone è segnata da gravissimi episodi di violenza subìta, cambiamo immediatamente discorso perché ci sta do mezzo la mia salute. E con la salute non si scherza. Relativamente alle abbreviazioni, così come lei risparmia tempo abbreviando, allo stesso modo non lo risparmia a me che mi costringe di andare a fare le ricerche su internet. Ma non fa nulla va bene così.
    Per il resto, se volesse spiegarmi il suo punto di vista senza citare in causa certi siti e certe persone, mi farebbe un grande piacere.

    Per quanto riguarda il discorso di cui sopra, e cioè delle gravi situazioni che hanno compromesso la mia salute, Gradirei che questo tasto non fosse toccatoper chiedermi chiarimenti.

    A parte ciò, Come ho detto prima il calcolo delle probabilità implica il fatto di dare un certo livello di fiducia ai risultati proprio perché come dice lei è impossibile applicare una statistica a tutto il genere umano. Ci deve essere un campione rappresentativo e ci deve essere un livello di fiducia accordato scientificamente da tutti quanti. Noi possiamo stabilire Quanto può c'entrare il caso in una determinata correlazione. Quindi, sebbene noi non abbiamo una certezza assoluta in termini scientifici, Abbiamo comunque un livello di fiducia che se applicato dalla comunità scientifica vuol dire che comunque ha un senso.

    Quando si vuole dare fiducia a una statistica, generalmente si procede attraverso una nuova statistica che possa confermare o meno quella precedente. Praticamente si replica l'esperimento. Ora, se esistesse casualità Nella corrispondenza tra Marte e la professione marziale, Allora significherebbe che a ogni replica otterremo diverse deviazioni standard, con diversi risultati che sommati tra loro possono dar luogo a una gaussiana platicurtica.

    Ma se invece a ogni replica i risultati sono gli stessi, vuol dire che non abbiamo bisogno di replicare una statistica all'infinito. Altrimenti, lo stesso principio dovremmo applicarlo a tutte le statistiche del mondo, comprese quelle dell'istat in cui ci parlano delle tendenze degli italiani per esempio.

    Quindi, con tutta onestà noi se abbiamo per esempio 3 repliche con gli stessi identici risultati, quando andremo a fare la media di tutti i risultati, essi saranno in linea con i risultati ottenuti da ciascuna statistica. Perciò il risultato non sarà mai una platicurtica se esiste una legge causalistica, ma sarà una normocurtica.

    Non sono laureato in statistica, ma a psicologia questi rudimenti almeno me li hanno insegnati...

    Edited by Giuseppe Galeota Al Rami - 25/3/2019, 17:40
     
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    Professore, mi scusi parecchio, ho quasi scelto un link a caso.
    Cercherò di raffinare meglio i miei argomenti per riprendere in futuro questo nostro discorso. Cordialmente.
     
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  13. Giuseppe Galeota Al Rami
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    Tra l'altro quel post non dice nulla di nuovo e già lo conoscevo: la frequenza non è sinonimo di significatività statistica a meno che il campione raccolto non sia numericamente significativo. Sono cose ovvie, risapute, elementari. Sappiamo bene che per stabilire che lanciando un dado verrà fuori un numero qualsiasi con le stesse probabailità che possa uscire qualsiasi altro numero, dobbiamo compiere almeno 33.000 lanci. Ma come dicevo prima, le statistiche in astrologia si riferiscono a milioni di casi e non a 150 o 300 o 1000...

    Esiste una soglia numerica entro cui noi possiamo accertare che il caso non c'entra più nulla entro certi margini probabilistici. Bisogna fare il ragionamento opposto: quanto può c'entrare il caso analizzando un campione costituito da un milione di soggetti? Se la scienza accorda questo valore vuol dire che è lecito accettarlo; altrimenti finiremmo per far della statistica un mero esercizio di svago.

    Inoltre, come dicevo prima, se replichiamo le statistiche sempre usando un campione numericamente significativo, possiamo mettere a confronto le diverse deviazioni standard. Se lo scarto quadratico medio varia molto tra un campione e l'altro allora è chiaro che l'effetto del caso gioca un ruolo significativo nella statistica e che le frequenze riscontrate non sono dimsotrazione di una correlazione significativa tra professione e la poisizione di Marte.

    E la questione numerica è risolta. Solo non comprendo cosa intende quando dice che è rilevante anche la variabile "tempo" in questo genere di statistiche.
    Nell'arco di 40 anni è stata condotta una statistica sulla mortalità in Svizzera (ne sto scrivendo sul mio libro). I risultati sono valutati su oltre due milioni di casi. Ilcampionamento è impeccabile e non vi sono errori metodologici. Ora, la causa di certi esiti è stata attribuita a fattori psicologici. In questo caso i fattori psicologici vanno valutati anche nella dimensione tempo per verificare se è vero che il comportamento è indotto dai tempi o fa parte dell'animo umano a prescindere da ciò.

    Ma nel caso della statistica sulla correlazione tra Marte e l' essere un campione sportivo che c'entra il tempo? Cioè, anche asserendo che 300 anni fa non vi era correlazione, questo non dimostra che non vi è un effetto astrologico, ma solo che Marte evidentemente si esprimeva attraverso altre strade. Lo sport, 300 anni fa, non coinvolgeva milioni di persone come oggi; per cui la variabile tempo la escludiamo in partenza.

    anche se oggi si pratica più sport che in passato, non possiamo dire che gli esiti dipendono da una variabile culturalelegata aio tempi moderni che spinge i ragazzi a fare più sport e quindi a trovare una correlazione con Marte. Errato! Infatti se così fosse troveremmo corelazione anche con pianeti diversi da Marte. E così non è.
    L'ipotesi da dimostrare non è solo se Marte compare nei temi dei campioni sportivi, ma anche se compare con la stessa frequenza qualsiasi altro pianeta.
     
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    Lo sport si pratica da tempi biblici, ma credo non sia un mistero.

    Cmq io vado in palestra, nella mia palestra ci sono due istruttori...i nostri Marte sono congiunti e, con uno dei due, il mio è al grado spaccato.
     
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  15. Giuseppe Galeota Al Rami
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    Molto simpatica questa cosa :lol:
    Mettiamoci anche la variabile "istruttori e istruttrici fighi" per incentivare la pratica hahahahahaaha
     
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87 replies since 10/3/2019, 20:02   8916 views
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