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SosandraStelle.
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La nave solca il mare profondo e blu come uno smeraldo.
Incanta la principessa in cerca del suo vero Amore perduto tra i flutti dell'Oceano
Potrà ella ritrovare ciò che si è accasciato nel fondo della sua Anima inerme e senza forze?
Potrà ella tornare allo splendido mondo che dovette lasciare anni addietro?
Capirà ella che quel tesoro rinchiuso nello scrigno prezioso non va cercato nel Mondo, ma all'interno di Se?
Finchè la Principessa non capirà questo, non potrà andare avanti, non potrà tornare a quello stato di Grazia che solo può farle ritrovare il Sorriso.
Andava fluttuando sulle onde del mare in cerca della parte perduta di Se
Capire che tutto si era condensato in quell'attimo in cui aveva avvistato quel Vascello, il quale veloce solcava il mare cristallino; questo solo doveva essere la chiave di volta della sua perenne ricerca.
E invece si era persa e ora che la direzione era smarrita non sapeva dove poter dirigere la sua Anima.
Piano piano la sua consistenza si stava assottigliando. Era ormai l'ombra di se stessa.
Per secoli aveva vagato senza meta, cercando e ricercando vagava da un luogo all'altro; lei eternamente bambina, in quell'infanzia perenne che tanto aveva amato.
Non ricordava più niente , poteva solo assaporare la sensazione, triste e sconsolata, di aver posseduto qualcosa di grande all'interno di Se.
Nonostante protendesse le sue esili mani per carpire quel ricordo; esso, però, sfuggiva sospinto dal forte vento della Vita.
Eppur, nonostante tutto, mai si arrendeva.
Anche quando la tempesta infuriava, l'Oceano creava quei gorghi indicibilmente profondi e pronti ad inghiottirla, lei si innalzava al di sopra delle nuvole nere come la pece e ritrovava quel piccolo angolo di cielo azzurro.
Lì, al di sopra della tempesta, il cielo era cristallino.
Aveva imparato, dopo tanto tempo, a non rimanere in balia di quelle onde, di quel vento sferzante.
Lì, al di sopra di tutto, trovava la sua Pace, il giusto ristoro; aspettando che quei nuvoloni si diradassero.
Era bello poter contemplare la tempesta da lassù, cullata da una dolce brezza.
E poi le conosceva il segreto: li dimoravano gli dei invisibili.
Un giardino colmo di delizie era la dimora di quegli dei e lei aveva acquisito la possibilità di riposare in quel meraviglioso angolo aspettando che la tempesta passasse.
Tutte le creature alate che sorvolavano il mare in quei giorni si rifugiavano in quel meraviglioso Paradiso
Alle volte, anche quando la tempesta passava, lei indugiava in quel giardino; si diceva: "Ancora un pò; posso riprendere la ricerca più tardi, posso attendere"
Ma la voce degli dei in quel momento tuonava ed ella veniva spronata a riprendere il cammino, la ricerca.
Solo allora si ridestava da quel meraviglioso sogno e ripartiva carica di grandi aspettative.
Andava avanti indomita con coraggio e abnegazione.
Una ricerca che, forse, sarebbe durata ancora per lo spazio infinito di un'eternità.
Sosandra.