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.Si, infatti, io parto sempre dal presupposto che dire non avevo scelta, implica sempre e soltanto una situazione di comodo, perchè non si vuole affrontare qualcosa di difficile che ti pone davanti ad una vita diversa ma dura.
E' troppo facile dire, mio padre delinquente io rimango delinquente, non ho alternative!!!
Quanto di più sbagliato, si ha sempre e cmq un'alternativa, basta cercarla.
Quindi non credo assolutamente che il male a titolo gratuito sia fatto inconsciamente, ma viene fatto deliberatamente per il gusto di farlo, ho sofferto io e devi provare pure tu.
E questo non lo sto dicendo basandomi su un ragionamento astratto, ma su uno logico e basato sulla mia personale esperienza di vita, come capita a tutti di trovare sia la persona "buona" che quella "malvagia" ed io che ho tutta una mia filosofia di vita sviluppata con gli anni e che voglio dormire tranquilla la notte, accetto le scelte altrui senza proferire verbo.
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+1 .CITAZIONEStudio la genetica da un po' e per quanto il dna sia una miniera che dá sempre novitá, si é capito da un po'che non é in grado di determinare da solo chi siamo.
Condivido e penso quanto da te detto Lemon ... solo in questo punto che ho quotato sopra non sono daccordo. Spero di non andare OT con questo ma se il dna non e' in grado di determinare da solo chi siamo, vorrei farti leggere questo estratto che ho trovato in rete e che in una qualche misura contraddice quanto da te detto!
Oggi molti ricercatori ritengono invece che i disturbi psichiatrici nascano in larga misura dalla costituzione genetica delle persone.
In effetti i geni sono le istruzioni per costruire le proteine che controllano il cervello. Ma non è possibile che sia solo una questione genetica: non sempre i gemelli identici, che hanno praticamente lo stesso DNA, sviluppano gli stessi disturbi mentali. Per esempio, se uno dei due diventa schizofrenico, l'altro ha soltanto una probabilità del 50 per cento di soffrire della stessa malattia. In realtà, un gran numero di dati suggerisce che le malattie psichiatriche sono causate da una complessa interazione tra l'ambiente e alcuni specifici geni. Solo di recente però gli scienziati hanno iniziato a capire come l'ambiente influenza il cervello fino a produrre cambiamenti di ordine psicologico.
Grazie a una nuova concezione della malattia mentale, i ricercatori stanno scoprendo che le esperienze vissute nel corso della vita possono letteralmente «cambiare la testa» di una persona, aggiungendo una specie di patina chimica al DNA che controlla le funzioni del cervello. Questo processo però non altera la sequenza di DNA usata dalle cellule per sintetizzare le proteine, la cosiddetta «sequenza codificante». Un'esperienza traumatica, l'abuso di stupefacenti, la mancanza d'affetto, possono agire in modo che certe molecole si leghino al DNA di un individuo. Ma senza andare a toccare ciò che costituisce l'essenza di un gene, cioè la sua sequenza codificante.
http://www.lescienze.it/news/2008/07/27/ne...mentale-578733/. -
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É carino che tu abbia trovato questo articolo Gea 
Ti rispondo qui, ma se siamo troppo OT continuiamo in mp 
Diciamo che al livello di cui parli si scende nel tecnico, ma facciamo attenzione alla traccia che hai riportato: si dice che la SEQUENZA del DNA può anche essere identica, come nel caso dei due gemelli, ma NON determina chi essi siano; infatti se uno si ammala, l'altro ha solo il 50% di probabilitá di vivere la medesima esperienza.
L'articolo parla di un contesto che influisce molto sulla genetica (e allora stiamo parlando di un dialogo tra geni e ambiente in cui vive l'individuo) nel senso che i vissuti possono modificare quella "patina chimica" che si deposita sul DNA. Sullo studio di questa patina chimica é nata una nuova branca della genetica: si chiama epigenetica (genetica che sta soprala genetica) e si occupa di capire come si modifica questa patina e come reagisce all'ambiente. Per cui abbiamo due elementi fondamentali: il DNA, sequenza di base che altro non fa, se non dare istruzioni, e poi la patina chimica che interviene su di esso modificandone l'espressione in maniera molto dinamica. Ecco che quindi l'impronta di base del gene viene modificata dall'ambiente circostante e non determina tutto quanto da sola.. -
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Quella patina chimica ha prioritá rispetto al DNA, ne condiziona infatti l'espressione. Allo stesso tempo questa patina risente di cambiamenti come traumi, accudimento materno, violenze ed altre cose. Quindi la nostra natura é determinata anche a livello molecolare da questi tre fattori che dialogano in maniera dinamica: il gene, la patina che fa da tramite, e l'esperienza. Il dialogo é in due direzioni:i geni danno un'impostazione che noi presentiamo all'ambiente col nostro comportamento, dall'altro lato l'ambiente ci fornisce un feedback che ci influenza anche molto nel profondo
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SosandraStelle .
User deleted
Per ora vado di fretta e dico solo una cosa: come al solito ho usato termini in modo inappropriato. Quando ho parlato di Dna non intendevo a livello genetico e non intendevo il dna ereditato dalla famiglia.....in questo contesto per me dna è dire il nucleo di partenza che ha insito in se stesso già il bene e il male. I signori di cui parla l'articolo, a mio parere, non possono essere difesi dall'idea che poverini hanno avuti la mamma cattiva o il papà cattivo o le compagnie sbagliate.
Un esempio pratico: tutti abbiamo delusioni amorose, ma mica tutti per questo andiamo a seviziare gli uomini per fargliela pagare! Tanti sono stati picchiati da piccoli, ma questo non significa che vadano tutti in giro a picchiare i bambini o a fargli di peggio.
Come al contrario ci sono bambini che non hanno mai subito violenze, però guarda caso una volta grandi sfogano la loro aggressività sugli altri. Un pò come il tema natale: possiamo avere un'opposizione che indica una tal cosa, è insita in noi, già prima che nostro padre divenisse un delinquente o che finissimo in un giro sbagliato. Che poi quella tale opposizione si riveli sintomo di un omicida o di un santo ascetico, lo rivela non perchè abbiamo incontrato quella tal persona piuttosto che un'altra, ma perchè per noi era così che doveva essere.
Avevo detto che ero di fretta e ho scritto un papiro
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Io invece credo che condizioni estreme spingano a gesti estremi. I traumi subiti hanno eccome una loro parte. Tutti abbiamo il lato Ombra in noi, nessuno escluso, quindi se ci viene fatto di tutto per farla uscire, esce. Un momento di follia, un gesto inconsulto chiunque di noi può arrivare a farlo in condizioni estreme. Il calcolo, il ripetere gesti crudeli, violenti o criminali a mente fredda invece è ben altra cosa. Quindi credo anche che ci rimane sempre la scelta. Sopratutto laddove si sono subite delle cattiverie, come dicevate prima: chi è stato traumatizzato da un genitore violento, diventa violento a sua volta. Non è una conseguenza matematica; chi subisce angherie avrà certamente delle conseguenze, ma quella di diventare violento a sua volta, infondo è una scelta. Perché tu sì puoi avere dentro l'impulso della violenza causato dalla rabbia dalle botte subite... ma puoi anche scegliere di combattere quell'impulso, con la ragione, perché sai cosa si prova ad essere dall'altra parte. (Un po' come il discorso del sesso: un uomo infedele alla moglie, può trovare come scusante per farlo la sua forte carica sessuale, trovare scusante nelle provocazioni da parte di donne sexy che lo tentano ecc... ma se hai fatto un giuramento e sai di ferire la persona a cui l'hai fatto tradendola, ti trattieni no?!) Siamo sì in parte animali, abbiamo sì tutti il lato Ombra, subiamo sì i condizionamenti esterni e siamo sì un po' influenzati dal DNA. Ma rimane sempre la possibilità di scegliere. . -
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Completamente d'accordo con te, Mira. . -
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Che bella discussione avete instaurato! Mi fa piacere sentire opinioni differenti ed interessanti.
Sono comunque daccordo con Lisi ed altri, che dicono che l'essere umano, a differenza dell'animale, possiede una COSCIENZA. Qiuesto e' un dono unico per noi, che ci premette di scegliere tra il bene ed il male. Ma mi chiedo sempre piu' spesso se tutti gli umani abbiano lo stesso sviluppo di coscienza ed immagino, che nella maggioranza delle persone, soprattutto di fronte ad uno stress importante, riesce a prevalere la parte istintiva ed animale, degradando la persona ad uno stato di bestia. E' vero, che tutti possiamo scegliere ma non tutti abbiamo probabilmente sufficente forza e fermezza interiori. Io credo, che le persone non sono malvage di suo, tutti aspiriamo a stare bene con noi stessi e con il prossimo ma, che siano semplicemente confuse e facilmente manovrabili. Tipo galline che corrono senza testa...
Anche l'astrologia, in fin dei conti, tratta di evoluzione dei segni. Un segno solare, ovvero la persona in se', puo' essere ad uno stadio inferiore di sviluppo come ad uno superiore. Classico e' l'esempio dello Scorpione, che si cita spesso; il serpente striscante da una parte e l'acquila dall'altra, ecc...
Tornando al discorso principale, perche' siamo OT... Forse non si 'e capito bene, a me' l'atto dell'allattamento non crea di per se' disgusto (anche se io non allatterei i miei figli ma e' una scelta mia e sul perche' dovrei fare un discorso a parte), bensi' e' la spiegazione razionale, che mi fa pensare un po'.
Riguardo al divorare, sicuramente Giove centra. Mi viene in mente uno Stato dove l'obesita' regna sovrana, gli Stati Uniti d'America e, guarda caso, il TN possiede un Giove in Dignita' in Cancro.
Mentre, l'atto del succhiare, mangiare, nutrirsi, secondo me' appartiene alla fase orale della Luna. Questo istinto del ''boccone'' dovrebbe appartenere in senso lato al segno del Cancro (con Luna in Domicilio e Giove in esaltazione), infatti la Grande Madre, ovvero la 'nutritrice'-allevatrice e' abbinata alla Luna; quindi, l'istinto orale e' una caratteristica lunare. Dove a Giove assegnerei l'espansione di tali valori, come appunto il divorare, l'esagerare. Forse un Giove leso da Saturno (privazioni) o, meglio, una Luna lesa da Saturno con un Giove importante, puo' portare a tali eccessi per compensare il vuoto interiore. Infatti, e' tramite il cibo, che l'essere umano rimpiazza la mancanza di un diciamo bacio.. -
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Se non avessimo la possibilità di scegliere , o il libero arbitrio, dovremmo affermare che il nostro percorso terreno sia gia stato predeterminato, sia frutto di un destino immutabile. Io penso, invece, che noi stessi con le nostre scelte ed azioni siamo gli artefici del nostro destino, condivido i concetti espressi da Lemon sul DNA e pur non essendo un medico credo che lo stesso DNA contenga molte informazioni genetiche sulla nostra consapevole evoluzione. Per consapevolezza si intende la percezione e la reazione cognitiva a determinate condizioni od eventi, è chiaro che la stessa possa essere altamente soggettiva in quanto influenzata da condizionamenti mentali ed ambientali. Riportando il discorso in campo astrologico il Tema Natale rappresenta il punto di partenza, non di arrivo della persona, indica le sue potenzialità e le sfide apportate dagli aspetti dinamici, dal punto di vista Karmico ed evolutivo può indicare il contesto familiare o lavorativo, o comunque ambientale che abbiamo scelto per sviluppare quelle particolari condizioni e sensibilità atte a soddisfare il percorso evolutivo....MA siamo NOI a scegliere se attenerci al programma prescelto o discostarci da esso. IN tutti noi esiste un lato positivo e negativo, la Luce e l'Ombra che non possono esistere l'una senza l'altra, così come i Pianeti hanno un lato luminoso ed ombroso e sta a noi integrare la parte di loro che meglio ci aggrada. . -
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Io vado ancora piu' in la', Daluce, e' sono convinta che il destino non si puo' mutare ma solamente il nostro atteggiamento e scelte verso le situazioni critiche in cui ci troviamo. Se abbiamo un destino pesante, ce lo subiremo ma invece di fare del male, resisteremo rimanendo con la testa alta e facendo scelte che ci iuteranno nella nostra evoluzione.
Se si potesse tramutare, di destino non si potrebbe parlare; Dal Dizionario italiano: ''il susseguirsi degli eventi, considerato come necessità ineluttabile, predeterminata da una forza superiore''
Rialacciandomi al discorso di prima, stavo pensando anche ad una canzone famosa di Mia Martini, dove dice ad un certo punto: ....sai, la gente e' matta. o forse, solo troppo insoddisfatta...
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+1 .sono convinta che il destino non si puo' mutare ma solamente il nostro atteggiamento e scelte verso le situazioni critiche in cui ci troviamo. Se abbiamo un destino pesante, ce lo subiremo ma invece di fare del male, resisteremo rimanendo con la testa alta e facendo scelte che ci aiuteranno nella nostra evoluzione.
Condivido in pieno.. -
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Certo Lux è così.
Io ho un destino dove sono programmata per nascere in quella famiglia e seguire un certo percorso di vita, ma ho pure un libero arbitrio che mi permette di scegliere. Io posso decidere di andare al mare o stare a casa, posso decidere come condurre la mia vita e in che modo seguire il mio percorso, ed è in questo che si pone la scelta, decidere cosa è meglio per la mia anima e per la mia evoluzione, oppure lasciare che l'egoismo e i desideri materiali prendano il sopravvento.. -
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Certo, quante volte se penso, io magari non ho voglia di uscire, andare in spiaggia, ecc...perche' sopraffatta da fattori pesanti esterni che mi condizionano l'umore (magari anche scelte), dettate dal destino, che subisco, ma mi faccio forza ed esco. Ed e' incredibile come poi mi senta meglio con me' stessa e di conseguenza verso gli altri.
Pero', siamo molto OT...se qualcun altro al mio posto aprisse il mio post, mi avrebbe gia' insultata, pervaso dall'istinto della rabbia! Ma io rimango calma, ci ho provato tre post indietro e malgrado questo sia un ''mio'' thread, nessuno mi considera. Ma sara' una questione di tempi strambi, dove nessuno piu' ascolta nessuno.... -
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No, hai ragione.
Gente siamo OT tutti quanti!!!
Vi richiamo all'ordine!!!!
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Grazie, Lisi.
Sintetizzando, stavo dicendo, che la fase orale e' un fattore legato al pianeta Luna (dall'allatattamento come imprinting primario remoto, sino ai nostri giorni). Anche il bacio le appartiene. Aggiungo, che il segno del Cancro e' il segno che ha maggiore bisogno di ricevere e dare affetto ma non di tipo sessuale, bensi' orale. Giove, d'altra parte, e' l'esagerazione, come diceva qualcuno, il divorare senza porsi un limite. Ma certi affermano, che Giove indica anche la morale. Allora, mi viene da pensare che un Giove leso potrebbe distorcere questa e cio' potrebbe manifestarsi nei cannibali.
Ma di base, secondo me', ci deve essere una Luna lesa, quindi un rapporto orale con la madre, distorto sin dalla nascita o addirittura gia' nel grembo, chi puo' saperlo... Qualcuno parlava, infatti, si madri che mangerebbero il proprio bambino in senso figurativo ma con un sottofondo di bisogno di riportarlo nel grembo come parte di se' e non permettendo un distacco normale del figlio (soprattutto maschio) dalla madre, affinche' questo possa relazionarsi in un modo sano con una donna differente.
Stavo pensando anche a Venere ma, sinceramente, non la inserirei nel fattore cannibalismo. Venere, infatti, regola i genitali femminili ed indica la sessualita' femminile (come Marte quella maschile, la fase anale) e non dovrebbe centrare col cibo, se non in relazione alla Luna (amore per i dolci, aspetti Venere-Luna)..
Giove e il Cannibalismo1. parte |
