L'ASTROCARTOGRAFIA

di Nunzia Coppola Meskalila

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    BREVE STORIA DELL'ASTROCARTOGRAFIA



    di Nunzia Coppola Meskalila



    L'Astrologia Mondiale centrata sugli eventi e sugli oroscopi delle nazioni.
    Nel 1970, ispirato dagli insegnamenti di Donald A. Bradley che fu suo maestro, Jim Lewis iniziò a sviluppare ed approfondire quella che poi chiamò A*C*G*, fino a pubblicarne gli esiti della ricerca nel 1976. La genialità di Lewis rese questa tecnica molto popolare in America. Dopo vari approfondimenti, egli volle applicarla anche al Tema natale individuale. Egli affermava che "Viaggiare nello spazio è più semplice che viaggiare nel tempo". Nel 1982, lanciò la Ciclo*Carto*Grafia* (C*C*G*), lo studio delle mappe comparate tra Temi natali e Temi dinamici, comprensivi di transiti e progressioni. Attualmente, il suo manuale di A*C*G* ha assunto la stessa importanza delle effemeridi. La sua è stata definita astrologia "meta-zodiacale". Il metodo, però, prendeva in considerazione solo le congiunzioni e non gli altri aspetti. Con la scusa di colmare questa lacuna, alcuni personaggi della nostra storia, ne approfittarono per plagiare i lavori di Lewis. Jim era uno spirito autonomo, ma soffrì, profondamente, per il conflitto tra le sue idee di libertà e la realtà di un’Astrocartografia, diventata un business da cui si sentiva condizionato, anche perché era spesso costretto a combattere, duramente, per difendere la sua ricerca dagli sciacalli che cercavano di boicottare il copyright sulla sua scoperta. Lewis continuò a fornire strumenti preziosi per lavorare con l'ACG e offrì alla comunità astrologica mondiale una tecnica esaustiva e unica, il manuale di analisi planetaria astrocartografica, un software specialistico e anche un servizio di consulenza in progress. Partecipò a numerosissimi convegni, scrisse articoli, istituì corsi di formazione certificati e riconosciuti. Per questo e altro, ottenne l'ambitissimo Regulus, il premio riservato ai più meritevoli ricercatori di astrologia (una sorta di premio Nobel dell'astrologia). Lewis morì per un tumore al cervello, il 21 febbraio 1995 all’età di 54 anni, nella sua casa di San Francisco, assistito da amici stretti e lasciando nel dolore più profondo l'intera comunità astrologica mondiale: era amato da tutti.

    Le ricerche di Jim Lewis hanno permesso lo sviluppo di varie tipologie di mappe, ad opera di vari studiosi. L’ex musicista Michael Erlewine, in seguito direttore della Matrix software, sviluppò il sistema dell’astrologia di Spazio locale o LSA che consiste nel far scorrere sull’orizzonte il percorso dei pianeti, segnandone le linee direzionali; ovviamente, il punto di riferimento resta sempre il luogo di nascita. Attualmente, alcuni studiosi hanno incluso nella tecnica anche i fattori e le località che Lewis aveva ignorato. Le “Mappe astrolocali” sviluppate da Astro Computing Services di San Diego, per esempio, includono tutti gli aspetti (sestili, quadrati, opposizioni, ecc.) non considerati da Lewis. La Scuola di Amburgo e gli astrologi uraniani vi aggiungono i Midpoints. In "The Geostel Brownbook", Julian Lee scrive che "Le mappe di Lewis sono un primo passo verso le gemme preziose nascoste nell'immensa miniera dell’astrologia rilocativa". Anzi, afferma che le mappe Lewisiane sono una derivazione incompleta del Tema rilocato. In effetti, Lee considera il Tema di rilocazione, come un nuovo Tema da interpretare, integralmente. Nel 1989, Martin Davis, (tra l'altro, autore di "Astrolocality astrology"), scrisse un articolo intitolato “Local Space Astrology” in cui introdusse la possibilità di combinare l’Astrocartografia di Lewis con il metodo dello “Spazio locale” di Erlewine. Egli, inoltre, denominò “bi-parans” i punti in cui le linee dei due sistemi combinati s’incrociavano. Vi è anche l'Astrocartografia spirituale di Robert Couteau con l'analisi dei cosiddetti "pianeti trascendentali". Un'ottima studiosa in materia è Betsi Sites il cui motto è "Viaggiare fa bene". Quest'affermazione mi trova, perfettamente, d'accordo, anche perché sono io stessa un'appassionata dei viaggi. Che dire di quel periodo meraviglioso della "Beat generation" e del movimento Hippy con i viaggi on the road e il "beautiful people" di Woodstock? Per una coincidenza non tanto strana, a cominciare da Jim Lewis e continuando con Michael Erlewine, un gran numero di astrocartografi sono stati partecipanti attivi del movimento Hippy e hanno trascorso gran parte della loro vita in viaggio. L'amica di Jim, Erin Sullivan, altra famosa astrocartografa che viaggia continuamente intorno al globo, ha scritto un libro meraviglioso su Lewis, descrivendolo come rigoroso ricercatore e gioioso figlio dei fiori, in eterno pellegrinaggio verso i quattro angoli del mondo. La Sullivan, grande amica di Jim, è anche autrice dell'interessante "Where in the World? Astro*Carto*Graphy and Relocation". Erin Sullivan ha completato e pubblicato per la Penguin Arkana l’ultimo lavoro incompiuto di Lewis: “La Psicologia dell’Astro*Carto*Grafia”.

    Di là dall'Astrocartografia, penso che i viaggi in generale e i pellegrinaggi in particolare, possano tramutarsi in veri percorsi esperienziali perché offrono spesso opportunità di crescita e di miglioramento. In quasi tutte le religioni, il viaggio e il pellegrinaggio coincidono con un cambiamento esistenziale o con una sorta di richiesta o di ringraziamento per i favori ottenuti dal cielo. Ovviamente, non è obbligatorio viaggiare per crescere.


    NATURA DELL'ASTROCARTOGRAFIA

    L’Astrocartografia, Astrogeografia o A*C*G* è un’espansione della tecnica di Rilocazione che, a sua volta, ricalcola il TN per una determinata zona, differente da quella di nascita, come se la persona fosse nata proprio in quel luogo. Le Astromappe mostrano la connessione tra i luoghi geografici e le influenze planetarie, aggiungendo una nuova variabile alla carta: lo Spazio. L’Astrocartografia, infatti, si occupa di mappe cartografiche astrali, dette astromappe, ossia raffigurazioni grafiche di tutti i luoghi della superficie terrestre ed esattamente delle località in cui sorgono, culminano e tramontano i fattori di un Tema Natale.

    Il TN proiettato, graficamente, su di un planisfero, crea la possibilità di analizzare le potenzialità natali e di trovare i luoghi in cui le stesse possono essere accentuate o limitate. In parole semplici, nasce la possibilità di offrire a ogni nativa/o la facoltà di andare alla ricognizione delle specifiche energie planetarie da sperimentare. In questo modo, ognuno può scegliere i luoghi più congeniali alla propria natura per risiedervi, soggiornarvi o semplicemente, per visitarli.

    Sin dall’antichità, gli astrologi hanno dato grande importanza ai pianeti situati nelle vicinanze degli Assi angolari, ossia le quattro potentissime zone del Tema, segnate dall’orizzonte e dal meridiano. Gauquelin, pur non interessandosi di Astrocartografia, dedicò molti anni della sua vita a raccogliere dati significativi di nascite per rapporto all’angolarità dei pianeti, in particolare di Marte.

    Jim Lewis partì dai presupposti della Rilocazione per elaborare la seguente teoria: se una persona, in qualsiasi momento della sua vita, visita un luogo di rilocazione o vi soggiorna, il pianeta angolare di quello stesso luogo assumerà un ruolo importante nella sua vita. Fu così che egli costruì le prime astromappe e coniò il termine Astrocartografia che, in seguito, brevettò con l'acronimo accompagnato dalle stelline A*C*G*.

    Secondo Lewis, le energie dei raggi e delle colorazioni planetarie si manifestano in misura esponenziale, nei luoghi in cui questi pianeti si proiettano in posizione angolare, cioè in congiunzione con i punti AS_DSC_MC_IC. Nel Tema natale, un determinato pianeta può formare un aspetto con i punti cardinali, secondo la posizione geografica della nascita. Va ribadito che l'analisi astrocartografica può essere elaborata solo in presenza dell’esatta ora di nascita.

    Mi sembra opportuno fare un breve accenno alla natura di questi quattro angoli per rapporto al loro significato in Astrocartografia. La loro interpretazione di base, ovviamente, è comune a tutte le Scuole di pensiero, mentre l’approccio cambia, secondo l’angolo considerato come estremo iniziale. In Astrocartografia, per esempio, si parte dall’alba e quindi, dall’Ascendente, in quanto ogni pianeta sorge per poi percorrere le tappe di culminazione (MC), discesa (DSC) e scomparsa (IC).




    ASC = Ascendente o segno nascente. In direzione Est, ossia si alza ad Oriente. Alba. Il Sole appare all’orizzonte. Nel suo significato di ascesa, rappresenta l’io di per sè e nella sua funzione d'individualità.
    MC = Medium Coeli, Mezzo cielo. Mezzogiorno. Culminazione. Il Sole raggiunge il picco più elevato nel cielo. Nel suo significato di culminazione del Sole, rappresenta la realizzazione dell'io nella maniera più visibile agli occhi del mondo

    DSC = Discendente o segno calante. In direzione Ovest, ossia si leva ad Occidente. Tramonto. Il Sole discende per poi scomparire dall’orizzonte. Nel suo significato di discesa del Sole, rappresenta il calarsi negli altri, il Tu.

    IC = Imum Coeli, il punto più basso del cielo. Mezzanotte. Anticulminazione. Il Sole raggiunge il picco più basso nel cielo. Nel suo significato di anticulminazione per rapporto al Sole, simbolizza il ritorno alle radici (fine-inizio) e alle profondità della Terra da cui sorgerà in seguito come nuovo germoglio.

    Come tutti sanno, in un Tema natale, per le persone nate a mezzogiorno di un determinato luogo, il Sole si trova in alto nel grafico, proprio come lo è il Sole in cielo in quel momento. Ovviamente, per la persona nata in un luogo differente, il grafico sarà diverso, perché quando è mezzogiorno a Perugia, non lo è a New York o a Calcutta. Certamente, non tutte le nascite presentano pianeti nei punti cardinali. Solo chi nasce all’alba avrà il Sole sull’Ascendente. Allo stesso modo, solo chi nasce nel momento in cui tramonta la Luna avrà la Luna sul Discendente. Lo stesso discorso vale per gli altri pianeti. Queste piccole ovvietà assumono un valore pregnante nell'analisi delle Mappe. perchè l'A*C*G* va alla ricerca dei pianeti che si trovano in questi punti. Il significato simbolico di ogni angolo orienta l’interpretazione della mappa. Per comprenderne il significato ed elaborare un’interpretazione corretta, è necessaria la conoscenza profonda dei pianeti e degli angoli.

    Ogni regione della Terra esprime le sue caratteristiche, tra cui un un particolare tipo di potenziale funzionale a specifiche categorie di persone; con l'ausilio delle astromappe, l’Astrocartografia indica i luoghi del globo terrestre in cui i pianeti incontrano i quattro angoli. Sull’astromappa mondiale, calcolata per l’ora esatta di nascita del nativo, appaiono alcune linee che mostrano, esattamente, i luoghi e le regioni in cui in un preciso momento, i pianeti si trovano in posizione angolare. Se per esempio, alla nascita di una determinata persona, in un qualche luogo della Terra, Giove o Venere o il Sole si congiungevano al MC o all'ASC, in quel preciso luogo la persona potrà esprimere al meglio le promesse dei pianeti indicati dalle linee astrocartografiche che favoriscono sviluppi interessanti. Naturalmente, le varie località di una mappa non presentano identiche potenzialità: alcune zone sono adatte per questioni affettive, alcune per percorsi spirituali, altre per situazioni finanziarie, ecc. Una volta rilevata la mappa mondiale, infatti, si possono scegliere mappe specifiche, funzionali alle caratteristiche da sviluppare e quindi, ai Paesi da scegliere. L’energia delle linee, come si può capire, non altera la natura del Tema natale con i suoi aspetti, ma ne stimola alcune parti, attraverso un’interazione diretta.

    Quando il pianeta è al DSC o al MC della mappa, il risveglio della coscienza sembra provenire dagli eventi esterni; quando il pianeta è all’ASC o all’IC, il risveglio deriva da condizioni interiori. Dirigersi verso le linee prescelte, servirà a svelare, gradualmente, il potenziale residuo della propria vita. Grazie a questo strumento, le abilità che, altrimenti, resterebbero latenti, si svilupperanno con maggiore forza e velocità, nei luoghi adatti. Ogni pianeta invia una luce, un raggio che incontra sia l'interiorità del nativo, sia il particolare luogo della Terra. L'adattamento alle energie delle zone terrestri, fa nascere nuove possibilità; inoltre, ogni qualvolta "il visitatore" trascorre del tempo o si connette con una di queste zone, sperimenta le energie corrispondenti alla natura del pianeta coinvolto. Naturalmente, bisogna essere ragionevoli: l’Astrocartografia non è una bacchetta magica che cambia tutte le situazioni, favorevolmente; se così fosse, basterebbe che tutti si spostassero da qualche parte per risolvere qualsiasi tipo di problema. Come qualsiasi altro sistema, anche l'A*C*G* è subordinata ad alcune condizioni limitanti; ecco i limiti da considerare, prima di accingersi al'interpretazione:

    1. Le linee natali includono fattori evidenti, ma anche certe potenzialità che non potrebbero mai manifestarsi.

    2. Le linee prossime al luogo di nascita restano significanti per l’intero corso della vita, ovunque ci si trovi.

    3. Le strutture, le abitudini e le esperienze della vita lasciano impronte che non svaniscono con un viaggio o con un cambiamento di residenza, o almeno non subito.

    L’Astrocartografia può essere usata anche con i temi di Ritorno solare. Le rivoluzioni astrocartografiche offrono il vantaggio di non dover scegliere una sola e specifica località, perché partendo dal luogo natale e osservando la mappa mondiale, si possono determinare tutti i luoghi che presentano la stessa configurazione planetaria. Qualcuno si chiede se convenga usare il tema tropicale o quello siderale. Jim Lewis in varie occasioni affermò che le mappe in Ayanamsa sono più precise, soprattutto per quanto riguarda il Ritorno solare. In occidente, comunque, quasi tutti usano le mappe tropicali. Per questo articolo, ho deciso di attenermi ai Temi tropici, ma nella pratica personale, uso quelli in Ayanamsa.


    LE LINEE



    Ogni astromappa è caratterizzata da varie linee colorate su cui scorrono i glifi dei pianeti. Ciascun pianeta può avere fino a quattro linee. Le linee MC e IC appaiono come rette e corrispondono ai paralleli di longitudine. Sulla linea del MC, di solito, è marcato il simbolo "O", il punto più potente della mappa (Zenit). Le linee ASC e DSC appaiono curve, a volte molto marcate e a volte più delicate. Sono molto importanti anche i Paran, ossia i punti in cui le linee di due pianeti angolari s’incrociano. Mi sembra utile una piccola digerssione su questo importantissimo termine. Il termine Paran deriva dal Greco Paranatellonta, che significa “ascendere insieme” o “ascendere uno a fianco all’altro”; generalmente, indica i corpi celesti che sorgono insieme. Robert Hand in "Essays on Astrology" definisce i paran come “transiti simultanei su due o più corpi sopra l’orizzonte o cerchi meridiani di un determinato luogo nello stesso tempo”. Egli riconosce 7 tipi di Paran:

    Due corpi che sorgono insieme.
    Un pianeta sorge e uno tramonta.
    Un pianeta sorge e un altro culmina o anticulmina.
    Due pianeti tramontano insieme.
    Un pianeta tramonta, l’altro culmina o anticulmina.
    Due pianeti culminano o anticulminano insieme.
    Un pianeta culmina e l’altro anticulmina.

    In A*C*G*, invece, il termine Paran è usato per indicare l’incrocio spaziale tra meridiano (MC e IC) e orizzonte (ASC e DSC). Da questi incroci nascono reti che appaiono come quadrati indicanti le tipiche energie dinamiche dell’aspetto di quadratura. Somigliano molto a quelli che vediamo nelle carte geografiche con l'incrocio dei meriadiani e i paralleli.




    I Paran possono essere elaborati e riprodotti da appositi softwares, ma non è difficile individuarli, approssimativamente, a occhio. Jim Lewis affermava che le località sulla stessa latitudine, a prescindere dalla longitudine, sono tutte sensibili alle energie comprese in quel particolare Paran.


    ANALISI DELLE ASTROMAPPE

    Per analizzare una mappa, si cerca di capire l'appartenenza di ogni linea alla sua specifica angolarità. In seguito, s’interpreta la congiunzione del pianeta in oggetto con l’angolo. Qualsiasi punto, lungo una determinata linea, possiede la stessa intensità energetica. Le località del MC marcate con "O" (proiezione dello Zenit astronomico) possiedono una forza maggiore.
    Spesso, in alcune località si trovano due o più linee. Ai Poli terrestri, per esempio, troviamo numerose linee incrociate. Dal punto di vista astrocartografico, questo indica che l'accumulo di energia planetaria è troppo forte per essere sopportato dalla persona; a livello geofisico, questo accumulo si esprime con estreme particolarità atmosferiche e climatiche. Si tratta, infatti, di zone abbastanza impervie, dove è difficile soggiornare a causa di fenomeni metereologici poco sopportabili. .




    Quando una zona geografica è distante da qualsiasi linea, può essere considerata zona neutra.




    Un pianeta che si trova nelle vicinanze di due linee, assorbe il significato un po’ dall’una e un po’ dall’altra linea. Lo stesso dicasi per due pianeti che s’incrociano sulla stessa linea.




    L’incrocio di due specifici pianeti, a volte, può corrispondere ad una zona impraticabile (come i ghiacciai della Groenlandia o il centro di un oceano); tuttaviam per individuare il luogo congeniale appartenente alla stessa linea, basta seguire lo stesso parallelo di latitudine e individuare un altro luogo con la stessa combinazione planetaria. L’orbita d’influenza si estende sino a 250 km da entrambi i lati della linea.

    Quando si considera una particolare linea, è indispensabile inglobare nell'interpretazione i significati posizionali che lo stesso pianeta presenta alla nascita; le posizioni e gli aspetti indicati nel TN costituiscono le cosiddette promesse natali e devono avere attinenza con quelle che si attivano, lungo la linea astrocartografica. Non tutto ciò che potenzialmente è presente alla nascita si attiva nella vita di una persona; come già detto, queste potenzialità mancate (promesse) sono enfatizzate in alcuni luoghi del globo e perciò, disponibili. In caso di retrogradi, poi partiamo direttamente da possibilità che non indicano promesse realizzabili o che sono soggette a ritardi e indebolimenti. Se paragoniamo la Terra a un salone illuminato da una fonte esterna, ci accorgiamo che vi sono angoli in cui i raggi si propagano meglio. Una volta trovata la località agognata, ci si potrebbe chiedere per quanto tempo sia utile soggiornarvi. Qui non vi è ancora una risposta precisa, anche perché il Tema natale è in costante cambiamento, attraverso il passaggio di transiti e progressioni che stimolano o inibiscono i pianeti natali. Poi, come già accennato, ci sono tutte le attitudini e i condizionamenti dovuti all’età e al luogo in cui si è vissuto, fino al momento dello spostamento. Un soggiorno di un anno sembrerebbe l’ideale per gli aggiustamenti necessari, ma può bastare anche una settimana. Secondo Lewis, una volta trovati i luoghi idonei, giova molto ritornarvi, di tanto in tanto. E chi non vorrebbe ritornare, periodicamente, nei luoghi preferiti? Quante cose cambiano nella nostra vita, dopo un grande viaggio! Ovviamente, vi sono anche persone che decidono di stabilirvisi per sempre. Alcuni ricercatori di ACG sostengono che si possono avere gli stessi effetti del viaggio, anche senza spostarsi, ma intrattenendo rapporti molto stretti con le persone di quelle località o occupandosi, attivamente, della cultura inerente ai Paesi eletti o addirittura, intrattenendo affari con gli stessi. Non so quanto questo sia attendibile, ma la cosa interessante è che il processo iniziato con il viaggio o il soggiorno continua e si sviluppa, una volta ritornati nell'abituale luogo di residenza. Del resto, a prescindere dall'A*C*G*, gli effetti di un qualsiasi grande viaggio si avvertono, normalmente, anche dopo il ritorno a casa. Di là dall'effetto vacanza o dallo stacco dal lavoro, vi è mai capitato di ritornare da un viaggio in terra straniera, completamente rinnovati o al contrario, devitalizzati? Se vi è possibile, fate una ricerca e cercate di analizzare gli eventuali riscontri astrocartografici.


    LE PAROLE CHIAVE PER INTERPRETARE LE FORZE PLANETARIE

    Le parole chiave delle forze planetarie ad uso astrocartografico sono la base da cui iniziare per immergersi nell’analisi della mappa. Partendo da queste, sarà poi necessario ampliarne i significati, usando le proprie conoscenze.


    SOLE: Io, sentirsi bene con se stessi. Progettualità.

    LUNA: Nutrimento in tutti i sensi, supporto emotivo, intuizione.

    MERCURIO: Mente, pensiero, comunicazione, scritti, media.

    VENERE: Amore, affetto, sentimenti, bellezza, vita sociale, arte.

    MARTE: Aggressione, impulsività, assertività.

    SATURNO: Responsabilità, prove, struttura, disciplina.

    GIOVE: Agi, ottimismo, esagerazione, espansione, successo, educazione.

    URANO: Esistenzialismo, individualità, creatività, eccentricità, cambiamenti inattesi.

    NETTUNO: Spiritualità, idealismo, illusione, evasione, abbandono, ascesi, depressione.

    PLUTONE: Metamorfosi, rinascita, potere, mondo sotterraneo, intensità, petrolio, risorse occulte, morte.

    ASSE NODALE: Karma, progetto esistenziale, connessioni potenti, potenzialità.




    http://www.jayavidya.org/Articoli/astrocar...Collettivi.html

    Edited by °Mirana° - 30/6/2013, 21:34
     
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  2. midori
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    Bellissimo! Ci metterò un anno prima di capirlo, ma ne vale la pena :)
     
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1 replies since 30/6/2013, 19:36   4088 views
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