Argomento assimilabile alla Astrologia vedica

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  1. pierlalla
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    Dal libro IL DESTINO COME SCELTA di Thorwald Dethlefsen

    Thorwald Dethlefsen -PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA TEDESCO DIRESSE A MONACO DI BAVIERA "L'ISTITUTO PRIVATO DI PSICOLOGIA STRAORDINARIA" DA LUI STESSO FONDATO E NEL QUALE FURONO SEMPRE MESSE IN ATTO LE SUE PARTICOLARI TERAPIE SULLA REINCARNAZIONE E LA PSICOLOGIA ESOTERICA.

    1. L'astrologia si occupa dei principri primi archetipici, che sul piano delle idee rappresentano gli elementi primi di cui è composta la realtà in tutte le sue manifestazioni.

    2. Questi principi primi, originari, attraversano verticalmente tutti i piani delle forme di manifestazione. Sorgono così catene analogiche, i cui singoli membri appartengono a piani diversi, ma rappresentano tutti un principio comune.

    3. Con l'aiuto dell'analogia è possibile trasferire su ogni altro piano l'osservazione di un qualunque piano. Il piano di riferimento dell'astrologia è il cielo.

    4. I principi primi dell'astrologia si chiamano Sole, Luna, Mercurio, Marte, Venere, Giove e Saturno. I corpi celesti recanti gli stessi nomi sono semplicemente i rappresentanti di questi principi. Recentemente si è cominciato a lavorare con altri tre principi, cioè Nettuno, Urano e Plutone.

    5. Non esistono rapporti causali tra le stelle e i diversi piani della relatà.

    6. L'astrologia è quindi uno strumento di misurazione della realtà, che con notevole precisione mostra qualcosa senza produrlo. Anche il termometro misura la temperatura, senza per questo produrla.

    7. L'astrologia pensa in fondo in termini orizzontali, secondo l'assioma esoterico: come in alto, così in basso.

    8. Un oroscopo è l'istantanea del cielo in un determinato momento.

    9. Il cosidetto oroscopo di nascita, l'adattamento di un oroscopo al minuto di nascita di una persona, è una evoluzione molto recente e non è affatto il campo di applicazione più interessante dell'astrologia.

    10. Un oroscopo è la rappresentazione grafica della situazione del cielo in un determinato momento, riferita a un determinato posto. In questo modo ogni oroscopo è un'equazione luogo/tempo.

    11. L'astrologia non è la credenza nell'influenzamento dell'uomo da parte delle stelle. L'astrologia è piuttosto un sistema di rappresentazione della realtà.

    12. Un oroscopo è uno strumento di misurazione adatto a individuare la qualità del tempo.

    13. Le stelle non costringono, ma indicano come è composta la realtà in un determinato momento.

    14. La vera astrologia era ed è una via iniziatica, che attraverso la conoscenza di se stessi e la conoscenza della natura conduce alla conoscenza di Dio.

    15. La vera astrologia è filosofia - per questo Schult parla di << astrosofia >> - e non il rovistare nel futuro del prossimo.

    16. La vera astrologia insegna all'uomo a capire il mondo e l'uomo partendo dalle loro situazioni personali e quindi a conciliarsi interiormente con tutti.

    17. L'astrologia natale riferisce un oroscopo al momento della nascita, più esattamente a quello del primo respiro.

    18. L'oroscopo misura in quale qualità del tempo comincia questa vita e sa quindi come si presenta questa vita.

    19. La vita di una persona è semplicemente l'ingrandimento della sua nascita. Tutto quello che si verificherà nel destino di una persona deve con certezza essersi già mostrato per via analogica, come evento miniaturizzato, fin dalla nascita.

    20. L'oroscopo mostra in forma simbolica la qualità del tempo, lo specifico ordine e rapporto di principi primi che regnavano nel momento in cui la persona è venuta al mondo. Questo oroscopo rappresenta il compito, il programma che la persona deve svolgere in questa vita. Ogni cosiddetta costellazione rappresenta un ben preciso compito, un problema.

    21. Le costellazioni nel momento della nascita sono ancora << problemi >>, ma alla fine della vita dovrebbero essere risolti nel modo più completo possibile.

    22. La costellazione rappresenta il compito dell'uomo, essa non è in se stessa nè buona nè cattiva, nè positiva nè negativa, e dall'uomo richiede semplicemente di essere trasferita nella realtà, perchè soltanto in questo modo può essere risolta.

    23. Il cammino dell'uomo è già stabilito alla nascita.

    24. Si pone la domanda se l'uomo avrebbe un altro programma e quindi un altro destino nel caso che << casualmente >> nascesse alcune ore prima o dopo. In effetti è così, perchè un tempo diverso ha un'altra qualità e indica di conseguenza una vita diversa.

    25. La nascita è un evento formale, che si manifesta in coincidenza di una determinata qualità del tempo e rappresenta un contenuto.

    26. La qualità del tempo è una premessa perchè un evento adeguato dal punto di vista del contenuto possa manifestarsi.

    27. La qualità del tempo della nascita è in grado di informare circa la << natura >> dell'anima incarnata.

    28. L'oroscopo è soltanto il risultato intermedio del cammino finora compiuto attraverso le vite terrene. Non è quindi nè casuale nè ingiusto. L'oroscopo ci mostra il karma della persona: è il programma necessario di questa incarnazione.

    29. L'astrologia non è un mezzo per ingannare il destino ma per aiutare ad adempierlo.

    30. L'astrologia interpreta la realtà.

    31. Una consultazione con un astrologo dovrebbe far capire al consulente qual'è il progetto che deve portare a termine in questa incarnazione, e spiegargli i singoli principi con i quali si deve confrontare. L'astrologo non deve predire il futuro al consultante, non gli deve rubare la sua evoluzione.

    32. Un autentico consulto astrologico non potrà mai contenere critiche nei confronti di un principio (costellazione), il vero astrologo si guarderà bene dal mettere in guardia da questo o da quello, ma presenterà sempre e soltanto consigli e incoraggiamenti circa il modo di confrontarsi col principio stesso.

    33. I problemi o i sintomi di malattia sono sempre soltanto la manifestazione di una costellazione su un determinato piano (per esempio malattie di tipo fisico o psichico).

    34. Compito di ogni malattia è far conoscere all'uomo un determinato principio che l'uomo non accettava spontaneamente.

    35. Entrare in una << fase Saturno >> non vuol dire che bisogna temere quella costellazione (Saturno gode della fama di essere particolarmente cattivo) ma che è venuto il momento di imparare a conoscere più da vicino il principio di Saturno, di integrarlo nella propria vita, di accettare in sè il << dio Saturno >> per divenire più perfetti.
     
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0 replies since 12/6/2013, 13:06   156 views
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