I TESORI CULTURALI DELL’INDIA

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    Riporto, dietro approvazione e gentile concessione del nostro utente Pierlalla, uno stralcio di questo testo, che trovo sia molto interessante e ricco di fascino:


    I TESORI CULTURALI DELL’INDIA



    di Piergiorgio Vinci

    "La cultura dell’India"



    A-Veda e Induismo

    il Veda e l’Induismo debbono essere mantenuti distinti fra loro.
    Il Veda, secondo la tradizione, è la conoscenza totale della legge naturale.
    L’Induismo invece, che è nato dopo il Veda, è una religione o meglio una serie di correnti religiose .
    Tuttavia l’induismo dichiara di ispirarsi tutt’ora al Veda , ma di fatto include elementi che non fanno parte del Veda


    B-Letteratura vedica

    La letteratura vedica comprende la più vasta tradizione scritta conosciuta .
    Essa contiene informazioni su tutto, dalla medicina e dall'agricoltura fino alle tecniche dello yoga e della meditazione .
    La cultura vedica tratta inoltre della religione, della filosofia, della spiritualità, della medicina, della matematica, dell’ astronomia, dell’ architettura, della musica, della scienza e dell'arte.

    Veda significa “conoscenza”.

    I Veda sono la fonte della conoscenza originale di origine divina.
    Il termine “Veda” deriva dalla radice Vid, ovvero “vedere” con gli occhi dello spirito. In questo termine è racchiusa tutta l'essenza e la peculiarità di questa conoscenza che è stata rivelata nelle coscienze dei saggi illuminati.
    I Veda sono dunque “sapienza” universale realizzata nella coscienza individuale .
    Le persone che hanno realizzato il fine dei Veda sono chiamati Rishi o veggenti o sapienti.
    I Veda sono formati da inni che sono in diretta relazione con la frequenza del suono primordiale .
    Questo suono è sempre presente nell’universo ed è in questa forma che la sapienza contenuta nei
    Veda viene percepita dalla coscienza individuale . In tale modo si ha la possibilità di avere una diretta conoscenza delle energie dell'universo che danno origine all'intera manifestazione cosmica .

    Il fatto che per molti secoli i Veda siano stati tramandati per via orale rende difficile stabilire con sicurezza la loro datazione.

    I testi vedici sarebbero stati scritti tra il 6000 a.C. ed il 1200 a.C. Anche se tale datazione è incerta le varie teorie a riguardo concordano nel ritenere che questi abbiano un nucleo molto antico a cui sono state aggiunte altre parti nel corso dei secoli.
    Solo in un tempo relativamente recente I veda sono stati scritti in sanscrito su carta composta da foglie di palma.

    Grazie alla particolare struttura del sanscrito (ogni sillaba ha un suo preciso ed inequivocabile significato) ed anche per merito della casta sacerdotale dei brahmani il sanscrito stesso è rimasto incorrotto al punto da essere usato usare come lingua parlata.



    Veda principali sono quattro. Essi sono:

    -Il Rig-Veda

    -Il Sama-Veda

    -Lo Yajur-Veda

    -L’Atharva-Veda



    Il Rig-Veda[/color] è l'essenza dei Veda ed è composto da versi adatti per essere recitati.

    Il Sama-Veda[/color] è composto da canti liturgici in versi composti in modo da essere cantati in maniera particolarmente armoniosa.

    Lo Yajur-Veda è composto da canti liturgici da cantare con specifiche i intonazioni.

    L’Atharva-Veda è composto da versi di preghiere, riti, incantesimi.

    La tradizione vedica vuole che anticamente le persone comuni potessero ricordare i Veda i a memoria, anche ascoltandoli una sola volta, riuscendo a capirne la conoscenza contenuta in questi .

    Col passare dei secoli però gli individui persero questa capacità ed allora il saggio Vyasa il “sistematire “ mise per scritto i quattro Veda, così come li conosciamo.


    Altri veda:

    -Samhita: la raccolta di versi di inni o preghiere.

    -Brahmana: manuali cerimoniali, contengono le regole per stabilire le preghiere adeguate ed i riti adatti.

    -Upanisad: trattati filosofici e dialoghi metafisici

    I testi principali hanno numerose ramificazioni che spiegano come si applicano gli inni che generano un sistema complesso di regole religiose.

    Queste sono scritte in prosa in versi corti, ma pieni di significato.
    Tali ramificazioni sono definite le membra del corpo dei Veda. Esse trattano sei aspetti diversi della conoscenza:

    -La “scienza del tempo” è una vastissima raccolta di testi di astronomia e astrologia è “il vero occhio dei Veda”.

    I testi vedici contengono delle numerose referenze astronomiche (eclissi, configurazioni planetarie, etc..) che corrispondono al momento preciso in cui questi differenti testi furono composti.

    Questi riferimenti permettono, oggi, di determinare l'epopea della composizione di questi testi.

    E’ assolutamente impossibile falsificare questo tipo d'informazione poiché gli avvenimenti astronomici indicati in questi testi debbono essere per forza essere stati visti da coloro che li hanno descritti.

    Il Rig-Veda-5:40:5-9 descrive un eclisse solare nel 3928 a.C.
    Era un eclisse centrale e non totale, che ha avuto luogo dopo mezzogiorno sul meridiano di Kurukshetra, nel giorno appresso il solstizio d'estate . Secondo P.C. Sengupta, un solo dato soddisfa tutte le condizioni: il 26 luglio 3928 a.C.

    -La raccolta di “libri liturgici” che è divisa in quattro parti: nella prima si illustrano i rituali pubblici ed i sacrifici collettivi, nella seconda vengono spiegati i modi per la costruzione di luoghi sacrificali ed altari, nella terza sono esposti i riti domestici e familiari, nella quarta vi troviamo le leggi religiose ed i doveri professionali.

    -I libri di grammatica
    -I libri di fonetica
    -I libri della metrica contesto o significato conclusivo
    -I libri di disciplina


    Si trovano poi anche dei manuali, trattati scolastici, che espongono delle scienze, essi sono di cinque generi:

    -I libri che insegnano la medicina, l’arte del curare e guarire le malattie
    -I libri che insegnano la scienza e l'arte dell'architettura.
    -I libri che insegnano la musica e le arti in genere.
    -I libri che insegnano l'arte del governare
    -I libri che insegnano la scienza militare.


    Ogni testo , in accordo al contenuto dei Veda, è chiamato “libro sacro” e può essere divisi in due ulteriori classi:

    -Le scritture “udite” direttamente, cioè “direttamente” rivelate.

    -Le scritture “ricordate”, sono l'applicazione pratica della conoscenza divina e delle leggi che governano l'universo manifesto.


    Questi trattati contengono le leggi necessarie per rendere divino ogni aspetto della vita materiale. Le scritture “ricordate” pur non essendo state rivelate direttamente, confermano sempre quello che viene detto nelle “udite”

    Le scritture “ricordate” sono numerose, ma tra esse quattro sono considerate le più im-portanti:

    -Manu Smriti

    -Vagya Valka Smriti

    -Shamkhya Smriti

    -Parasara Smriti


    Le imponenti opere epiche indiane, come il Mahabharata ed il Ramayana, appartengono alla classe delle scritture “ricordate”.

    In questa classe sono compresi anche i Purana, le “storie antiche”. Essi illustrano la filosofia dei Veda per mezzo di racconti che si riferiscono ad uomini o divinità che hanno vissuto secondo le Leggi di Natura o Universali

    L'insieme delle scritture “udite” e “ricordate” formano la struttura di base della tradizione induista.

    Dai Veda emergono alcuni trattati che espongono vere e proprie scienze, nate per dare una "spiegazione" dei Veda attraverso ben precise regole scientifiche.

    Dal momento che i mantra impiegati nei rituali devono essere usati in maniera appropriata per l'efficacia del rito stesso, è sorta la necessità di precisare e definire con regole e metodiche specifiche la modalità di pronuncia, il loro significato letterale, grammaticale, etimologico, e il momento propizio in cui svolgere il rituale.

    Questi testi vengono chiamati Vedanga, termine che significa "parti costituenti i Veda" (angam significa "membra e parti"), o Shadanga ossia "sei parti" quali:

    Shiksha: Lo studio della fonetica e dell'appropriata pronuncia delle parole contenute nei testi vedici.
    Vyakarana: La grammatica.
    Chandas: La composizione metrica.
    Nirukta: L'etimologia, rappresenta le orecchie del Veda Purusha.
    Jyotisha: L'astrologia e l'astronomia.
    Kalpa: L'arte cerimoniale. .................omissis"""

    """"omissis



    4. Magia

    Secondo i Veda, il mondo materiale è modellato da un’energia chiamata “maya”. “Maya” significa illusione, magia e potere che crea illusione.

    La concezione di base dei Veda è che l’universo viene creato come un campo giochi per le anime che cercano di godere della vita separatamente dall’Essere Supremo.

    Il creatore, Brahman, può anche essere visto come un grande “mago”, che si trasforma nella creazione, compie questa operazione grazie al suo potere magico di creatore, e questo potere magico nei Veda viene infine chiamato Maya ( Illusione). Maya è uno dei termini fondamentali dell’induismo. Prima di tutto è la capacità di illusione che consente al grande “mago” Brahman il potere di creare, e nello stesso tempo, indica anche la condizione psicologica di chiunque soggiaccia all’incantesimo del magico e divino gioco della creazione. Ma confondendo le infinite forme del gioco divino con la realtà, senza più percepire lo stato sottostante a tutto dell’unità di Brahman, l’uomo finisce con il rimanere schiavo dell’incantesimo della grande illusione, o Maya.

    Questa tuttavia non è una vera “illusione”, o un “miraggio”, come si crede comunemente, perché questa realtà “apparente” (maya), non è una realtà inesistente, ma esiste realmente.

    Si può solo affermare che si tratta di una realtà “non vera”, ma pur sempre realtà per quanto riguarda la nostra relazione con essa.

    In altre parole, se ci troviamo davanti ad una minaccia, sia essa rappresentata da una divinità o da una tigre, ebbene, si tratta di realtà che non sono fasulle ma che ci distruggono, o ci divorano.

    E’ soltanto sul piano dell’Assoluto che non esistono, e in questo consiste il loro stato definito fasullo o “illusorio”.
    Inoltre, il mondo delle forme cambia continuamente perché il gioco divino (Lila) è un movimento ritmico, ciclico e dinamico.

    E’ la forza che imprime dinamismo a questo gioco divino è il Karma ( principio di azione e reazione), un principio attivo in tutto quanto l’universo, così che ogni creatura si trova dinamicamente collegata ad ogni altra, senza possibilità di scampo.


    Come dicono le Upanishad, il Karma è l’energia della creazione e, dal Karma, tutte le cose hanno avuto la loro vita.

    Con il passare del tempo, il significato del Karma ha perso molto il suo significato originario di valore cosmico, ed ha acquistato piuttosto un significato più individuale e psicologico.

    Perciò, quando un individuo rimane all’interno di una visione frammentaria del cosmo, pensa sempre di potere agire indipendentemente dalle grandi leggi del gioco divino restando tuttavia legato comunque al karma delle sue azioni personali.

    Pertanto liberarsi dal karma significa semplicemente raggiungere le stato di unità e di armonia con tutta la creazione ed agire e comportarsi conformemente allo stato di unità ritrovata.

    Per ottenere questa esperienza di Unità, è necessaria l’acquisizione di uno stato più elevato o espanso della coscienza individuale e, quando finalmente si giunge all’esperienza di percepire con tutti i sensi tutte le forme del creato, soltanto come parti di una stessa Realtà (il Brahman), allora questa esperienza viene chiamata Moksha ( liberazione), e questa “liberazione” è considerata un conseguimento “essenziale” nell’Induismo.

    L'india ci ha lasciato un formulario magico contenuto nell' Atharva veda, la cui composizione è databile con ogni probabilità al periodo compreso tra il 1000 e 1'800 a. C.

    L'intento che questi inni perseguono è il raggiungimento di scopi pratici: un raccolto abbondante, la buona salute e una lunga vita, la fortuna in amore e l'arte della seduzione, la fecondità della donna e del bestiame, la vittoria nella contesa oratoria, nel gioco dei dadi o nella battaglia, il rinsaldamento della concordia familiare, il successo nelle attività. commerciali, la ricchezza, la prevalere sugli altri.

    Si cercava anche di fare il male provocando la morte di un nemico o rendendo impotente un rivale in amore attraverso la recitazione di tremende maledizioni.
    I mali di cui ci si voleva liberare con l'ausilio di questi inni erano i più svariati: le malattie soprattutto la febbre, la tisi, l'idropisia, la lebbra , ma anche le fratture e le ferite potevano essere guarite.

    Potevano essere scacciati i demoni ed annullate le influenze malefiche che malvagi operatori di magia (yatudhana) esercitavano sugli altri.
    Anche le colpe dovute a profanazioni o a cattive influenze di eventi infausti o straordinari venivano cancellate dalla recitazione di apposite formule.

    Gli inni dell'Atharva veda erano dunque in grado, nella credenza dell'uomo vedico, di modificare il corso naturale degli eventi e di influire su di essi provocando effetti sia risanatori sia malefici. L'efficacia di un incantesimo, come pure la riuscita di un sacrificio, dipendeva dalle parole che lo accompagnavano e dalla corretta recitazione di esse.

    Proprio per questo motivo l'Atharvaveda fu affidato al sacerdote chiamato brahman, che, durante il sacrificio, doveva scongiurare, con apposite formule, l'effetto negativo di eventuali errori di pronuncia che si verificassero da parte degli altri tre officianti, cioè lo hotr "il libatore" che recitava le strofe del Rgveda, l'adhvaryu "l'accompagnatore" che pronunciava le formule dello Yajurveda e l'udgatr "l'intonatore" che cantava le melodie del Samaveda. Questo fatto contribuì non poco ad accrescere l'autorità del quarto Veda, che in certi testi era chiamato anche Brahmaveda dal nome del sacerdote che lo recitava, e di quest'ultimo a cui fu attribuito il titolo di sarvavid "onnisciente", in quanto egli dominava la conoscenza della parola formulare (brahman) che era considerata il mezzo di coercizione più potente di cui un mago-esorcista potesse disporre.

    La parola infatti, secondo la concezione indiana ha funzione creatrice: è la matrice dell'esistenza, non è cosa diversa dalla sostanza che essa designa, ma anzi è la realtà stessa.

    Quindi conoscere la parola voleva dire questo conoscere la sostanza e conoscere significava avere potere. Per motivo il primo inno dell'Atharva veda, quello che apre l'intera raccolta portava un titolo, Purva, cioè "Il Primo" è un incantesimo per ottenere la perfetta conoscenza dei suoni della lingua sanscrita .


    Anche mediante il Raja Yoga Yoga di Pantanjali , parallelamente allo sviluppo della coscienza , si sviluppano in modo del tutto naturale anche i poteri latenti ,o Siddhi , che sono conformi a quel determinato livello di coscienza, così che possano essere eventualmente impiegati con perfetta cognizione di causa.

    Tra questi poteri vi è quello della levitazione che è presente anche in mistici cristiani.
    Un altro modo tradizionale per conseguire i poteri, o le siddhi, è quello del “tapas”, ossia dell'ascesi (mortificazioni, rinunce, ecc.).

    In tutte le religioni si sono seguite delle pratiche di ascetismo e mortificazioni.

    Questa scrittura è anche chiamata Yoga Darshana che è spesso tradotto con «filosofia Yoga» anche se in realtà la parola darshana ha un significato molto più profondo: letteralmente significa
    «vedere», quindi Yoga Darshana significa «il processo di vedere attraverso lo Yoga», ma si tratta di una vista preclusa agli occhi o ad ogni altro senso; è un vedere l'invisibile che si cela dietro la comune percezione, ovvero vedere oltre la Maya.



    4.1 La magia nella Atharva veda

    Secondo Atharva veda la creazione di questo universo è “Duale” e pertanto ogni cosa che c'è in questo universo ha sempre il suo contrario.

    Questo vale naturalmente anche per il Bene che ha come opposto il Male (così come la Luce è opposta alla Tenebra, il vero è opposto al Falso, ecc.). Nella cultura indiana esiste da sempre una grande varietà di esseri demoniaci, in quanto si crede che ogni pericolo, ogni disgrazia, o ogni minaccia alla propria incolumità, sia opera di un qualche specifico demonio.
    Questo vale per gli uomini ma persino per gli Dei.

    Ci sono così delle categorie diverse di entità malefiche.
    Ad esempio, i nemici degli dei (deva) son gli Asura, che però non sono nemici per gli esseri umani.
    Ma a loro volta gli esseri umani hanno i loro specifici nemici (come ad es. i Rakshasa), che invece non sono nemici per gli dei.


    Una particolarità che ha questo testo vedico, (Atharva), è quella di contenere speciali formule magiche, utili appunto per esorcizzare, o neutralizzare, demoni, o altri esseri malvagi, e difendere proprio gli uomini dalle perfide trame ordite da tali esseri.

    Peraltro, gli esseri demoniaci preconizzati hanno diversi nomi e, quindi, c'è pure il problema di identificare queste entità malefiche, ritenute responsabili delle nostre malattie, e di tutti gli altri accidenti che ci possono capitare. Alcune di queste entità malefiche sono ritenute capaci di infestare certi luoghi, o le case, o anche penetrare dentro le persone stesse, come fossero dei vermi, e però possono essere tenuti lontano, oltre che con speciali recitazioni, anche per mezzo di amuleti, o erbe magiche.

    Altre particolari entità demoniache hanno la capacità di insidiare le donne incinte e di distruggere il loro feto. Ma dell'aborto e della morte dell'embrione, la causa viene attribuita ad altri esseri
    demoniaci chiamati Kanya, ritenuti capaci anche di opprimere gli uomini e di bere il loro sangue, come vampiri.

    Altri esseri malvagi (di genere femminile in questo caso) sono quelli che abitano nelle fondamenta della casa, e questo spiega il perché di certi riti vedici che devono essere fatti quando si fa la posa
    della prima pietra di un edificio vedico. (come è stato fatto ad esempio, con la posa della prima pietra della casetta di Baschi).

    Gli spiriti maligni più famosi e citati nei testi vedici sono di certo i famosi “Rakshasa”, di cui si parla in ogni occasione.

    Questi demoni non sono i soli esseri ad operare il male, perché nelle loro opere malvagie sono coadiuvati da streghe, o stregoni, che possiedono anche loro una potenza demoniaca.

    Ci sono pure quelle azioni che si possono chiamare “Fatture” o “Malocchio”, quelle azioni volte a rovinare la vita, o danneggiare le cose di altre persone. Anche queste “fatture”, in India, sono per così dire “personificate”, e non considerate come entità astratte.

    Generalmente, questi spiriti maligni sono considerati appunto come delle “persone”, che per lo più sono mangiatori di carne cruda, o bevono sangue, ecc. e che si muovono preferibilmente durante la
    notte, proprio allo scopo di riuscire sempre … invisibili.

    Gli avversari per eccellenza di tutti questi spiriti invisibili, o della notte, sono considerati naturalmente Agni (il dio del Fuoco), oppure Surya (il Sole). Altri nomi pure invocati come distruttori delle varie entità malefiche e che si leggono sui testi vedici sono ad esempio, Brihaspati, Varuna, Jataveda, Soma, Indu e soprattutto Indra.

    Queste ed altre sono le divinità chiamate in soccorso e invocate specificamente come distruttori dei vari esseri malvagi, in quanto che, per opporsi a questi spiriti maligni, è necessario l'aiuto di una
    autorità “divina”.

    Per ottenere il loro intervento e il loro aiuto, è necessario che i bramini che hanno quello specifico statuto e quella specifica abilitazione, invochino ripetutamente i loro nomi, per il semplice
    fatto che la loro stessa potenza è già insita proprio nel loro stesso nome. Inoltre, anche il fatto di arrivare a “conoscere il nome”, di una certa entità malefica, priva questa stessa entità del fattore di
    inconoscibilità da loro sfruttata.

    Dunque, la pronuncia di specifici nomi ha duplice effetto, sia di aumentare l'efficacia del rito vedico, sia di smascherare l'avversario, di privarlo di copertura e di metterlo in condizione di non nuocere.

    Infine, sempre allo scopo di impedire a questi spiriti maligni di attaccare gli uomini, nello Atharva-veda vengono tramandati anche tutti quei complessi rituali che comportano pure l'uso di erbe
    magiche, di unguenti, di amuleti, di oblazioni e altre cose.

    Recentemente un discepolo di un noto maestro vedico, ha cercato di spiegare il funzionamento delle siddhi come segue:

    "Scivolate in quello spazio silenzioso che si trova tra un pensiero e l'altro, entrate nel silenzio, che è lo stato essenziale dell'Essere”. Una volta entrati nello stato essenziale dell'Essere, liberate intenzioni e desideri.

    Nello spazio tra un pensiero e l'altro non esistono né pensieri, né intenzioni; quando uscite da esso -cioè nel suo punto di giunzione con un pensiero, esprimete il vostro proposito.

    Se avete più obiettivi, preparatevi una lista; prima di entrare nello spazio tra i pensieri, concentratevi su di essi. Se, ad esempio, aspirate ad una brillante carriera, entrate nello spazio compreso tra i pensieri caratterizzati da questa intenzione ed essa apparirà subito come un barlume nella vostra coscienza.

    Liberare le intenzioni e i desideri nello spazio tra i pensieri significa gettare i loro semi nel terreno fecondo della potenzialità pura ed aspettare il tempo della fioritura.

    Non c'è bisogno di scoprirli per accertarsi che stiano germogliando, né di focalizzarsi rigidamente sul modo in cui crescono.
    Dovete semplicemente liberare intenzioni e desideri.

    Rimanete nello stato dell'autoriferimento; questo significa essere coscienti del vero Sé, dello spirito, del legame con il campo della potenzialità pura. E significa altresì non vedersi attraverso gli occhi
    del mondo né lasciarsi influenzare dalle opinioni o dai giudizi altrui.

    Il sistema migliore per mantenere lo stato di auto-riferimento consiste nel tenere per sé i propri desideri; non fatene partecipe nessun altro, a meno che una persona non nutra le stesse vostre aspirazioni e non sia strettamente legata a voi.

    Non aggrappatevi al risultato finale. In altre parole, rinunciate al rigido attaccamento ad un risultato specifico e vivete nella saggezza dell' incertezza; godete di ogni momento del viaggio della vita, anche se ne ignorate la fine. Lasciate i dettagli all'universo.

    Una volta liberati, le vostre intenzioni e i vostri desideri sviluppano capacità organizzative illimitate; fidatevi di questa loro capacità di gestire, in vostra vece, i dettagli.

    Ricordatevi che la vostra vera natura è fatta di puro spirito. Portate con voi, ovunque andiate, la coscienza del vostro spirito, liberate moderatamente i desideri e l'universo si occuperà dei dettagli." """

    Edited by °Mirana° - 30/5/2013, 22:13
     
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    " Pertanto liberarsi dal karma significa semplicemente raggiungere le stato di unità e di armonia con tutta la creazione ed agire e comportarsi conformemente allo stato di unità ritrovata."
    L'astrologia vedica si basa sulle leggi del Karma il quale ci viene restituito nel bene o nel male dalle stelle , ovvero dai pianeti. L' astrologia vedica ci permette di conoscere i momenti negativi o meglio i periodi nei quali un dato pianeta agisce in modo negativo al livello karmico e porre rimedio a questa situazione . Ad esempio, se il Sole ha un transito non favorevole, oppure è debilitato secondo particolari aspetti allora si può usare il suo mandala . Vi sono dei segni che ci fanno capire quando il sole è debilitato che sono :
    Mancanza di sicurezza, di fiducia in se stessi o di rispetto di se in generale una bassa stima di se. Ci sarà mancanza di forza di volontà e di coraggio, insieme alla paura degli altri. L'individuo potrà avere scarsa iniziativa o motivazione, potrà essere dipendente dagli altri emotivamente e materialmente. Farà riferimento agli altri (di solito familiari ed amici) per il proprio senso d'identità, a troverà difficile fare le cose per suo conto. Avrà una debole immagine di se a si riferirà agli altri per definite se stesso. In genere non avrà molto successo nella vita, oppure il successo non lo farà sentire a proprio agio. L'individuo potrà essere indolente, lento, ottuso o letargico; anche suo padre, di solito, non aura un buon destino.
    Sul piano fisico questa persona potrà soffrire di scarsa energia, pallore anemia, estremità fredde, digestione debole, scarso appetito, polso debole o lento, cuore debole a cattiva circolazione. Potrà esserci edema, accumulo di acqua a muco, a una generale ipofunzione degli organi a del sistema nervoso. La vista può essere debole. Vi può essere artrite a debolezza ossea. La resistenza sarà bassa, soprattutto rispetto al freddo ed alle condizioni umide. Per rafforzare il sole ci sono dei metodi dei quali parlerò in seguito nel forum di astrologia
     
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    Grazie Pier,

    Molto interessante.
    Trovo bellissima questa cosa di poter porre rimedio ad una posizione non favorevole di un proprio pianeta personale.
    In Occidente oltre allo scarico dei transiti attraverso le simbologie o il palliativo di una Rivoluzione Solare Mirata non ci sono altre alternative.

    Poi qui da noi l'Astrologia non è molto ben vista, viene travisata, mentre in Oriente se ne fa un culto, ha una lunga tradizione che tutti seguono con venerazione.
    Bello anche questo confronto tra le due culture.

    :) ;)
     
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  4. pierlalla
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    CITAZIONE (lisistrata @ 31/5/2013, 12:44) 
    Grazie Pier,

    Molto interessante.
    Trovo bellissima questa cosa di poter porre rimedio ad una posizione non favorevole di un proprio pianeta personale.
    In Occidente oltre allo scarico dei transiti attraverso le simbologie o il palliativo di una Rivoluzione Solare Mirata non ci sono altre alternative.

    Poi qui da noi l'Astrologia non è molto ben vista, viene travisata, mentre in Oriente se ne fa un culto, ha una lunga tradizione che tutti seguono con venerazione.
    Bello anche questo confronto tra le due culture.

    :) ;)

    Purtoppo la rivoluzione mirata , almeno come la propone Ciro Discepolo , costa molto - viaggio, permenenza , disagio eventuale , ecc.
    La Laurito ha scritto che un giorno è andata in India per la Rivoluzione Solare Mirata. Ebbene , subito dopo aver mangiato è stata colta da dei dolori dovuti ad una intossicazione alimentare e mentre la trasportavano in
    ospedale è bruciato il suo albergo . L'astrologo interpellato in proposito ha detto che poteva andarle molto peggio.
    Questo ovviamente è un caso limite https://img.forumfree.net/html/emoticons/smile.gif
    Ma chi non ha soldi o tempo a disposizione come fa a fare un viaggio così lungo ? Ecco allora che ciò che propone l'antica saggezza vedica può venire in aiuto , senza spendere un centesimo .
    Pier
     
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    Poteva andarle peggio!!!!! :huh: :o:
     
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    Ma a tal proposito:

    CITAZIONE (pierlalla @ 31/5/2013, 12:30) 
    " Pertanto liberarsi dal karma significa semplicemente raggiungere le stato di unità e di armonia con tutta la creazione ed agire e comportarsi conformemente allo stato di unità ritrovata."
    L'astrologia vedica si basa sulle leggi del Karma il quale ci viene restituito nel bene o nel male dalle stelle, ovvero dai pianeti. L' astrologia vedica ci permette di conoscere i momenti negativi o meglio i periodi nei quali un dato pianeta agisce in modo negativo al livello karmico e porre rimedio a questa situazione.

    Ma io mi domando: se il Karma ha stabilito che queste cose dovevamo viverle, è giusto tentare di modificarle, o "porvi rimedio"?

    E sopratutto: abbiamo davvero il potere o mezzi efficaci per farlo? -Personalmente, credo di no.


    Ma comunque trovo molto affascinante l'Astrologia Vedica, e vedrò di approfondire il discorso. Mi ritrovo molto in alcuni tratti nella descrizione che hai dato del Sole debilitato, sopratutto nella parte fisica.
    Nel mio tema occidentale infatti ho il Sole isolato in 12^ casa, sarei molto curiosa di vedere quali similitudini abbia il mio tema vedico. Anche se però io credo che se io sono nata con un Sole debilitato, sarà perché dovevo provare questa esperienza di "Ego sminuito", (molto probabilmente perché in esistenza precedenti l'avrò avuto smisurato!), ma non credo che sia giusto che io tenti di modificare l'azione di questi pianeti avversi, se è questo il "compito" Karmico che mi è stato assegnato... Insomma, intendo: riv mirate o altri "rimedi" non sono in antitesi con le leggi Karmiche? :unsure:
     
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  7. pierlalla
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    Secondo la cultura orientale, e vedica in particolare ,noi nasciamo per bruciare il karma che ci siamo creati con le vite precedenti. L'astrologia vedica ci dà delle indicazioni sul nostro karma creato sempre nelle nostre vite precedenti . Con l'ipnosi regressiva alcuni psichiatri e psicologi riescono a far regredire le persone e prendere coscienza degli eventi più stressanti che sono causa del karma (vi è comunque anche il karma positivo) .
    Si abbiamo i mezzi, come la meditazione , l' aiuto della astrologia orientale e penso anche quella karmica occidentale e numerosi altri mezzi presenti in tutte le antiche culture .
    Le rivoluzioni mirate che nascono dall'astrologia occidentale non hanno nulla a che fare con le leggi Karmiche perchè tale astrologia, per quanto mi risulta, non le considera.
    Piuttosto sono propenso a pensare , tendo sempre conto della cultura vedico /orientale, che cambiare posizione intorno al mondo ,in una tale data , è come tentare di sfuggire ai carabinieri , ma questi prima o poi mi verranno a trovare . Naturalmente i carabinieri sono le leggi karmiche ed i pianeti che ne sono gli esecutori
    Pier
     
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    CITAZIONE (pierlalla @ 31/5/2013, 16:07) 
    Piuttosto sono propenso a pensare , tendo sempre conto della cultura vedico /orientale, che cambiare posizione intorno al mondo ,in una tale data , è come tentare di sfuggire ai carabinieri , ma questi prima o poi mi verranno a trovare . Naturalmente i carabinieri sono le leggi karmiche ed i pianeti che ne sono gli esecutori
    Pier

    :lol: Sono pienamente d'accordo!

    Ma allora questi mandala, meditazione ecc sono più metodi per capire ed evolversi, che un tentativo di evitare l'influsso dei pianeti ostili, sono strumenti per giungere alla consapevolezza e quindi bruciare il karma. ?
     
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    CITAZIONE (pierlalla @ 31/5/2013, 16:07)
    Secondo la cultura orientale, e vedica in particolare ,noi nasciamo per bruciare il karma che ci siamo creati con le vite precedenti. L'astrologia vedica ci dà delle indicazioni sul nostro karma creato sempre nelle nostre vite precedenti . Con l'ipnosi regressiva alcuni psichiatri e psicologi riescono a far regredire le persone e prendere coscienza degli eventi più stressanti che sono causa del karma (vi è comunque anche il karma positivo) .
    Si abbiamo i mezzi, come la meditazione , l' aiuto della astrologia orientale e penso anche quella karmica occidentale e numerosi altri mezzi presenti in tutte le antiche culture .
    Le rivoluzioni mirate che nascono dall'astrologia occidentale non hanno nulla a che fare con le leggi Karmiche perchè tale astrologia, per quanto mi risulta, non le considera.
    Piuttosto sono propenso a pensare , tendo sempre conto della cultura vedico /orientale, che cambiare posizione intorno al mondo ,in una tale data , è come tentare di sfuggire ai carabinieri , ma questi prima o poi mi verranno a trovare . Naturalmente i carabinieri sono le leggi karmiche ed i pianeti che ne sono gli esecutori
    Pier

    Assolutamente d'accordo! :D
    Tra l'altro, mi ritrovo anche io,almeno in parte,nella descrizione del Sole debilitato. Il mio ha,in effetti,solo quadrature in casa 9^, ma credo che,col TN indiano sarà probabilmente in 8,casa di Karma,che io sappia... :unsure: :(

    CITAZIONE (°Mirana° @ 31/5/2013, 16:23) 
    CITAZIONE (pierlalla @ 31/5/2013, 16:07) 
    Piuttosto sono propenso a pensare , tendo sempre conto della cultura vedico /orientale, che cambiare posizione intorno al mondo ,in una tale data , è come tentare di sfuggire ai carabinieri , ma questi prima o poi mi verranno a trovare . Naturalmente i carabinieri sono le leggi karmiche ed i pianeti che ne sono gli esecutori
    Pier

    :lol: Sono pienamente d'accordo!

    Ma allora questi mandala, meditazione ecc sono più metodi per capire ed evolversi, che un tentativo di evitare l'influsso dei pianeti ostili, sono strumenti per giungere alla consapevolezza e quindi bruciare il karma. ?

    Sì, dovrebbero essere un modo per aiutarci a sciogliere il nodo karmico, un po' come può essere la preghiera per un cristiano probabilmente: i peccati li hai comunque,ma cerchi,oltre che di rimediare,di aiutarti con la preghiera... Credo eh... :unsure:

    Per quanto riguarda le RSM credo che non siano paragonabili comunque,perché non mi pare Discepolo creda nella reincarnazione,né nel karma, quindi credo che possano eventualmente aiutare solo dal punto di vista meramente materiale. :)

    Ps: a proposito, in che senso alla Laurito poteva andar peggio??? E peggio di così che le poteva capitare ancora? :D E fortuna che ha fatto una RSM,pensa tu se stava a casa! :D Se Ciro vede la mia di quest'anno mi prenota l'estrema unzione secondo me! :lol: :lol: :lol:
     
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  10. pierlalla
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    CITAZIONE (°Mirana° @ 31/5/2013, 16:23) 
    CITAZIONE (pierlalla @ 31/5/2013, 16:07) 
    Piuttosto sono propenso a pensare , tendo sempre conto della cultura vedico /orientale, che cambiare posizione intorno al mondo ,in una tale data , è come tentare di sfuggire ai carabinieri , ma questi prima o poi mi verranno a trovare . Naturalmente i carabinieri sono le leggi karmiche ed i pianeti che ne sono gli esecutori
    Pier

    :lol: Sono pienamente d'accordo!

    Ma allora questi mandala, meditazione ecc sono più metodi per capire ed evolversi, che un tentativo di evitare l'influsso dei pianeti ostili, sono strumenti per giungere alla consapevolezza e quindi bruciare il karma. ?

    Fanno parte di un programma più vasto che interessa , in tutti i suoi aspetti , una persona che segue un cammino evolutivo .
    Lo scopo è quello di rimuovere il karma negativo e questa rimozione può avvenire sia per mezzo della rimozione dell'influsso ,sempre negativo ,degli astri che con la meditazione che agisce sugli stati di coscienza.
    I mezzi a disposizione sono molti come l'usare le pietre , i colori , i mantra od i mandala dei pianeti ; usare dei mantra specifici per la meditazione o preghiere ( come nella nostra relione ) ; usare degli stili di vita; nutrirsi di certe erbe per un certo periodo ,ecc . I mezzi son tanti ed il loro fine è quello di rimuovere il karma e rendere i pianeti capaci di ritornarci solo il karma positivo e quindi darci la possibiltà di percorrere più facilmemte il cammino verso quella illuminazione così cara alla filosofia e cultura orientale. L'astrologia vedica ,per intenderci, è essenzialmente di carrattere spirituale.
     
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  11. pierlalla
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    [QUOTE=Kinsei,31/5/2013, 17:24 ?t=66060588&st=0#entry535587454]


    CITAZIONE (°Mirana° @ 31/5/2013, 16:23) 
    Ps: a proposito, in che senso alla Laurito poteva andar peggio??? E peggio di così che le poteva capitare ancora? :D E fortuna che ha fatto una RSM,pensa tu se stava a casa! :D Se Ciro vede la mia di quest'anno mi prenota l'estrema unzione secondo me! :lol: :lol: :lol:

    Una precisazione sulla Laurito .
    da http://cirodiscepolo.blogspot.it/2009/04/l...compleanno.html
    .....poi segnalo, a chi non l'avesse visto visto il tg1 di questa sera delle 20.00, un servizio sulle rsm ...caspita come stiamo andando avanti!!hanno intervistato l'astrologo Toscano che ha spiegato i calcoli da fare e la laurito , che ha raccontato un episidio successo a bangkok di un suo compleanno mirato nel quale il suo albergo prese fuoco e per poco rischiò di morire... il suo astrologo al tempo le disse che era stata fortunata perchè rimase viva... fosse percaso il sig. Ciro?
    Bravo al nuovo direttore del tg 1 che da spazio anche a queste singolari notizie.
    buona serata
    Emy
     
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    Quello che non mi riesco a spiegare, e che per me è un mistero è come fa la gente a dire che la RSM funzionano???
    Hanno il dono dell'ubiquità???
    Sanno cosa sarebbe successo se fossero rimaste nella loro città???
    Io credo invece che le RSM funzionino bene quando ci sono buoni transiti, nonostante la RS abbia aspetti da paura.
    Mentre nel caso della povera Laurito evidentemente non c'era RSM che potesse reggere ai suoi transiti da paura e magari in Italia le sarebbe andata a fuoco la cucina durante un ricevimento con amici, ed il risultato sarebbe stato sempre quello.

    <_< -_- ^_^
     
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