L’ASTROMETEOROLOGIA

UN’ASTROLOGIA DIMENTICATA

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    Un'ASTROLOGIA DIMENTICATA:
    L'ASTROMETEOROLOGIA


    Enrico Castiglioni





    Dato per scontato il postulato astrologico per cui la nostra scienza si riallaccia a tutte le branche della conoscenza - essendo appunto la scienza delle corrispondenze tra i fenomeni celesti e quelli terrestri - mi piace qui ribadire ancora una volta come questi ultimi siano strettamente sottomessi all’evoluzione del nostro sistema planetario. E’ tuttavia tendenza usuale - anche fra gli astrologi - considerare l’astrometeorologia come una branca spinosa della nostra scienza - tanto da renderla poco pratica od addirittura misconosciuta.
    Eppure è certo che essa si riallaccia ad una delle più fulgide tradizioni della nostra arte, al tempo in cui l’oroscopo individuale non aveva certamente l’importanza odierna ed il susseguirsi dei fenomeni naturali giocava un ruolo tutt’altro che trascurabile nel contesto civile di allora.
    Basterebbe pensare, per un attimo, all’influenza del tempo sull’economia agraria degli antichi durante le periodiche inondazioni del Nilo e dell’Eufrate per capire in quanta considerazione fu tenuta la previsione astrometeorologica.
    Era quello il tempo in cui gli acuti osservatori del cielo traevano gli auspici dal levarsi e dal colore dei pianeti, dove la sorgente Venere mattutina annunciava al suo apparire il favore o il diniego della divinità e dove non poteva non esistere una stretta correlazione tra l’eterno e ricorrente consumarsi della Luna e la proverbiale mutevolezza del tempo atmosferico. Era quello il tempo in cui la Luna godeva del privilegio d’essere la prima misuratrice del tempo ed i suoi aspetti con l’altro Luminare avevano il potere di sollevare i mari e moltiplicare i pesci.
    Con le sue fasi, nel suo incessante incedere fra i vari segni dello Zodiaco annunciava pioggia o bel tempo a seconda degli aspetti che veniva formando con i vari pianeti.
    (...) Il merito di aver riportato al giusto rango l’astrometeorologia spetta in questo secolo ad astrologi come André Barbault, Gustave Brahy e Lippens, che hanno fatto di quest’astrologia dimenticata una scienza dalla sorprendente attualità.
    Se Barbault ci fornisce un utile bagaglio di aforismi sulla Tradizione, Brahy sostiene che l’astrologia finanziaria e quella meteorologica sono i due generi di studi che apportano il maggior numero di contributi all’esperienza più utile per l’avanzamento della nostra scienza e, in effetti, bisogna dire che il confronto del pronostico con l’avvenimento ci fornisce una verifica immediata del metodo. Lippens c’informa, poi, sull’influenza intrinseca dei vari pianeti in maniera davvero esauriente che vale riproporre almeno in sintesi.
    Egli sostiene che tale influenza è facilmente ricavabile dalla natura passiva dei segni nei quali i pianeti hanno il domicilio primario.

    – Il SOLE per la sua stessa natura, influenza la temperatura. Esso regola a seconda della sua declinazione il processo delle stagioni. L’accrescimento dell’attività interna si manifesta attraverso la temperatura. Secondo la tradizione è caldo e secco.

    –La LUNA, in virtù della sua estrema mobilità presiede alle modulazioni correnti del tempo e si esprime soprattutto attraverso l’oscillazione barometrica. La Tradizione dà al nostro satellite una natura fredda ed umida. Per questo essa è significatrice di depressione.

    MERCURIO, secco e rapido, dal movimento ruotante vicino al Sole, regge il movimento dell’atmosfera, il vento, l’evaporazione. La sua natura versatile lo rende facilmente influenzabile. Considerato neutro, non ha pianeti nemici, ma coadiuva la loro influenza.

    VENERE è un pianeta moderatamente caldo e soprattutto umido. Denominata un tempo madre delle piogge, essa crea un clima ciclonico e marittimo. Presiede inoltre ad un addolcimento generale della temperatura, rinfrescando attraverso un cielo nuvoloso ed una brezza umida. La tradizione non fa però menzione della sua influenza sulle correnti magnetiche terrestri e sulla direzione del vento. Venere, dice Barbault, ha il potere di cambiare il tempo da secco a umido.

    MARTE è intensamente caldo e freddo. Esso conferisce un tempo anticiclonico, continentale, caldo in estate e freddo d’inverno.

    GIOVE, dalla natura calda e umida regge lo scarico dell’atmosfera. Porta un generale addolcimento della temperatura con un pizzico di pioggia e di vento.
    Favorevole alla fertilità, i suoi aspetti con la Luna provocano lo scarico della corrente elettrica.

    URANO, dalla natura elettrica, ionizza l’atmosfera. Esso è generatore di perturbazioni e temporali soprattutto nei suoi aspetti con la Luna.

    NETTUNO, dalla natura umida, inclina alla nebulosità, alla nebbia, ai tempi brumosi.

    PLUTONE, pianeta freddo, simbolizza il polo del freddo, dirigendo le nuvole verso il centro.

    Gli antichi, per quanto avessero cognizioni sul tempo atmosferico di una tale portata che a noi non sono pervenute che in piccolissima parte, pare che nulla sapessero del gioco dei cicloni e degli anticicloni, mentre invece oggi sappiamo che l’anticiclone è un centro d’emissione e il ciclone costituisce per così dire la fonte di richiamo della corrente in superficie. Nell’emisfero nord l’aria sfugge dall’anticiclone nel “senso delle lancette dell’orologio” deviando di 45 gradi sulle nostre latitudini e convergendo, poi, in senso inverso. La velocità del vento in superficie è intimamente legata alla differenza di pressione tra i due grandi centri dell’atmosfera. Inoltre è probabile che la traslazione delle correnti atmosferiche dopo questa prima parte di tragitto presenti degli stretti legami con l’azione magnetica terrestre. L’evaporazione è molto forte e l’aria prende un movimento ascendente nella zona ciclonica e calda situata per lo più al centro dell’Oceano Atlantico. La corrente superiore satura d’umidità e fortemente ionizzata si dirige verso il polo del freddo, situato nella regione artica, abbassandosi lentamente e abbandonando la propria umidità per la condensazione; la massa d’aria, infine, a contatto col suolo si scarica completamente. Infatti, la corrente di superficie nel suo tragitto di ritorno è secca e priva di carica elettrica.
    Inoltre è certo che questo scarico fa nascere delle correnti elettriche potenti, che attraversando i continenti e i mari sotto forma di correnti telluriche, si dirigono dal polo del freddo al polo del calore e sembra anche che le correnti telluriche siano strettamente legate al magnetismo terrestre. Si sa, per esempio, che durante gli sconvolgimenti solari le correnti telluriche acquistano un’intensità notevole.
    Ebbene, noi potremmo ritrovare questa instabile circolazione atmosferica nell’oroscopo, considerando la linea dell’orizzonte che taglia lo Zodiaco in due fette e che ci fornirà una parte inferiore che rappresenta le correnti in superficie e una parte superiore che indica le correnti superiori.
    Il meridiano, da parte sua, separa le due regioni a pressione differente.
    La Zona Orientale corrisponderà alla zona Anticiclonica.
    La zona Occidentale alla zona di depressione ciclonica. Il primo quadrante ci darà la corrente in superficie dell’anticiclone, il secondo, l’arrivo della corrente in superficie nella zona ciclonica, il terzo è legato al movimento ascendente delle correnti superiori ed il quarto, infine, alla discesa delle correnti superiori verso il polo del freddo.

    Passando, quindi, ad esaminare un oroscopo astrometeorologico potremmo dire che:

    IL PRIMO CAMPO E IL SEGNO DELL’ARIETE corrispondono all’anticiclone, punto di partenza del circuito. Marte, governatore del segno dalla natura secca, annuncia un regime anticiclonico continentale. Il Sole, Mercurio e Saturno, anch’essi appartenenti al gruppo dei pianeti cosiddetti “secchi”, forniscono un clima identico. Al contrario, i pianeti umidi in questa casa e in questo segno portano alla risoluzione di questo regime.

    IL CAMPO SECONDO ED IL SEGNO DEL TORO simbolizzano la direzione del vento al suolo. Lasciato il centro dell’anticiclone, il vento di superficie devia in seguito alla rotazione della terra ed al magnetismo terrestre strettamente in conformità con il pianeta Venere, legato dalla tradizione all’aria e qui indicante l’intensità della corrente di superficie che dipende dalla pressione tra il ciclone e l’anticiclone.

    IL CAMPO TERZO ED IL SEGNO DEI GEMELLI, ci informano sulla velocità del vento al suolo. I Gemelli sono un segno d’aria, e il suo governatore, Mercurio, è tradizionalmente legato alla terra. Lungi dal dimenticare il mitico dio messaggero degli dei tra i mortali, lo ritroveremo nell’oroscopo meteorologico come simbolo della velocità del vento.

    IL QUARTO CAMPO ED IL SEGNO DEL CANCRO, si riferiscono alla pressione barometrica. Segno equidistante dai segni equinoziali sembra giocare un ruolo intermediario tra il ciclone e l’anticiclone. La Luna, governatrice del segno, dalla natura umida ci ragguaglierà sul cambiamento continuo e capriccioso della pressione facendo da preciso barometro e ci informerà costantemente sull’umidità dell’atmosfera. A questo punto, Lippens fa notare come una deduzione troppo frettolosa ci indurrebbe a considerare i pianeti umidi come instauratori di un regime di bassa pressione, mentre quelli cosiddetti “secchi” dovrebbero fornirci un regime alta pressione. Questa deduzione troppo logica, egli sostiene, viene spesso infirmata da un’accurata osservazione del cielo, la quale, per esempio, nel caso del segno che stiamo esaminando, fa sì che Venere, purché non sia debilitata, possa alzare la pressione e lo stesso vale per il pianeta Marte, considerato in caduta in questo segno.

    IL CAMPO QUINTO ED IL SEGNO DEL LEONE, ci ragguagliano sulla temperatura.
    E’ noto quanto la temperatura sia strettamente legata alla pressione. Spesso quando la pressione è bassa la temperatura è in rialzo, mentre un rialzo di pressione è sempre per lo più legato ad una bassa temperatura. La quinta casa, quindi, ci fornirà i dati sulla temperatura locale, essendo intimamente legata al Sole e all’elemento Fuoco.

    IL CAMPO SESTO ED IL SEGNO DELLA VERGINE, si rapportano all’evaporazione
    ed alla consequenziale nuvolosità. Mercurio e la Vergine ci dicono il grado di siccità conseguente all’evaporazione. Pianeti come Marte, Mercurio, Sole, Saturno in questo segno, annunciano un tempo prevalentemente sereno, mentre Giove ha il potere di diminuire l’eventuale nuvolosità.

    IL CAMPO SETTIMO ED IL SEGNO DELLA BILANCIA, si riferiscono al centro del ciclone vero e proprio. Essendo al di sopra dell’orizzonte, essi indicano l’inizio delle correnti ascendenti. Ancora Lippens fa notare come l’elemento aria e l’umida Venere abbiano un ruolo importante e, rapportandosi alla mitologia, ci ricorda la Venere nata dalla schiuma del mare, la quale avrebbe una stretta analogia con il regime ciclonico che assorbe l’acqua marina e nell’oceano si trovano, per lo più, le zone più vaste di bassa pressione.

    L‘OTTAVO CAMPO ED IL SEGNO DELLO SCORPIONE, ci informano sulla direzione delle correnti superiori indicate dalle nuvole. Plutone, maestro del segno, gioca qui un ruolo di polarizzazione e di orientamento, indicandoci (in rapporto alla casa seconda) la direzione del vento al suolo e quella delle nuvole.
    MERCURIO (il Vento) in questo segno, spinge l’aria verso il centro del freddo,cioè verso Nord. URANO, significatore dei fenomeni elettrici e NETTUNO, strettamente legato alla condensazione, provocano quando sono in questo segno, molte piogge, favorendo un vento dal Sud.

    IL CAMPO NONO ED IL SEGNO DEL SAGITTARIO simbolizzano la velocità delle correnti superiori secondo l’attrazione del polo del freddo, ragguagliandoci sulla velocità delle nuvole e sulla loro influenza sul vento a terra. GIOVE e URANO, in questo segno, provocano burrasche. MARTE il dinamico, rinforza il vento.

    IL CAMPO DECIMO ED IL SEGNO DEL CAPRICORNO, ci danno la ripercussione della pressione degli strati superiori sulla pressione al suolo. E’ regola generale che quando le masse d’aria sono elevate la loro pressione è al minimo; la loro temperatura elevata permette di contenere molta acqua senza essere umida. Sparpagliandosi ed avvicinandosi al centro del freddo la pressione si alza per un implicito raffreddamento e per condensazione dei vapori che ne risultano.
    Una pressione elevata, dunque, negli strati alti dell’atmosfera va di pari passo con un regime anticiclonico in superficie, tanto che una pressione bassa fa supporre un regime ciclonico al suolo.

    L’UNDICESIMO CAMPO ED IL SEGNO DELL’AQUARIO ci ravvisano sul potenziale elettrico delle correnti superiori e la conseguente ripercussione sulla temperatura al suolo. Sappiamo che la rappresentazione grafica del segno è una linea di corrente doppia. Sappiamo anche che la carica elettrica è intimamente legata al potenziale negativo del suolo e un rapido accrescimento della carica negativa del suolo permette di prevedere, nelle 24 ore, un regime di vento e di piogge in inverno e di temporali in estate. Va ricordato che URANO, signore del segno, è il pianeta dell’elettricità.

    IL CAMPO DODICESIMO ED IL SEGNO DEI PESCI, indicano la quantità di vapore contenuta nell’aria e il grado di saturazione nel quale si trova l’atmosfera. E’ in fondo da questa umidità relativa che dipende la formazione delle nuvole e delle piogge, in stretta conformità con il governatore del segno, NETTUNO.

    ******



    Lungi dall’essere terminato, l’oroscopo astrometeorologico necessità ulteriormente di alcuni particolari da non sottovalutare: innanzitutto i vari mutui aspetti dei pianeti.
    In particolare modo si dovrà tener conto delle congiunzioni, opposizioni e delle varie dignità.
    La congiunzione del 1980 GIOVE - SATURNO tradizionalmente chiamata un tempo congiunzione maggiore, sarà probabilmente apportatrice di un bel po’ di freddo, essendo la natura dei pianeti in contrasto tra loro.
    Inoltre, non devono certamente essere sottovalutate le Eclissi solari e lunari, annunciatrici sempre di un sistema perturbato. Così come le occultazioni, l’apogeo e il perigeo dei pianeti, il Nodo della Luna, troppo spesso ingiustamente dimenticato, le stelle fisse, alcune costellazioni e la Luna stessa, che in astrologia meteorologica merita un capitolo a se stante.
    Tolomeo ricorda che le sue fasi sono tradizionalmente comparate alle stagioni, tanto che la prima fase dalla Luna nuova, al primo quarto, favorisce un tempo umido e secco, corrispondente alla primavera ed il secondo quarto corrisponde ad un tempo caldo e secco e via di seguito.
    Inoltre ogni qualvolta il nostro satellite entra in un segno d’acqua favorisce un cambiamento del tempo.
    La Luna nel segno dell’Acquario chiamato anticamente dai francesi “PLUVIOSE”, favorisce le precipitazioni.
    Il ciclo di 19 anni che riporta SOLE, TERRA e LUNA alle pressoché medesime rispettive posizioni ha la sua importanza.
    Così il ciclo undicinale, dovuto al fin troppo noto processo di attività delle macchie solari.
    Un vecchio trattato ci avverte, infine, di non fare previsioni se non tenendo in giusto conto il luogo geografico per il quale si stabilisce l’oroscopo.
    E’ forse opportuno ricordarlo.
    Spesso l’avvicendarsi delle situazioni atmosferiche non manca di riservarci delle sorprese. L’esempio a noi più vicino è quello delle estati del ‘73 e ‘77 caratterizzate da continue piogge e freddo. Ricordo che esse spinsero ad un frettoloso ritorno dalle vacanze e taluni pronosticavano l’inizio di una nuova era glaciale.
    Si ricorderà, per esempio, che nel giugno 1976, al nord delle Alpi sembrò dominare un clima desertico. Il protrarsi del caldo per diverse settimane provocò una vera e propria catastrofe, soprattutto in un paese classico per le estati fresche e piovose come l’Inghilterra.
    A chi s’interessa di statistiche diciamo che il giorno più “scottante” del nostro secolo in Europa è stato il 23 luglio 1911 caratterizzato da una temperatura costante di oltre 40 gradi, mentre il 1912 appare uno degli anni meno soleggiati.
    Se poi desideriamo saperne di più uscendo da casa al mattino superando l’incertezza di portarci dietro l’ombrello, se vogliamo assolutamente sapere in anticipo come sarà il nostro fine settimana e le nostre tanto desiderate vacanze, non guasterà certamente dare un’occhiatina alle effemeridi, le quali, non dimentichiamolo, stanno all’astrologo come il breviario al prete

    www.dantevalente.it/biblio/la-133.pdf

    Edited by lisistrata - 6/5/2013, 22:05
     
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    Le più lontane origini dell’Astrologia si colorano di Meteorologia.


    Un tempo si supponeva una connessione tra le Stelle e le Stagioni piovose, ciò che spiegherebbe, per esempio, il simbolo acquariano del giovane che versa ambrosia, il nettare degli Dei, dalla brocca.

    Ancora oggi vi è chi ritiene che le Fasi Lunari invernali siano portatrici di freddo, quelle estive di rugiada.
    Si tratta di credenze antichissime, legate alla civiltà primitiva nella quale esse trovarono fondamento. Antiche storie popolari fanno riferimento a Stelle fredde o calde, umide o secche.
    Le Pleiadi, collocate in Toro, godevano fama di provocare umidità al loro sorgere, il Cancro era ritenuto apportatore di tempeste estive, il Leone del caldo, l’Ariete di intemperanze del tempo atmosferico e dei classici temporali del mese di marzo. Alcune Stelle, come la famosissima Sirio, citata più volte anche da Omero) erano determinanti ai fini dell’annata agricola, Sirio in particolare per la straripazione benefica del Nilo.
    Non è agevole datare la storia dei Segni Zodiacali.
    Nell’analizzare la sequenza classica, dall’Ariete ai Pesci, è invece facile rintracciare i riferimenti stagionali alla vita agricola e animale.
    Il succedersi di semina e raccolto, della fecondazione e dei parti delle greggi spiega, meglio della collocazione delle Stelle in Cielo, l’adozione dei differenti Simboli Celesti.

    www.graziamirti.it/grazia-scrive/an...teorologia.html
     
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