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L'astrologia umanistica o evolutiva trova la sua punta di diamante in Dane Rudhyar, che seguendo la scuola junghiana, mette in atto lo studio psicologico delle potenzialità umane.
Ognuno di noi ha una propria carta natale, che come un'istantanea scattata al momento della nascita, cristallizza un dato momento, cioè appunto la nascita, dove i pianeti transitanti occupano determinati gradi zodiacali.
Dalla forma, modello e aspetti si delineano quelle che sono le nostre potenzialità.
Quindi ciò che sto cercando di spiegare è che noi essendo dotati di libero arbitrio presentiamo in fase esponenziale nel nostro tema delle potenzialità che, in base alla nostre scelte siamo o no in grado di sviluppare.
Secondo Rudyar le tre caratteristiche di base di un modello planetario primario sono:
- la combinazione di due o più tipi di aspetti che visualizzano un netto tipo di simmetria,
- la configurazione degli aspetti dovrebbe essere chiusa e completa, ed estendersi per 360 °,
- e dovrebbe essere un poligono regolare in grado di essere inscritto in un cerchio.
Il modello del nostro tema può rientrare in un modello a spruzzo, a secchio, emisferico e così via, presentare delle figure geometriche come il quadrato a T, il punto di Talete ed altre ancora, e queste geometrie astrali individuano i nostri blocchi, le nostre paure ed è questa una spia indicativa sul nodo da sciogliere per un libero sviluppo.
E lì che entra in gioco l'indagine psicologica per una crescita interiore ed il nostro sforzo personale per cercare di superare le tensione e di conseguenza migliorare noi stessi.
Faccio uno esempio, se il nostro tema presenta un modello emisferico, vuol dire che tutti i nostri pianeti sono posizionati in una metà del cerchio, per cui se li troveremo posizionati che so dalla prima alla settima casa e l'altra metà del cerchio si presentasse vuota, significa che il nostro è un problema di relazione, in quanto è come se ci fosse un'opposizione tra la prima e la settima casa, in quanto yin e yang non si integrano e c'è una scissione.
Occorre pertanto lavorare su noi stessi ed invece di respingere gli altri, cercare di cooperare ed interagire con essi, cercando di essere meno individualisti.
Ecco perchè nell'interpretare un tema è importante cercare di non smembrarlo, considerando gli aspetti separati dal contesto.
In una figura chiusa, cioè all'interno di un poligono regolare come può essere un grande trigono, una grande croce, ecc. tutti i pianeti interagiscono tra loro per trovare un centro di energia, però ad es. mentre nel triangolo (grande trigono) c'è un elemento in eccesso (grande trigono di fuoco, o di terra, o di aria o di acqua) e quindi si denota la mancanza di qualcosa, per cui può esservi un eccesso di energia o attività (elemento fuoco) o di emotività (elemento acqua) ecc. a scapito di altri valori (mancanza di stabilità - terra o di un'attenta disamina mentale - aria), nella figura quadrangolare (la grande croce) è sottolineata una delle triplicità dei segni zodiacali (cardinale, fissa, mobile), ma a causa dei conflitti (opposizioni) e dei blocchi (quadrati) la sfida per raggiungere il proprio equiilibrio risulterà faticosa.
Sono tantissime le figure presenti all'interno dei grafici del natale tema e molti non hanno ancora un nome e sono ancora in fase di studio.
Seguo con vivo interesse la scuola americana e l'astrologia umanistica, in quanto, secondo la mia modesta opinione, indica la strada che a livello individuale si deve percorrere per riuscire a conoscere sè stessi, con tutti i nostri limiti (nessuno è perfetto) e potenzialità, e se l'individuo sarà in grado di evolversi, ciò sarà dovuto al suo non arrendersi di fronte a eventi o situazioni che nella vita lo possono in un primo momento destabilizzare, ma con la fase successiva di accettazione ragionata e sofferta arrivare poi al superamento di sentimenti negativi, per una rielaborazione positiva del pensiero personale.
Se l'individuo, invece, non porrà la sua energia al superamento delle sue limitazioni ripeterà sempre gli stessi errori e modelli di vita che lo condurranno a percepire un senso di frustrazione e scontentezza della propria esistenza, nella maggior parte delle volte incolpando gli altri e non sè stesso.
Ciao Lisi 
Edited by lisistrata - 13/3/2013, 20:43
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