DIONISO E NETTUNO

nel simbolismo dei Pesci

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    DIONISO E NETTUNO


    Al segno dei Pesci si legano due figure archetipiche: Dioniso e Nettuno. Il primo era uno dei tanti figli illegittimi di Zeus che lo aveva concepito con una mortale, Semele. Come tutti gli altri fratelli illegittimi fu perseguitato da Era, sposa di Zeus, la quale lo cercò ovunque per poterlo uccidere e potersi vendicare del tradimento subito. Per salvarlo la madre lo affidò alle Ninfe dei boschi e chiese loro di travestirlo da bambina perché nessuno potesse riconoscerlo. Questa particolarità fece di Dioniso una creatura con caratteristiche bisessuali dato che, pur essendo un Dio maschile, presentava qualità spiccatamente femminili quali la sensibilità, la ricettività, l'irrazionalità, tutte cose poco gradite al mondo patriarcale greco, che lo bollò come un Dio portatore di follia, deliri e sfrenatezza. Dioniso fu molto odiato dagli uomini in quanto, le sue seguaci - quasi tutte donne chiamate menadi - spesso abbandonavano la vita familiare per seguire il culto del Dio in preda a crisi di delirio e di esaltazione. Durante i riti dionisiaci, che erano orgiastici, si beveva e si ballava fino a perdere il controllo, dopo di che si entrava in uno stato di trance che culminava nel sacrificio del capro (chiamato espiatorio), che in seguito veniva mangiato come simbolo dell'incorporamento delle qualità del Dio nel corpo umano. Dioniso è l'unico Dio greco che salva e risana, poiché rappresenta la rinascita spirituale dopo la morte fisica (lui subì lo smembramento fisico da parte dei Titani, ma il suo cuore fu salvato da Atena e poté rinascere come spirito). Il suo archetipo ha colorazioni intensissime, suscita i sentimenti più sublimi e quelli più triviali; è un Dio che trascende ogni tipo di confine, che porta al di là di ogni limite fisico, morale e spirituale, ragion per cui questo arche tipo può essere forte sia nei Temi dei grandi mistici, sia in quelli che cercano una fuga nell'alcool o in qualche altra sostanza.
    E' l'archetipo dell'estasi e della liberazione, ma porta in sé moltissime contraddizioni. Chi è troppo identificato con Dioniso non potrà mai affrontare la quotidianità, avrà sempre bisogno di oltrepassare la soglia della normalità, con il rischio di una progressiva perdita di contatto con il Significato stesso della vita.
    L'altro archetipo è Poseidone/Nettuno, potente e temuto Dio del mare. Poseidone viene rappresentato come un Dio possente,armato di tridente - simbolo di forza e di potere - ed è descritto come un essere iracondo, ombroso e permaloso, che per un nonnulla va su tutte le furie e si scatena portando allo scoperto tutti i mostri che l'oceano racchiude. Nettuno è legato al simbolo dell 'inconscio che giunge in modo fragoroso a squassare le soglie della coscienza che può essere letteralmente travolta e sommersa dalle forze irrazionali che prorompono dall'interno e che sono difficilmente padroneggiabili. Il segno dei Pesci è particolarmente sensibile a questi due archetipi: da un lato il bisogno di fuga, di estasi e di diversità può condurli facilmente all'idea di raggiungere la trascendenza abbracciando tutto ciò che va al di là della realtà, ma può anche farli piombare in una lenta, ma progressiva dissociazione che può far perdere i limiti della loro personalità e i confini dell'equilibrio psichico.



    Tratto dalla rivista Sirio marzo 1996 n.155

    Edited by °Mirana° - 31/1/2013, 13:58
     
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