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.IL MITO DEL TORO
Al Toro possiamo associare alcuni miti.
Quello di Europa, figlia di Agenore re di Fenicia, di cui Zeus si invaghì.
Per cui il dio si tramutò nelle sembianze di un toro bianco e si mescolò alle mandrie di Agenore, chiedendo ad Ermete di far scendere gli animali dai pascoli fin giù alla spiaggia dove si trovava Europa. La ragazza, attratta dal bel toro bianco, gli salì in groppa e Zeus la portò via mare a Creta, dove poi si rivelò, dichiarandole il suo amore.
Divennero amanti ed ebbero dei figli, tra cui Minosse, che diventò poi re di Creta e fece costruire il palazzo di Cnosso dove si svolgevano i giochi in onore dei tori.
Il cane che Zeus regalò ad Europa si trova nella costellazione del Cane Maggiore.
Un'altra leggenda parla invece dell'amore di Zeus per Io, sacerdotessa di Era, che trasformò in giovenca per nasconderla alla moglie. Ma Era, sospettosa, si fece regalare dal marito la giovenza e pose Argo, il custode dai cento occhi, a farle da guardia.
Su richiesta di Zeus, Ermete uccise Argo e liberò la giovenca.
Era, furibonda, la fece inseguire da un tafano, che la tormentava con mille punture, al che quella chiese aiuto a Zeus che, ottenuto il perdono di Era, concesse a Io di ritornare ad essere donna.
In onore di Argo, ucciso da Ermes Era trasferì i suoi magici occhi sulla coda dell'uccello divino, il pavone.
Il segno del Toro spesso viene associato miticamente alla figura del Minotauro, un essere con tronco e testa di toro su un corpo umano. Il Minotauro era figlio di Pasifae, moglie di Minosse, re di Creta, e del dio Poseidone, trasformatosi in Toro, come punizione verso Minosse che non aveva offerto sacrifizi in suo onore.
Venne rinchiuso nel Labirinto, costruito da Dedalo, e poichè Minosse aveva vinto Atene in battaglia, da quest'ultima venivano mandati ogni anno 7 fanciulli e 7 fanciulle per darli in pasto al Minotauro.
Sarà ucciso da Teseo con l'aiuto di Arianna, figlia di Minosse, che lo munì di un filo in maniera da poter percorrere il labirinto senza perdersi durante il ritorno.
Quindi nel Toro si riscontra una duplice natura, istintiva e carica di calore umano.
Infatti ci sono molti appartenenti al segno che sono o vogliono essere incapaci di controllare i propri istinti, chiusi nel loro egoismo e attaccati alla materia.
Oppure un'altra categoria di individui più evoluta e quindi distaccata dai valori materiali che si pone al servizio degli altri.
Il Toro in realtà, ha una innata dìffidenza, è privo di astuzia ed è insicuro e timoroso ed è su questi limiti che deve lavorare, per potersi aprire agli altri ed accordare loro la sua fiducia.
Tratto da: Miti e leggende del mondo greco-romano di N. Terzaghi ed. G. D'Anna
Dizionario Mitologico Dei e Eroi dell'Olimpo Ed. Dami
Ciao Lisi
Edited by °Mirana° - 5/2/2013, 20:15
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