IL MITO DEL CAPRICORNO

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    IL MITO DEL CAPRICORNO


    I Caldei e i Babilonesi rappresentavano il Capricorno come una capra con la coda di pesce perché si raccontava che mentre tentava di sfuggire al mostro Tifone, scivolò nel Nilo, per cui la parte inferiore del corpo che finì sott'acqua prese la forma di un pesce, mentre quella superiore conservò la forma di capra.
    Il Capricorno era definito la "Capra cornuta", per distinguerlo dalla capra Amaltea.
    Nella mitologia greca era associato a Pan, dio della campagna che aveva due corna sulla fronte, il mento coperto da una barbetta ispida e coda e zampe da caprone.
    Cresciuto in Arcadia, egli si compiaceva della vita dei boschi, dove abitava insieme con le ninfe Oreadi, i Satiri e i suoi figli chiamati Pani o Panischi. Egli era, in complesso, pigro e di buon carattere, aiutava chiunque avesse bisogno di lui. Nulla gli piaceva più della siesta pomeridiana e si vendicava di chi veniva a disturbarlo lanciando dal fondo di una grotta o dal folto di un bosco un urlo tale da creare il timore panico.
    Pan partecipò alla Titanomachia (la battaglia fra i giganti e gli dei), avendo un ruolo fondamentale doveva scappare più veloce di tutti nella vittoria di Zeus su Tifone.
    Tifone era un mostro che era nato da Gea e Tartaro, che volle vendicarsi della morte dei figli, i Giganti. Quando tentò di conquistare il monte l'Olimpo, gli Dei fuggirono terrorizzati da questo mostro. Si recarono in Egitto, dove assunsero forme di animali per nascondersi meglio: Zeus si fece ariete, Afrodite pesce, Apollo corvo, Dioniso capra, Era una vacca bianca, Artemide un gatto, Ares un cinghiale, Ermes un ibis, Pan trasformò solo la sua parte inferiore in un pesce e si nascose in un fiume.
    Solo Atena non si nascose, e denigrando gli altri dei convinse il padre Zeus a scendere in battaglia contro il mostro. Nonostante il dio fosse armato, il mostro riuscì ad avere la meglio su di lui, e lo rinchiuse nella grotta dove Gea lo aveva generato. Con le sue Spire Tifone gli aveva reciso i tendini di mani e piedi, che aveva poi affidato a sua sorella Delfine, il cui corpo terminava con la coda di un serpente. Il dio Pan spaventò questa creatura con un tremendo urlo, ed Ermes le sottrasse i tendini di Zeus.
    Zeus recuperate le forze, ed i tendini, si lanciò su un carro trainato da cavalli alati contro Tifone, bersagliandolo di fulmini. Zeus riuscì ad uccidere il mostro, e lo seppellì sotto il monte Etna, che da allora emette il fuoco causato da tutti i fulmini usati in battaglia, così come racconta lo Pseudo-Apollodoro.
    Per ringraziare Pan, Zeus fece in modo che il suo aspetto fosse visibile in cielo. Così creò il Capricorno.
    Pan si compiaceva inoltre della danza e del suono della zampogna, strumento musicale dei pastori, del quale gli si attribuiva l'invenzione. Si raccontava anzi che, invaghito di una ninfa. chiamata Siringa, la inseguisse per i monti; quando già stava per essere raggiunta, la ninfa giunta al fiume Ladone si accorse disperata di non poterlo attraversare e invocò l'aiuto di Gea, che la tramutò in una canna palustre: il suono che da essa usciva al soffiar del vento suggerì al Nume l'idea di formarne uno strumento musicale. Pan allora tagliò la canna in pezzi di diverse lunghezze che legò insieme e, dal nome della ninfa, chiamò Siringa (in greco = zanpogna).
    Esiste una corrente di pensiero che dice che questo dio pagano sarebbe stato ripreso in seguito dalla Chiesa Cristiana per utilizzare la sua immagine come iconografica di Satana.
    Narra una leggenda che nell'età dell'Oro Pan giunse nel Lazio, dove venne ospitato dal dio Saturno.
    In Grecia la presenza del dio viene collocata in Arcadia. In Italia esiste una divinità che ha molte similitudini con la raffigurazione di Pan, è il dio Silvano.
    Il mito mostra la duplice natura del segno metà capra e metà pesce, che si riscontra nel suo essere un segno femminile e quindi passivo ma cardinale e quindi energico.
    Con la rinuncia, impostagli da Saturno, suo pianeta è un segno disciplinato che ha innato in sè il senso di responsabilità, ma dovrebbe imparare ad essere meno intrasigente e più tollerante nella vita.

    Tratto: http://it.wikipedia.org/wiki/Pan
    http://mitologia.dossier.net/pallante.html#pan

    Ciao Lisi :)

    Edited by °Mirana° - 5/2/2013, 19:57
     
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