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.IL MITO DELL'AQUARIO
Il mito associato al segno è quello di Ganimede, il bellissimo figlio del re Troe, da cui Troia prese il nome, che Zeus aveva fatto rapire da un'aquila, a lui sacra, perchè, come coppiere divino, mescesse il nettare, che era la bevanda degli dei.
Il suo ratto dispiacque soprattutto a Ebe, dea della giovinezza e figlia di Era e di Zeus, sostituita nel suo compito di coppiera. Era, adirata per l'offesa arrecata a Ebe, fece ricadere il suo odio sulla stirpe troiana discendente di Ganimede. Alla fine, Zeus glorificò Ganimede mettendolo tra le stelle.
Fra le varie associazioni mitologiche, il giovane veniva talvolta identificato con lo stesso Zeus che fa scorrere l'acqua fonte di vita.
Altro personaggio mitologico che lo rappresenta è quello di Prometeo, che pagò un prezzo altissimo per aver rubato il fuoco (inteso come luce e consapevolezza) agli dei per regalarlo agli uomini.
Prometeo era uno dei Titani, figlio del Titano Giapeto e della Terra, per aver ingannato Zeus ed aver donato il fuoco agli uomini venne punito e condannato ad esser divorato il fegato da un'aquila, ma venne poi liberato da Ercole.
L'affetto di Prometeo per gli uomini era, del resto, naturale, perchè secondo una leggenda, egli stesso li aveva creati, dando al fango impastato la figura simile a quella degli dei e soffiandovi dentro l'anelito vitale. Per poter dare all'umanità un migliore grado di civiltà le insegnò il cammino degli astri; dette loro la scienza dei numeri e delle lettere e il dono della memoria. Insegnò agli uomini a domare e soggiogare gli animali; a mettere le vele sulle navi e a poterle guidare; ad usare rimedi contro le malattie e donò loro l'arte della divinazione.
Un giorno Zeus lo chiamò per chiedergli chi tra gli uomini o tra gli dei dovesse avere più onori. Con un'astuzia, Prometeo prese un bue, lo tagliò in due parti; in una parte mise le ossa e la coprì di grasso e nell'altra le carni e la coprì di viscere. Se Zeus avesse scelto la parte peggiore, gli onori sarebbero andati agli uomini, in caso diverso agli dei.
Zeus si accorse dell'inganno, ma scelse comunque la parte peggiore e poi adirato contro Prometeo tolse agli uomini il fuoco, ma Prometeo salì in cielo e nascose una scintilla e la portò agli uomini. Ancora più adirato Zeus lo punì.
In Prometeo, troviamo l'impersonificazione dell'eroe che compie un gesto altruistico ben sapendo le conseguenze che dovrà affrontare.
L'Acquario sa che ogni individuo è diverso da tutti gli altri ed insostituibile, e che ognuno con la sua vera individualità deve mettersi a disposizione della comunità, ma non accetta regole o imposizioni di sorta.
Dovrebbe accettare e capire dove finisce la sua autonomia e dove inizia quella degli altri.
Tratto da: Miti e leggende del mondo greco-romano di N. Terzaghi ed. G. D'Anna
Ciao Lisi
Edited by °Mirana° - 5/2/2013, 19:41
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Caridee ~+1 .
User deleted
Bellissimo, grazie! Il mio segno è l'Acquario e ho sempre trovato affascinanti i miti greci. Avevo una serie di grossi libri a riguardo, ma credo siano rimasti nella mia vecchia casa. Andrò a fare un sopralluogo per portarmeli via. Da piccola ero a dir poco fissata con queste storie... . -
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Anch'io!
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"Dovrebbe accettare e capire dove finisce la sua autonomia e dove inizia quella degli altri."
Sono Acquario,fin troppo vera 😂.
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