IL TIPO MARZIANO

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    IL TIPO MARZIANO


    Il tipo marziano è molto diffuso ma anche ben mimetizzato, e interpretato a volte dagli astrologi stessi con qualche deviazione dalla sua realtà psicologica che si può riassumere in questo slogan: "lo credo nella forza". Con ciò il buon figlio di Marte allude soprattutto, consciamente o inconsciamente mente, alla forza muscolare pura e semplice e ai suoi derivati: violenza, aggressività, irruenza.
    Poiché la nostra civiltà, e ahimè anche buona parte della nostra cultura, è di impostazione solar-marziana, è facile giudicare come qualità quelli che sono soltanto modi di comportamento ed è anche facile attribuire erroneamente a Marte fermezza di propositi e grande determinazione. Semmai queste ultime caratteristiche corrispondono - e non per merito del nostro pianeta - al Capricorno, sede di una marzianità molto particolare e che esamineremo dopo un'analisi dei due domicili di Marte: l'Ariete e lo Scorpione.
    Il marziano arietino, come il mercuriale Gemelli, è quello che colpisce più vivamente l'osservatore, ma, a differenza del mercuriale merita davvero una posizione preferenziale, poiché, come ho già detto, il primo segno dello Zodiaco tende a dare una direzione determinante a tutto il comportamento umano patriarcale, ossia quello che ancora oggi ci affligge.
    I missili di cui tanto si parla (e mi stupisce che gli psicologi non l'abbiano notato) sono enormi idoli fallici attraverso i quali Marte recupera tutta la sua simbologia primitiva: dio della guerra, dio della potenza virile.
    Non tutti gli Ariete sono costrutton di missili come Von Braun e spesso si accontentano di surrogati più innocenti: la passione per l'automobile, se possibile da corsa, la passione per il calcio o per altri giochi a squadre, dove ci sia un avversario da sconfiggere con grandi urla di gioia e sventolamento di bandiere. Tutto ciò rivela ovviamente lati infantili e infatti il marziano arietino è un po' primordiale, è una creatura semplice che non ama riflettere e si affida soprattutto a manifestazioni esteriori di esuberanza. Il suo modo di essere cordiale è stritolarvi la mano in una gran stretta o indolenzirvi la schiena con una gran pacca. Il suo modo di essere socievole è invadere casa vostra come un turbine creando una confusione indescrivibile (e infatti i Cancro hanno il terrore di questo tipo di ospiti).
    Se riescono a sfogare senza inciampi la loro eccezionale dose di energia sono fondamentalmente simpatici e anche bonaccioni. Se invece si sentono frustrati, ripiegano sull'aggressività, sull'inconsulta violenza, come quei tifosi che accoltellano i sostenitori della squadra avversaria. Oppure riescono a controllarsi ma trovano il modo di scaricare la tensione nervosa e muscolare spaccando - volontariamente o involontariamente - una grande quantità di oggetti.
    E loro ferma convinzione che gli ostacoli non devono mai essere aggirati, ma invece abbattuti. E che partendo a testa bassa di gran carriera si possa arrivare dove si vuole. A volte ci riescono, a volte no, e in quest'ultimo caso restano tramortiti dallo stupore, pronti a ricominciare senza modificare affatto la loro tattica. La loro testardaggine è spesso un ottimo surrogato di un'inesistente tenacia.
    Chi sono i marziani arietini? Prima di tutto, una buona percentuale di chi abbia il Sole o l'Ascendente in Ariete; una percentuale ancora più alta di chi abbia Marte in Ariete o in casa prima; e in generale chi abbia nel proprio tema un Marte molto forte, in rapporto con il Sole, specie se in segni di Fuoco.
    Il secondo domicilio di Marte è lo Scorpione, e qui il pianeta si trova accanto alla sottile e intelligente esaltazione di Mercurio anziché a quella esplosiva e energetica del Sole. Ne deriva una riduzione notevole dell'ingenuità e della semplicità che caratterizzavano l'Ariete.
    Il marziano scorpionico non è violento per istinto, ma per calcolo; all'aggressività brutale preferisce, e di gran lunga, il sapiente esercizio del sadismo; anziché roteare una clava alla cieca scaglia frecce avvelenate e colpisce molto più spesso il bersaglio. E proprio il caso di dire che, come accade con l'animale da cui il segno trae il suo nome, non bisogna mai schiacciargli la coda. La vendetta è uno dei piaceri della sua vita e può meditarla per mesi o per anni, assaporandone ogni dettaglio.
    In questi periodi di attesa può apparire anche angelico, suggerendo l'illusione che abbia dimenticato l'offesa, ma non lasciatevi mai trarre in inganno. Lo slogan dello Scorpione è: "lo nascondo". Preferisce tramare in segreto anziché uscire allo scoperto. La sua violenza si affida più all'ingegno che al muscolo, anche se il marziano scorpionico indubbiamente violento lo è e esplode, sia pur raramente, in collere brevissime e micidiali. A conti fatti, è meglio vederselo davanti così, in un furore evidente e scoperto, anziché leggere nel suo nero sguardo un silenzioso proposito di rivincita.
    Chi sono i marziani scorpionici? Al solito, chi abbia il Sole l'Ascendente in Scorpione; o Marte in Scorpione; o Marte in casa ottava; o Marte in buoni rapporti con Mercurio.
    Eccoci giunti al terzo tipo marziano, il più anomalo rispetto alla versione corrente che è quella legata all'Ariete: il marziano capricornico. Nel Capricorno Marte ha la sua esaltazione e si trova, di nuovo, accanto a un pianeta intelligente come Saturno. Ma anche a un pianeta proteico e opportunistico come Urano. Il risultato è, a seconda dei punti di vista, ottimo deleterio.
    Il punto di vista ottimo è, ovviamente, quello del marziano capricornico stesso, che riesce di solito a cavarsela molto bene; il punto di vista deleterio è spesso quello di chi gli vive accanto. Il Marte del Capricorno non è, in linea di massima, impulsivo o scriteriato come nella sua sede arietina, o sadico e macchinoso come nella sua sede scorpionica, ma freddo e spietato.
    Questi due aggettivi appaiono durissimi, ma bisogna tener conto della stagione che corrisponde al Capricorno, il gelido cuore dell'inverno dove la sopravvivenza è legata a un'implacabile difesa di se stessi. Provate a immaginare una scena romanzesca: chi, sepolto nella neve, ceda una preziosa zolletta di zucchero, che ha in tasca, al suo compagno di sventura, rischia di morire due ore prima dell'intervento dei soccorritori.
    Il marziano capricornico tende a ragionare sempre secondo questi criteri, anche quando l'abbondanza o il calore dell'estate lo indurrebbero a un maggiore ottimismo. Nelle debolezze altrui non vede un buon argomento per impietosirsi, ma una opportunità eccellente per emergere. Definirlo crudele sarebbe errato. Diciamo piuttosto che la sua natura gli impone di approfittare razionalmente delle circostanze. La sua violenza segue la linea della logica e non cede né alla tentazione arietina dell'esibizionismo, né a quella scorpionica della macchinazione. In un certo senso potete fidarvi di lui perché l'impulsività gli è ignota e considera la vendetta un inutile spreco di energie. Quando vuol colpire, lo fa subito e senza mezzi termini, e non si nasconde dietro la cortina fumogena della menzogna.
    Può essere un marziano capricornico chi ha il Sole o l'Ascendente in Capricorno; o Marte in Capricorno; o Marte in stretti rapporti con Saturno e Urano. Marte in casa decima, invece, specie se viene a trovarsi nell' Ariete o nello Scorpione, porta un elemento di instabilità e di insaziabilità che contraddire in parte il quadro della violenza razionale tipica del Capricorno.
    Il lettore che si senta marziano, o parente di marziani, rimarrà senza dubbio assai poco lusingato da questi sconcertanti ritratti, ma possiamo consolarlo dicendogli che le influenze di Marte hanno una funzione importantissima nella conservazione della vita sia della specie sia dell'individuo.
    Chi non sia pronto a scatti di violenza, difensiva o offensiva, può diventare facilmente vittima delle circostanze, o degli altri. Purtroppo, come sempre, le suggestioni astrali possono tendere all'eccesso, e gli eccessi di Marte sono particolarmente pericolosi. L'astrologia può insegnarci a identificarli e a controllarli.


    Fonte: Lisa Morpurgo "Chi va dall'Astrologa" Editoriale Albero

    Edited by °Mirana° - 30/1/2013, 15:52
     
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