LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI

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    LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI




    Accade spesso che gli astronomi e gli astrologi moderni si scontrino su un punto apparentemente marginale, e che ha tuttavia una sua importanza e che affonda le sue radici in un malinteso legato essenzialmente alla cattiva conoscenza che ancor oggi abbiamo dei fondamenti storici dell'astrolgia e della creazione dello zodiaco.

    Che cos'è la precessione degli equinozi?
    Quello che abbiamo definito "punto apparentemente marginale" non è altro che il punto vernale di cui parlano gli astrologi e che corrisponde al grado 0 dello zodiaco, vale a dire l'istante preciso in cui, ogni anno, il Sole entra in Ariete, primo segno dello Zodiaco, ovvero l'istante preciso dell'Equinozio di Primavera.

    Ricordiamo che il punto vernale o grado 0 dello Zodiaco si trova all'intersezione tra le linee dell'equatore celeste - che è il prolungamento dell'equatore terrestre nello spazio, posto sulla sfera celeste - e l'eclittica.

    Possiamo quindi considerare questo punto di riferimento assoluto per tutti gli astrologi come quello dell'incontro, ogni anno, a una data più o meno fissa, tra l'equatore celeste, l'equatore terrestre e l'eclittica (ovvero la curva disegnata dal movimento apparente del Sole attorno alla Terra - apparente in quanto, come sappiamo bene, è la Terra a girare attorno al Sole e non il contrario).

    Gli astronomi chiamano il punto vernale punto gamma. Questo punto ha una sua importanza, poichè, astronomicamente, corrisponde esattamente al punto che il Sole attraversa nell'istante in cui, nella sua corsa apparente intorno alla Terra, passa dall'Emisfero Nord all'Emisfero Sud.

    Ora, come sappiamo, nel cielo non vi è nulla di fisso, tutto si nuove, gravita, si sposta in ogni istante.
    Il punto vernale non sfugge a questa regola.
    In altri termini, sapendo che è sempre a partire da questo punto che viene fissato l'asse di rotazione della Terra e il piano dell'Equatore, dobbiamo ammettere che questi ultimi non sono più nella posizione esatta in cui si trovavano quando i sacerdoti-astrologi della Mesopotamia hanno creato lo Zodiaco che, peraltro, utilizziamo ancora oggi.
    Questo movimento del punto vernale e quindi del piano dell'Equatore, a partire dal quale vengono definiti gli equinozi di primavera e d'autunno nei due momenti dell'anno in cui incrociamo l'eclittica, si chiama precessione degli equinozi.
    Il termine "precessione" viene impiegato perchè il punto vernale opera un movimento di retrocessione rispetto al suo punto di origine e relativamente alle stelle le quali, a loro volta, danno l'impressione di essere fisse per il fatto stesso di essere molto lontane.

    Questo dovrebbe significare allora che tutti i calcoli degli astrologi sono errati o, più precisamente, che fondamenti su cui si basano per elaborare i loro calcoli sono erronei dal momento che il grado 0 dello zodiaco retrocede?
    Oggettivamente, da un punto di vista astronomico, non si può affermare il contrario.
    In pratica, infatti, quello che oggi identifichiamo come grado 0 dello zodiaco e del segno dell'Ariete, sarebbe situato in realtà a 6 o 7 gradi del segno dei Pesci, cioè avrebbe uno scarto di 24 gradi circa.
    Ma se vogliamo essere logici e coerenti, dobbiamo concludere anche che l'equinozio di primavera non dovrebbe più essere fissato al 20 o 21 di marzo di ogni anno del nostro calendario, ma piuttosto intorno al 15 aprile.
    In effetti, noi ci basiamo sempre sullo zodiaco quale fu definito da Claudio Tolomeo, astronomo, astrologo, matematico e geografo greco del II secolo d.C., il cui Almagesto rimase l'opera di riferimento fino ai lavori di Copernico prima e di Keplero poi.
    Allora, nel II secolo d.C., il grado 0 dello zodiaco si trovava proprio a 0 gradi del segno dell'Ariete; oggi, in poco più di 1800 anni, è retrocesso di circa 24 gradi nello zodiaco.

    Ci teniamo a precisare che gli astrologi indiani hanno sempre tenuto conto di questa retrogradazione del punto vernale e quindi della precessione degli equinozi, e che ancora oggi fanno riferimento a essa.
    Possiamo ipotizzare che anche gli astrologi caldei e babilonesi tenessero in considerazione, a loro volta, la precessione degli equinozi?
    Certamente sì, ma, a nostro avviso, non per le ragioni addotte dagli astronomi
    moderni, quanto per la correttezza delle basi cui si affidano gli astrologi moderni
    nei loro calcoli.
    Le basi dell'astrologia karmica:
    Se gli astrologi indiani prendono in considerazione la precessione degli equinozi,è soprattutto per illustrare la loro fede nella reincarnazione e realizzare quelli che vengono chiamati "temi karmici".
    Essi agiscono così avendo un obiettivo preciso e secondo principi stabiliti da una religione millenaria.
    Ma la mentalità indiana e quella degli uomini e delle donne della Mesopotamia - che, ricordiamolo, fu la culla dell'astrologia (almeno stando alle conoscenze archeologiche e storiche che sono oggi in nostro possesso, dal momento che nulla ci vieta di pensare che l'astrologia abbia avuto un'origine ancora più remota) - differiva sotto molti aspetti.

    Se dunque lo studio comparativo del tema natale - stabilito in base ai principi cui si richiama ancora oggi la maggior parte degli astrologi - e del movimento di precessione degli equinozi apporta un punto di vista nuovo per noi, ma logico, evidente e soprattutto tradizionale per gli Indiani - rispetto a un'eventuale vita precedente di un individuo - la nostra esperienza ci ha dimostrato che otteniamo esattamente le stesse informazioni e i medesimi risultati costruendo un tema natale seguendo lo zodiaco tolemaico.
    Che poi queste siano sbagliate astronomicamente non ha, dal nostro punto di vista,
    alcuna importanza.
    Effettivamente, dobbiamo sempre tenere presente che lo zodiaco non è nient'altro che una griglia di riferimento, un orologio quasi perfetto che permette non di misurare il tempo e lo spazio, ma di fissare un istante preciso che coincida con quello di una nascita.
    Allora, se le posizioni degli astri all'interno dello zodiaco del tema natale fossero erronee, lo sarebbe anche l'interpretazione fatta a partire da esse. Invece non è così.



    Fonte: Scoprire e Conoscere l'Astrologia - De Agostini

    Edited by lisistrata - 19/2/2013, 15:24
     
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