La Chioma di Berenice

Votes taken by *Morgana

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    CITAZIONE
    Lei ha subito voluto rimarcare che ''sono giornate difficili

    Disse dall' alto del suo costoso attico newyorkese, la principessa straricca.

    Ho letto che Fedez farà altre 3 puntate di muschio selvaggio e chiuderà.
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    No, l ematoma subdurale solo se prendi una forte botta alla testa. No stress, assolutamente no.

    Chissà se Urano T ha influito sulla sua già nefasta opposizione Marte Saturno. Oltretutto........a Marte è congiunta la stella fissa Caput Algol...testa della medusa.
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    Bene💪🏻
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    Saturno T ha già superato la tua luna. Ormai è intorno ai 10gradi dei pesci, la tua luna a 6.

    Nettuno è il sogno, l illusione, l'inganno, la nebbia che offusca il cervello e non ti fa distinguere la realtà...a me sembri fin troppo lucida nella tua analisi.


    Ciò che mi balza all'occhio è la congiunzione Luna sole Urano che può rappresentare l attrazione o la relazione fuori dal comune, una relazione fatta di rotture e ritorni, ciò che rompe gli schemi. Cosa che, se mai dovesse succedere, potrebbe accadere. Luna Sole è bellissimo come aspetto, ma la presenza di Urano destabilizza il tutto. La sua venere è opposta al tuo Plutone, quindi una sorta di sentimento contrastante dovrebbe esserci. Il suo Marte al tu DC è attrazione.

    Insomma la sinastria perfetta non esiste. Ma in una relazione fa tanto la volontà di entrambi a voler stare insieme e a costruire una storia duratura. Ci sono sinastrie orribili con matrimoni a nozze d oro e poi quando sono perfette...finisce a schifo. La sinastria è una traccia e non ci dice se l altro è innamorato o meno.

    anche a me capitò una situazione simile, lui più piccolo di me di 14 anni. Ti posso dire che dal 2017 ad oggi, quando ci incontriamo semplicemente per strada a parlare...è sempre magia.Lui bellissimo oltretutto 🤭
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    Oggi 5 zeppole di patate, 18esimo di una mia alunna. Le ha portate a scuola.
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    Il 20 marzo 2024 porta l'Equinozio, un periodo in cui giorno e notte sono uguali e l'inizio della primavera o dell'autunno, a seconda dell'emisfero del mondo in cui si vive.

    Si dice che durante l'Equinozio, i pianeti si muovano in un'armonia più elevata, permettendoci di immergerci nei poteri curativi di Madre Natura con maggiore facilità.

    Insieme a questa potente energia dell’Equinozio, in questo giorno celebriamo anche l’inizio dell’anno astrologico. Questo perché, nell’astrologia occidentale, l’equinozio di marzo coincide con l’inizio della stagione dell’Ariete, il primo segno dello zodiaco.

    Quando ci spostiamo nel primo segno dello zodiaco, iniziamo un nuovo viaggio, un nuovo viaggio attorno al Sole, dove possiamo sperimentare nuovamente le energie e le vibrazioni di ciascuno dei dodici segni zodiacali.

    L’Equinozio di marzo, quindi, diventa un giorno di potere significativo nel nostro anno in cui possiamo celebrare il nuovo, accogliere un nuovo inizio che porta e stabilire le intenzioni per l’anno a venire.

    Nel 2024, le energie di questo tempo saranno intensificate dall’imminente Eclissi lunare della Bilancia il 25 marzo. Sebbene questa Eclissi sia a quasi una settimana di distanza dall'Equinozio, tendiamo a sentire le Eclissi fino a un mese prima e un mese dopo il loro arrivo.

    Le Eclissi tendono a portare energia trasformativa ad alta intensità che può scuotere e sconvolgere le nostre vite. Possono influenzarci tutti in modo diverso, ma a un certo livello tutti sperimentiamo una trasformazione.

    L'Eclissi del 25 marzo.

    La nostra attenzione potrebbe essere incentrata su una relazione o sulle dinamiche relazionali che abbiamo messo in atto durante le ferite della nostra infanzia. Può aiutare a svelare questi meccanismi interiori e portare alla nostra attenzione tutto ciò che deve essere completato in modo da poter creare le relazioni che desideriamo.

    Con l'Eclissi all'orizzonte, possiamo usare le energie dell'Equinozio per stabilire le intenzioni per ciò che desideriamo manifestare nella nostra vita; è probabile che ci sentiremo più supportati quando intraprendiamo questo tipo di azioni.

    Come utilizzare le Energie dell'Equinozio di Marzo


    Consenti a nuova ispirazione, nuove idee e nuove prospettive di filtrare nel tuo essere durante l’Equinozio di marzo. Consenti a te stesso di lavare via tutti i pensieri, i sentimenti, le situazioni e le abitudini vecchie, obsolete e logore che non servono più.

    Muoviti attraverso il tuo corpo, purifica e libera ogni cellula. Impegnati a fare un respiro profondo ed espirare tutto ciò che non supporta più. Mantieni la visione più alta di te stesso.

    Questa energia è un dono, ma sta a noi usarla. Esci in questo giorno e circondati del potere curativo della natura, prendi un oracolo o una carta dei tarocchi per te stesso, medita, scrivi un diario, crea tempo intenzionale attorno a ciò con cui desideri riempire questo nuovo anno e ciò che desideri guarire. L'Universo sarà dalla tua parte.

    Ecco un rapido elenco di riferimento di alcuni modi per utilizzare questa energia:

    Pulisci il tuo campo aurico
    Trascorri del tempo nella natura
    Stabilisci obiettivi per il nuovo anno e agisci in base a tali obiettivi (anche una micro-azione è buona)
    Iniziare una nuova abitudine sana/ porre fine alle abitudini malsane
    Riorganizza il tuo programma per essere più allineato
    Elimina il disordine e ripulisci il tuo spazio
    Estrai una carta oracolo/tarocchi o fai una lettura spirituale
    Concentrati su ciò che desideri attrarre




    Mina&Morgana 🌕💐

    Edited by *Morgana - 7/3/2024, 22:25
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    Si nota anche senza rs...ma ovviamente la morte non la può predire nessuno. Una volta accaduto, invece....
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    CITAZIONE
    Cmq lei troppo Cancro: "piangendo morì".😁

    Sono a scuola e non posso ridere. Sto ridendo dentro...fra poco esplodo. 🤣🤣🤣🤣
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    Dileguossi pure lui. Comunque pure secondo me la componente del Toro c'è. La terra, la natura, il basilico che fiorisce. Ma anche molto tetra
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    Questa novella del Decameron mi è sempre piaciuta ed ogni volta cerco di immaginare i segni zodiacali e le dominanti dei vari personaggi

    Giovanni Boccaccio, Lisabetta da Messina

    [Testo parafrasato]

    Nella quarta giornata, “sotto il reggimento di Filostrato, si ragiona di coloro li cui amori ebbero infelice fine”. Tema della Quarta giornata è quindi quello degli amori infelici, conclusisi tragicamente. La novella racconta la storia di Lisabetta (Elisabetta), innamorata del giovane Lorenzo, che viene ucciso dai fratelli di lei, per proteggere l’onore della famiglia. La relazione con Lorenzo, che è il loro garzone, sarebbe, infatti, motivo di scandalo. Il giovane appare in sogno alla ragazza e…

    Quarta Giornata – Novella Quinta

    I fratelli di Lisabetta uccidono il suo amante; lui le appare in sogno e le mostra dov’è sotterrato. Lei di nascosto ne dissotterra la testa e la mette in un vaso di basilico; ogni giorno piange a lungo su di essa, ma i fratelli gliela portano via, e lei muore poco dopo di dolore.

    Vivevano a Messina tre giovani fratelli mercanti, molto ricchi dopo la morte del padre, originario di San Gimignano. Essi avevano una sorella di nome Isabella, una giovane molto bella e virtuosa, che per una qualche ragione non avevano ancora fatto sposare.

    C’era poi un giovane pisano, chiamato Lorenzo, che amministrava i loro affari, molto bello d’aspetto e gentile, che cominciò a piacere molto a Isabella, che più volte l’aveva notato. Lorenzo se ne accorse più volte, così, abbandonati i suoi amoreggiamenti, si dedicò completamente a lei. Fu così che, piacendosi molto reciprocamente, non passò molto tempo prima che, con cautela, cominciassero a fare l’amore.

    Per un po’ le cose andarono bene e poterono trascorrere molti bei momenti piacevoli insieme. Tuttavia non furono abbastanza prudenti, così una notte il maggiore dei fratelli di Lisabetta la vide recarsi dove Lorenzo dormiva, senza che lei se ne accorgesse. Il giovane, benché la cosa lo irritasse molto, ritenne che fosse più opportuno per il momento non dire e non fare nulla, meditando però sulla cosa e aspettando fino alla mattina seguente.

    Il giorno dopo raccontò ai fratelli quel che aveva visto a proposito di Lisabetta e di Lorenzo. Assieme a loro, dopo lunga discussione, decise di tacere e far finta di nulla, per non disonorare se stessi e la loro sorella, fino a quando non si presentasse l’occasione per lavare l’onta senza danni e senza vergogna.

    Fermi in questa loro decisione, un giorno scherzando e ridendo con Lorenzo, com’erano abituati, lo condussero con sé fuori città, dove gli dissero di volersi recare per divertirsi, tutti e tre. Giunti in un luogo isolato, alla prima occasione propizia uccisero Lorenzo, che nulla sospettava, e lo seppellirono, in modo che nessuno se ne accorgesse. Tornati a Messina dissero d’averlo inviato in un certo luogo per affari, cosa che fu senza problemi creduta, dato che era capitato frequentemente. Poiché Lorenzo non tornava, Lisabetta chiedeva spesso con ansia ai fratelli sue notizie, perché quest’assenza così prolungata la angosciava. Così un giorno, quando lei chiese con insistenza notizie di Lorenzo, uno dei fratelli le rispose:

    – Che cosa significa questo? Che cos’hai tu a che fare con Lorenzo, che ne chiedi notizie così spesso? Non permetterti più di chiedere se non vuoi la risposta che ti meriti.

    Così la giovane, triste e addolorata, preoccupata pur non sapendo di che cosa, non osava più chiedere. Spesso la notte lo chiamava e pregava che tornasse, piangeva continuamente, si lamentava della sua prolungata assenza e, inconsolabile, sempre lo aspettava.

    Una notte, dopo aver pianto a lungo perché non tornava ed essendosi infine addormentata sempre piangendo, Lorenzo le apparve in sogno, pallido e sconvolto, con i panni tutti strappati e fradici addosso. Le parve che egli le dicesse:

    – O Lisabetta, non fai altro che chiamarmi e ti rattristi per il mio lungo ritardo, e con le tue lacrime duramente mi accusi. Perciò sappi che io non posso più tornare, perché l’ultimo giorno che mi hai visto i tuoi fratelli mi hanno assassinato.

    Poi le descrisse il luogo dove l’avevano sotterrato e le disse che non doveva più invocarlo né aspettarlo e scomparve.

    La giovane si svegliò e, credendo alla visione, pianse amaramente. La mattina seguente, non avendo il coraggio di dir nulla ai fratelli, decise di recarsi nel luogo indicatole per vedere se fosse vero quel che le era apparso nel sogno. Ottenuto dai fratelli il permesso di andare a passeggiare fuori città, in compagnia di una donna che era stata al loro servizio e che conosceva la sua storia, si recò il più velocemente possibile là. Tolte le foglie secche che vi si trovavano, scavò nel punto in cui la terra le sembrò meno dura, e non scavò a lungo prima di trovare il corpo del suo povero amante ancora integro. Così comprese che la visione era veritiera.

    Pur trafitta dal dolore più di ogni altra donna, tuttavia non indugiò nel pianto. Se avesse potuto avrebbe portato con sé il corpo del suo amato per dargli più degna sepoltura, ma si rese conto che non era possibile. Così gli staccò la testa dal busto con un coltello, meglio che poté, la avvolse in un panno e la mise in grembo alla donna, dopo aver gettato la terra sopra il corpo, infine partì e tornò a casa senza essere vista da nessuno.

    Qui si chiuse in camera sua con la testa, pianse amaramente e a lungo su di essa, tanto che con le sue lacrime la lavò, e le diede mille baci in ogni parte. Poi prese un vaso grande e bello, di quelli in cui si piantano la maggiorana o il basilico, e ve la mise dentro, avvolta in un bel drappo. Riempì il vaso di terra e vi interrò molte piante di bellissimo basilico salernitano, che annaffiava soltanto con acqua di rose o di fiori d’arancio o con le sue lacrime. Inoltre sedeva abitualmente vicino al vaso e lo desiderava intensamente, perché teneva nascosto il suo Lorenzo. E dopo che lo aveva molto desiderato, se ne andava a piangere su di esso a lungo, tanto che le sue lacrime bagnavano il basilico.

    Il basilico, sia per la lunga e continua cura, sia per la fertilità della terra che derivava dalla putrefazione della testa che vi era dentro, divenne bellissimo e molto profumato. E continuando la giovane a comportarsi così, fu più volte notata dai vicini. I quali, poiché i fratelli si meravigliavano per la sua perduta bellezza e perché gli occhi parevano esserle usciti dalla testa, dissero loro:

    – Noi ci siamo accorti che la ragazza ogni giorno si comporta nel tal modo.

    Udendo questo i fratelli e accorgendosene anche loro, dopo averla inutilmente rimproverata, di nascosto da lei fecero portar via il vaso. Quando lei non lo ritrovò, lo chiese con grande insistenza ripetutamente, e poiché non le veniva restituito, continuò disperatamente a piangere, si ammalò e nella malattia continuava a chiedere il suo vaso.

    I giovani si meravigliavano fortemente di questo continuo chiedere perciò vollero vedere che cosa vi fosse dentro. Svuotatolo della terra, videro il drappo con dentro la testa non ancora così putrefatta che essi non potessero riconoscerla come quella di Lorenzo, per via dei capelli ricci. Stupefatti, temendo che la cosa si risapesse, la sotterrarono e si accinsero con cautela a disporre ogni cosa per allontanarsi da Messina e si trasferirono a Napoli.

    La giovane non cessando mai di piangere e di chiedere del suo vaso, piangendo morì, così il suo sfortunato amore ebbe fine. Dopo qualche tempo, la vicenda divenne nota a molti e vi fu qualcuno che compose la canzone che oggi canta così:

    Chi fu quel malvagio cristiano, che mi rubò il vaso, eccetera.

    Innanzitutto la novella è di per sé plutoniana. Lisabetta la vedo molto Pesci con dominante nettuniana, i fratelli assassini un mercurio lucido e calcolatore in Capricorno e molto gelosi della sorella.

    Voi cosa ne pensate?
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    Io invece ho fatto, stamattina, esame finale master II livello. E ho mandato documentazione per un corso PON di italiano a scuola.

    Scade domani, vediamo se rientro in graduatoria. Sono 3 posti.
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    A volte fa bene
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    Bentornata!
  15. .
    ❤️
7159 replies since 16/8/2009
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