La Chioma di Berenice

Votes taken by Mina*

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    Giornata della Liberazione: 25 Aprile 1945



    25 aprile ’45, BUONA GIORNATA della LIBERAZIONE!

    Ecco il Tema Astrale di quel giorno – domificazione: 25 aprile 1945 alle 8 del mattino, Milano – giorno in cui venne dato l’annuncio via radio dell’insurrezione. (vedi fine dell’articolo).



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    Solo due cosine, poi vi lascio sbizzarrire, perchè ci sono tante riflessioni su quel periodo e su questo tema, che per me rappresenta la possibilità di fermare il tempo in una fotografia: Urano sull’Ascendente mi dà già un’idea chiara verso qualcosa che porta alla liberazione e al cambiamento.

    Sole in 12 Casa in Toro, ha dovuto passare da un totale mutamento e trasformazione rispetto alla privazione della materia, del sostegno e del nutrimento primario, ora alla fine di un lungo cammino, attende le sue svolte e il passaggio d’inizio in 1 Casa... Saturno e nodo lunare in 2 Casa in Cancro confermano proprio l’idea della “fame”, della ferita da privazione di sicurezze, risorse e della voglia di ricostruire le risorse primarie e nuovi valori, di cui il Sole in Toro in 12 Casa, simbolo di amore Universale, passaggio ultimo di consapevlezza, perdono e fine di un ciclo, ha dovuto privarsi.

    Plutone dominante sul Fondo Cielo mostra un’ombra nascosta proprio nelle radici che chiede di essere vista – in quadratura al Sole/vita. Sono autentiche e libere le basi su cui poggiamo da allora?

    Su Marte in Pesci in Casa XI sta passando il transito di Saturno nei Pesci nel 2023- Vediamo come nel piano collettivo potrà mutare una restrizione o maturazione di alcuni ideali da Casa XI-

    Il Sole in Toro attraverserà il transito di quadratura di Plutone in Acquario nei prossimi anni. Vedremo dunque mutare i principi iniziati nel 25 aprile del 1945 con una profonda revisione/lutto/ e trasformazione per non perdere la nostra patria/sovranità e libertà e rifondare nuove basi – Sole governa Casa IV delle radici –



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    Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui, alle 8 del mattino via radio, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari per la Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti (tra cui Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo).


    «Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.
    Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile).

    La Liberazione mise così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica – consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne – e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
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    Sentiero astrologico Anna Elisa Albanese
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    Eclissi solare in ariete. quel che non finisce
    A cura di Melissa Rhys

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    Eclissi solare a 29°50’ dell’Ariete alle 6:14 del 20 aprile 2023

    “Quando mia sorella era piccola vide morire un uccello, lo seppellì
    sotto un albero e se ne dimenticò. In aprile lì sbocciò un fiore:
    "tu pensi che le cose finiscano" le disse mia madre "e invece no".
    Domani sono dieci anni che mamma è morta.
    Tu pensi che le cose finiscano, e invece no.”
    Valeria Parrella
    (pubblicato su Twitter il 6 aprile 2023)

    La creazione delle interpretazioni delle lunazioni che leggete ogni mese su Astrologia in linea segue un percorso quasi obbligato: una prima impressione della carta della fase della Luna, lasciata sedimentare per giorni, a volte settimane, e, prima di iniziare la scrittura, la scelta di una citazione che la riassuma in maniera diretta, pregnante e la imprima nella memoria. A volte è il frutto di una ricerca o il recupero di un ricordo. Sempre più spesso è l’incontro con una riflessione e un autore: nel periodo di attesa una frase, un brano, anche solo una battuta, mi colpisce per l’assonanza con quel che avevo in mente da tempo e invariabilmente scopro che il tema natale di chi l’ha scritta o pronunciata è in sincronicità perfetta con il momento che stiamo vivendo e che vorrei raccontare.

    È quello che è accaduto con il tweet di Valeria Parrella ma con una profondità, un’intensità inedita. Del resto, poteva essere altrimenti nella stagione delle eclissi, spazio liminale per eccellenza, momento in cui intuizioni e percezioni si acuiscono, rubando la scena alla logica? La scrittrice ha Chirone natale in Ariete, sugli stessi gradi in cui si trova nella carta dell’eclissi, ma è nata il 20 gennaio e, non conoscendo l’ora esatta di nascita, non sappiamo se il Sole si trovi sull’ultimo grado cardinale, occupato in altro segno dai luminari al momento della congiunzione, o sul primo grado dell’Acquario, su cui si trova invece l’altro grande protagonista dell’eclissi, Plutone. Di sicuro è nata sul confine tra due segni e, con un Saturno natale, comunque governatore del Sole, all’ultimo grado dei Gemelli e congiunto al Nodo Sud, il tema del passaggio, delle difficoltà, del dolore e dell’apertura alla vita e alla speranza che lo accompagnano, è nelle sue corde, umane e professionali. Così come una cognizione precoce e particolare della morte, frutto di un’infanzia vissuta con una madre biologa, responsabile degli scavi di Pompei.

    In ogni eclissi inizio e fine si uniscono e confondono, lasciandoci spesso completamente spaesati. Si dice che si percepisca più l’uno o l’altra a seconda che si tratti di una solare o di una lunare e della congiunzione al Nodo Nord o Sud. In questa l’effetto è ancor più paradossale e amplificato: la maggior parte degli aspetti che le fanno da sfondo sono in separazione mentre l’attenzione si concentra tutta su quelli in applicazione dei luminari a Plutone e al Nodo Nord.

    Il Sole e la Luna si congiungono a 29 gradi dell’Ariete: nella tradizione in una carta evento od oraria il grado anaretico segnalava che qualcosa stava per cambiare irrevocabilmente. Per i luminari in Ariete, il segno della scintilla della vita, del germoglio che rompe la superficie per emergere alla luce (come nella Luna Nuova di fine marzo al grado 0), è la prima esperienza di una morte e della morte. Pochi minuti e con il quadrato a Plutone in Acquario sul grado 0 ci sono, per sempre, un prima e un dopo: la consapevolezza della transizione (e della perdita) si cristallizza a livello mentale. La rielaborazione emotiva verrà dopo: Marte, che governa i luminari dal Cancro, perfezionerà il quadrato a Chirone a fine mese. Saranno prima i sensi e il corpo, grazie alla congiunzione di Luna e Sole al Nodo Nord in Toro, a restituirci speranza e futuro, a dirci che le cose finiscono ma non finisce la vita.

    Per l’interpretazione sul tema natale

    Dall’Eclissi solare in Ariete, in virtù del quadrato dei luminari a Plutone in Acquario, che si perfeziona immediatamente dopo la congiunzione, saranno toccati non solo i segni cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno) ma anche i segni fissi (Toro, Leone, Scorpione, Acquario), in particolare coloro che hanno angoli e pianeti attorno ai gradi 29 e 0 di quei segni (con una tolleranza di +/-3°).

    Attenzione ai momenti di svolta del mese lunare (per un approfondimento del significato delle fasi della lunazione potete ascoltare il webinar gratuito dedicato):

    Primo quarto: 27 aprile 2023 - Luna a 7° 21’ Leone
    le intenzioni espresse nel Novilunio sono messe alla prova, emergono dubbi e problemi, si cercano soluzioni.

    Eclissi lunare: 5 maggio 2023 – Luna a 14° 58’ Scorpione
    l’opposizione dei luminari mostra con chiarezza luci e ombre di quello che abbiamo intrapreso, rivela ciò che non avevamo nemmeno preso in considerazione a livello cosciente.

    Ultimo Quarto: 12 maggio 2023 – Luna a 21° 37’ Acquario
    è l’ultima fase di revisione del ciclo, possiamo ancora apportare modifiche e correzioni prima che si concluda ma non più modificarne la direzione.

    Le eclissi ampliano gli abituali schemi di interpretazione delle lunazioni: l’arco delle loro manifestazioni è uno degli argomenti più controversi in ambito astrologico. L’astrologia classica era molto restrittiva: riteneva che solo le solari arrivassero a sei mesi. Gli astrologi moderni che ne hanno rinnovato la tradizione, in primis l’americana Celeste Teal, lo hanno esteso anche oltre i tre anni a seconda della durata e dell’intensità.

    Per questo è importante fare ancora più attenzione al ciclo di gestazione lunare di Pessin, che considera sempre un arco di tempo più lungo della scansione classica del ciclo di lunazione (che si sviluppa e conclude nell’arco di 28 giorni in segni e su gradi diversi). Nella gestazione lunare le fasi si susseguono nel corso di due anni e mezzo, sempre sui gradi e nel segno della Luna Nuova, sviluppandone e approfondendone i temi.

    Nel caso dell’eclissi solare in Ariete di aprile:

    Primo Quarto a 27° 32’ Ariete il 18 gennaio 2024
    Luna Piena a 24° 35' Ariete il 17 ottobre 2024
    Ultimo Quarto a 25° 40’ Scorpione il 18 luglio 2025

    In questo arco di tempo occorrerà anche prestare particolare attenzione al ruolo di detonatore degli eventi svolto dal passaggio sui gradi dell’eclissi del Sole, di Marte e di Saturno.

    Ma stiamo già parlando di futuro mentre il modo migliore per comprendere le eclissi è fare riferimento al passato. Le eclissi sono tradizionalmente raggruppate in cicli: nel ciclo metonico le eclissi si ripetono più o meno sugli stessi gradi e nello stesso segno a distanza di 19 anni. Il diretto precedente di questa eclissi risale al 19 aprile 2004. Mentre nel ciclo di Saros, in cui l’intervallo è di 18 anni e le eclissi cambiano gradi e segno, recando però sempre l’impronta della prima eclissi del ciclo, la solare in Ariete di aprile appartiene alla serie 7 Nord (in riferimento al Polo da cui inizia), a cui ha dato il via la solare in Bilancia del 3 ottobre 1103 e che si concluderà il 5 novembre 2347.

    Nell’interpretazione di Bernadette Brady, la massima esperta nel campo (cfr. “Predictive Astrology. The Eagle and the Lark”) questa famiglia di eclissi ha un tema centrale, espresso dalla carta dell’eclissi originale, in cui Plutone era opposto ai luminari e si trovava al punto medio di Venere e Marte. Si tratta quindi di una famiglia di eclissi dal tono fortemente sensuale che si può esprimere in passioni improvvise e travolgenti e nello slancio alla procreazione e alla creatività. È una serie dalle manifestazioni eclatanti che tende a sorprendere le persone con la guardia abbassata e costringerle a confrontarsi con passioni profonde rimaste nascoste e represse per anni. Il precedente immediato in questo caso è la solare in Ariete dell’8 aprile 2005. Se avete vissuto eventi importanti in concomitanza con le eclissi precedenti del ciclo metonico e/o di Saros è probabile che ne sentiate gli echi in queste settimane.


    Astrologia in linea
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    Le dipendenze sono Nettuno 🔱,Plutone si ricollega al potere (più o meno conscio) nascosto.
    Comunque come siete funesti!
    Allegria! Ahahahahahah
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    Ahahahahahah!
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    CITAZIONE (MezzaLuna @ 8/4/2023, 01:20) 
    Per un attimo ho temuto il peggio 😂

    Ahahahahahah
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    😂😂😂
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    Daje tutta!💪
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    CITAZIONE (Stardust from Pluto @ 26/3/2023, 22:51) 
    Meglio Soli che nuvole è stupenda hahahaha

    Leone docet ! Ahahahahahah
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    Psichica FB
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    La carta della settimana 27/03-2/04 2023

    Gli Amanti

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    CITAZIONE (*Morgana @ 25/3/2023, 18:01) 
    Niente ricchezze 😟.

    Ahaha idem
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    Myosotis arvensis. Il non-ti-scordar-di-me. Una leggenda cortese del medioevo tedesco racconta la tragica storia di 2 innamorati. Lui sceso lungo un argine per cogliere questi teneri, cerulei occhi cadde nel turbinoso Reno e quando capì che non sarebbe riuscito a salvarsi, gettò il mazzetto alla sua bella con la raccomandazione.. "vergisz mein nicht!" Non ti scordar di me, appunto e così il fiore divenne il simbolo dell'amore eterno, irrazionale e vincente anche sulla morte.
    Questa leggenda si é probabilmente generata anticamente in Persia dove si raccontava che un angelo caduto per amor mortale fu condannato ad espiare vagando per il mondo a seminare questa deliziosa piantina. Assolto l'incarico ritrovò la sua amata ad attenderlo e assieme a lei ritrovo la pace eterna del paradiso perduto.
    Gia Plinio, che chiamava la pianta "erba sacra", la elevava a simbolo della Salvezza contro Tristezze e Dolore e la ricordava nella ricetta di una pozione oftalmica in grado di lenire le irritazioni oculari.
    Nel 1802 Taylor Coleridge lo consegnò alla memoria colta in una poesia....

    (....) quell'azzurro fiorellino dall'occhio luminoso lungo il ruscello
    Gemma gentile della speranza
    Dolce non-ti-scordar-di-me.

    E così la leggenda divenne famosa ed ancora durante la Belle Epoque si organizzavano sulle rive del Reno balli in cui giovani da tutto il continente giungevano per inghirlandarsi d'azzurro e giurarsi amore eterno; una specie di festival dell'amore romantico che echeggia ancora nell'Europa continentale nella pratica delle feste di primavera che tradizionalmente vedono il riunirsi dei maturandi.

    La pianta contiene molti sali di potassio che aiutano a combattere le spossatezze fisiche ed essiccata fornisce una ottima droga contro le infiammazioni degli occhi, attiva quasi quanto il meliloto.
    Effettivamente non sono molte le preparazioni a cui può servire ma é sempre un gran piacere poter godere della sua presenza sempre meno frequente, quindi quando la incontriamo, non cogliamola, lasciamola a colorare i prati e affidiamo il nostro pegno d'eterno amore alla nostra volontà, senza incantesimi, senza magie, senza apotropaici.

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    Etnobotanica
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    Ahahahahahah ❤️
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    Eccoti.
    Oggi è 23 marzo 2023.
    Ti sei fatto attendere parecchio
    Mancavi da circa250 anni…anche se nel tuo ultimo soggiorno in ♒ Aquario ,noi comuni mortali non immaginavamo tu potessi esistere.
    Invece esisti eccome,è solo che da quando tu sei apparso tentando da farci prendere dimestichezza con l’inconscio tutto sembra molto più complesso .

    PLUTONE è il Signore del mondo sepolto nelle profondità del nostro essere: il mondo degli istinti primordiali, del desiderio senza limiti, delle passioni non imbrigliate dalle leggi della convivenza civile.

    Lasciamo il pianeta lassù nel cielo e prestiamo attenzione alla sua voce che ci parla dall'interno. Certamente scopriremo qualcosa d'importante.

    Ho scelto questa strada per cominciare a parlare di Plutone perché spesso le descrizioni, anche le più lucide ed articolate, di determinate dimensioni della nostra esperienza e di alcuni contenuti della nostra psiche, invece di avvicinarci al loro significato, ce ne allontanano, li rendono piatti, tolgono loro spessore ed intensità, li trasformano in semplici eventi tra altri eventi.

    Ci sono invece esperienze, emozioni, ricordi che non si lasciano imprigionare nei limiti di un nitido discorso consequenziale, ma hanno bisogno di parole aperte a più sensi e significati poiché provengono dagli abissi della nostra psiche.
    Plutone è il Signore di questo mondo sepolto nelle profondità del nostro essere: il mondo degli istinti primordiali, del desiderio senza limiti, delle passioni non imbrigliate dalle leggi della convivenza civile; un mondo esplosivo, energia pura priva di qualsiasi forma di organizzazione, tenuta sotto controllo da potenti meccanismi di difesa come la rimozione, la repressione e la negazione, che abbiamo impiegato anni e anni a costruire e consolidare fino a quando un'inespugnabile barriera è stata eretta tra noi e tale mondo che, sebbene ci appartiene, disconosciamo.

    C'è stato un tempo, invece, in cui questo era l'unico mondo conosciuto, quando in fasce la nostra sopravvivenza dipendeva unicamente dalla presenza dell'altro, i bisogni erano impetuosi e pressanti e l'amore, la rabbia e l'invidia verso chi deteneva il potere di gettarci nel baratro del vuoto, o elevarci alle vette della completa soddisfazione erano immensi e assoluti.
    Terrorizzati o inebriati passavamo da uno stato all'altro senza soluzione di continuità, poi la paura di perdere l'amore dell'oggetto amato è stata più forte di tutto e ci ha costretto a seppellire e negare ogni cosa mettesse a rischio tale amore.

    E così, nei limiti del possibile ognuno di noi è diventato quello che, prima i genitori, poi la società hanno voluto che diventassimo, e in tale immagine ci siamo riconosciuti ed identificati. Ancora di più, ci siamo profondamente attaccati e inestricabilmente confusi con tali "copioni" di madre esemplare o lavoratore indefesso o altro, e guai a porre dubbi o interrogativi in questi ambiti nei quali abbiamo posto la sostanza della nostra identità.

    Ogni tanto, però, nel corso del nostro cammino incontriamo Plutone che apre delle pericolose brecce nel palcoscenico della nostra vita. Ci può essere un tradimento, una malattia, una perdita e allora, nuovamente impotenti, ritorniamo ad amare, odiare e desiderare con la stessa intensità di un tempo e invasi da rabbie cieche e incontrollabili e passioni adombranti. E la nostra identità dai variegati copioni di donna, moglie, madre e altro, va in frantumi.

    Di fronte a noi Plutone, il Signore di tutto ciò che è nascosto nelle viscere della terra e della psiche, aspetta la nostra scelta. Infatti davanti a noi ci sono tre strade: possiamo di nuovo reprimere e rimuovere, proiettando all'esterno, sugli altri, le nostre passioni e allora il prossimo incontro con Plutone sarà ancora più violento e destrutturante; oppure possiamo "agire", mettere in atto, questi impulsi primitivi e allora Plutone ci trascinerà con sé negli abissi del suo regno; oppure possiamo riconoscerli e accettarli come nostri e poi cercare di integrarli e trasformarli in una più ampia consapevolezza di sé. In questo caso ci è offerta la possibilità di entrare in contatto con alcune parti del nostro inconscio che una volta portate alla luce della coscienza libereranno tutta l'energia impiegata per tenerle a bada.

    Questo è il tesoro che Plutone dona a chi ha il coraggio e la determinazione di seguirlo nel regno sotterraneo della psiche e poi risalire vittorioso alla superficie della coscienza. Qualunque strada scegliamo Plutone, l'invisibile guardiano della soglia, ci aspetterà al varco.
    Ha ora iniziò il suo transito nel segno dell’Aquario

    Quando PLUTONE si avvicina a uno dei punti sensibili del nostro tema natale, siamo inevitabilmente portati a chiederci che cosa ci sta succedendo. Iniziamo ad avvertire una sorta di agitazione interiore, ci sentiamo disorientati al cospetto di qualcosa di ignoto, smarriti, a tratti scoraggiati. Stiamo catapultandoci in una ripida discesa verso gli inferi, un percorso all’interno di un tunnel del quale non siamo capaci di percepirne il perimetro, in cui nulla ci appare più conosciuto, privi di punti di riferimento. Sovrana è la paura, alla quale fa compagnia la solitudine, lo sconforto, l’abbattimento morale, un senso di abbandono per lo più impossibile da contenere.

    Nell’Astrologia tradizionale Plutone di transito può annunciare un decesso, che sia il nostro o quello di una persona a noi particolarmente vicina. Evitiamo di argomentare su siffatte catastrofi e soffermiamoci sulla trasposizione di tale significato: la profonda simbologia di questo pianeta richiama più che altro a una morte psicologica. In realtà infatti quel che viene meno è una parte di noi o comunque dell’immagine di noi stessi che così bene crediamo di conoscere.

    Durante il percorso evolutivo, ciascuno solitamente costruisce il proprio senso d’identità su di una sorta di attaccamento nei confronti degli individui cui ci leghiamo, della persona che sposiamo, dell’attività che svolgiamo, della filosofia che decidiamo di seguire: questi e altri sono tutti elementi che contribuiscono a convalidare la nostra identità. Al contempo diamo forma a pensieri e opinioni su noi stessi e sulla vita nella sua totalità. Questo complesso meccanismo che opera in noi – per ciascuno in base alla propria natura e predisposizione – in maniera automatica e pressoché inconscia, è davvero difficile da mettere in discussione, indipendentemente dal fatto che abbia creato un senso di identità giusto o meno. Plutone, transitando sul nostro cielo di nascita, si assume il compito di aiutarci a mettere in discussione tutti quegli elementi di sostegno che reggono il nostro IO, portandolo a franare. Tali situazioni riconducibili a una vera e propria MORTE PSICOLOGICA sono d’altronde necessari per mettere in discussione delle parti della nostra individualità e delle nostre convinzioni che, in realtà, non sono per noi convenienti, o che comunque smettono di esserlo in un dato momento della nostra vita. Ad esempio possiamo essere assolutamente consapevoli che sarebbe meglio porre fine a una relazione con caratteristiche frustranti e distruttive, ma ciò nonostante permane in noi una compromettente riluttanza nel liberarci dal carcere nel quale ci troviamo; la nostra parte cosciente sa perfettamente che cambiare strada sarebbe l’unica cosa positiva da fare, invece continuiamo a pensare che staccarci dai nostri attaccamenti potrebbe comportare, per assurdo, più dolore rispetto alla situazione stessa. È difficile da credere, ma Plutone ci accompagna verso quel processo tanto temuto di morte e rinascita mettendoci a stretto contatto con tutte quelle emozioni generate dal senso di perdita, poiché solo così apriremo la strada al nuovo IO che necessita di rinascere. Certo, non c’è possibilità di rendere leggera questa sofferenza, né è conveniente tentare a tutti i costi di perseverare in una situazione che comunque non ci rende felici.

    Plutone inizia a lavorare dapprima sotto il livello della consapevolezza, contrastando ogni sforzo di auto preservare lo status quo messo in atto dal nostro ego. E questo lavoro ha l’importantissima finalità di consentire una ricostruzione su basi nuove. Crisi, difficoltà, dolore, sono tutti aspetti di un capovolgimento in vista di qualsivoglia cambiamento evolutivo possa essere per noi necessario. A tal fine c’è Plutone. Ideatore, produttore e regista di questo spettacolare viaggio andata e ritorno verso l’inferno.

    Da oggi ha inizio il suo transito in Aquario.
    Sarà così per circa vent’anni .
    che cosa ci accadrà?
    Nulla di grave,in fondo stiamo per rinascere.
    Rinascere sembra una buona cosa.Anche se almeno mille volte dovremmo ancora morire.

    A presto con nuovi aggiornamenti.

    Viaggio del sole 🌞 Stefano Buglino
2743 replies since 11/10/2016
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