21 modi per leggere i tarocchi- cap.2

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    Capitolo 2 – Descrizione


    La via dell’Allievo


    Nominare la carta ci aiuta a sentirla più “nostra”, ma è l’osservarla nei minimi dettagli che ci introduce realmente nel suo mondo. Per l’interpretazione di una carta, un passo assolutamente necessario è prima di tutto la descrizione.
    Ci sono due metodi di descrizione: letterale ed interpretativo.
    Dato che può essere difficile differenziare le due tipologie, può essere d’aiuto avere un esempio.
    Osserviamo il Re di Coppe del mazzo Legend: I Tarocchi Arturiani di Anna-Marie Ferguson.

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    Il consultante potrebbe dire, “Questa carta parla dell’andare via in un posto tranquillo.” Mentre questa può essere una frase che rivela lo stato d’animo della persona, non è questo ciò a cui mira questo esercizio, che richiede invece un resoconto dettagliato della carta e delle figure ritratte.
    “Sullo sfondo, c’è una cascata che discende da un’apertura tra le rocce, fino ad un bacino circondato da alberi, rocce e piante. In primo piano, seduto su di una roccia, un uomo con la barba pesca”.
    A questo punto, io, il lettore, potrei interromperlo per chiedergli, “Come sai che sta pescando?”
    Questa è un’ipotesi attendibile, ma trovo sia utile chiedere alla persona di guardare semplicemente cosa c’è senza preconcetti.
    “Tiene una lunga asta da cui una cordicella scende verso l’acqua. Un uccellino blu con il petto giallo è appollaiato su di un ramo alla sua destra, intento a guardare nella stessa direzione dell’uomo, che indossa...”
    Chiedere a qualcuno di essere più letterale non significa che la sua descrizione sia “sbagliata”. Il punto è di imparare a guardare in modo nuovo, senza preconcetti. Chiedendo “Cosa in questa carta ti fa pensare questo?” aiuta a rifocalizzarsi sui dettagli. Perfino chi legge tarocchi da tanto tempo, quando sono loro i consultanti, penseranno che sia come vedere quella carta per la prima volta. E’ molto comune vedere qualcosa che non si era mai notato prima, informazioni prima passate inosservate.
    Dato che una carta è bidimensionale e statica, molte azioni come correre o parlare sono date per scontate. Provate a considerare quali elementi portano a quelle conclusioni. Una bocca aperta e un braccio in alto possono far pensare che la figura stia parlando, ma potrebbe essere che stia succedendo qualcos'altro, invece? A volte, il genere della figura può essere ambiguo, perciò quali sono quegli elementi che vi portano a considerarlo un maschio invece che una femmina?
    Alcune persone non riesco a rimanere nel regno dei dettagli puramente sensoriali, e quindi finiscono per dire ciò che la carta suggerisce loro: “Questo è il mio capo che pensa di avere la responsabilità di tutto ma non lascia mai che qualcuno lo aiuti...”
    Altri catalogano i più piccoli dettagli come se fossero mastri contabili: “Indossa l’armatura solo sugli avambracci e la parte bassa della gamba sinistra...”


    La Via dell’Adepto

    Potete continuare ad esplorare questo esercizio ora, oppure tornarvi più tardi dopo aver provato gli altri metodi per leggere le carta.

    Lettura per un’altra persona

    Questo libro presume che farete questo esercizio prima da soli. Cerca anche di insegnare tecniche per leggere per e con gli altri. Questo passo introduce ad una delle più importanti abilità che servano per fare letture interattive, ovvero la capacità di ascoltare senza giudizi, ma capace di discernere.
    Per accrescere la capacità di ascolto dell’altro, sedete tranquillamente e con una postura eretta su di una sedia, con entrambi i piedi ben piantati al pavimento, le braccia non incrociate, i palmi rivolti verso l’alto e ben aperti. Fate dei bei respiri profondi, lasciate andare tutti i precedenti pensieri, le preoccupazioni quando espirate, poi apritevi all'altro quando inspirate. Siate ricettivi e incoraggianti verso l’altro. Prendete nota di ogni opinione o atteggiamento che scaturisce e poi lasciate andare. Non dovete preoccuparvene.
    A volte può essere utile, specialmente nel caso la vostra mente vaghi o se vi bloccate, ripetere nella vostra mente ciò che l’altro dice. Potete replicare loro con delle domande, come: “C’è una persona sulla carta? Di che colore sono I vestiti? Cosa c’è in primo piano? Che cos'è quello (puntando ad un particolare oggetto)? Se loro dicono che la persona sulla carta è un Re, chiedete “Che cosa esattamente ti fa pensare che sia un Re?” (“Indossa una corona e ha uno scettro in mano.”)
    Usate il vostro respiro come uno strumento per mantenere la consapevolezza della presenza altrui. Prendete nota delle inflessioni vocali, dei gesti e delle espressioni facciali. Prestate attenzione a parole o frasi importanti, per cambiamenti nel tono di voce e nel ritmo. Questi elementi puntano a ciò che c’è in primo piano nella mente del consultante. Quando leggete per voi stessi, prendete nota di quando le parole o i pensieri affiorano più velocemente, o il vostro respiro si ferma e cambia, o quando sentite eccitazione. Questi cambiamenti sono accompagnati anche da una maggior consapevolezza e focus.
    Notate se la persona non fa cenno ad elementi ovvi della carta; per esempio, descrivendo una carta di corte senza fare mai menzione della persona ritratta! Questo suggerisce che c’è qualcosa di misterioso e potrebbe valer la pena ritornarci in un secondo momento.


    Attività

    1) Riguardate l’esempio della descrizione sul Re di Coppe. Quali degli oggetti nella descrizione potrebbero essere simbolici e avere una più profonda interpretazione? Alcune possibilità sono elencate alla fine del capitolo.


    Consapevolezza attraverso l’oggettività e la soggettività

    “Ciò che noi chiamiamo oggettività è soltanto il risultato della nostra consapevolezza che viene catturata da certi canali, in direzioni abbastanza specifiche, da forze di cui non siamo nemmeno consapevoli.”
    Così scrisse Peter Kingsley nel suo libro Reality. Potrebbe non esistere l'oggettività pura, ma in ogni caso è utile essere il più possibili oggettivi. Alcune persone trovano difficoltoso dare una semplice, sensoriale descrizione della carta, non riescono a separare le cose che ci sono nel mondo esterno dai concetti che loro hanno su di esse. Gli esseri umani interpretano sempre gli input sensoriali, perciò è importante imparare a distinguere tra un fatto oggettivo e opinione soggettiva. Potete poi osservare le vostre idee e cercare di capire se si basano sui reali dati che avete.
    Paradossalmente, la seconda parte di questo capitolo, nel quale siete diventati parte della descrizione, porta anche il realizzare che niente è davvero separato da voi. In altre parole, quando siete l’Imperatore, potreste descrivere voi stessi come “un uomo più vecchio, con una lunga barba, che indossa l’armatura.” Questo porta velocemente a: “Sì, anche se sono una ragazza di diciotto anni, mi comporto a volte come un vecchio uomo con la barba lunga, che indossa un’armatura per proteggersi. In realtà, mi comporto come mio padre.” Un lettore di tarocchi, ascoltando attentamente la descrizione del consultante, impara a capire il vocabolario di quella persona e la sua struttura concettuale.
    Diventando attenti ascoltatori, entrate nel mondo e nella mentalità di un’altra persona, e questo vi permette di comunicare efficacemente ed empaticamente con lei. A questo punto, prendete semplicemente nota di quando qualcosa suona vero.


    Attività

    Queste attività vi aiuteranno a chiarire la differenza tra osservazioni oggettive e soggettive riguardo un’immagine pittorica.

    2) Classificate le seguenti frasi distinguendo tra oggettivo (O) e soggettivo (S):

    a- C’è un pesce nella coppa tenuta nella mano destra di questa persona
    b- Il pesce nella coppa ha promesso alla persona tre desideri
    c- Lei sta aspettando che qualcuno la salvi
    d- Dieci spade escono dalla schiena di una persona che è riversa sul suolo a faccia in giù
    e- Lui impugna la sua lanterna in modo che anche altri lo possano seguire
    f- con le braccia incrociate davanti al petto, lei tiene due spade che puntano in alto
    g- La persona perforata dalle spade si è arresa
    h- L’uomo che indossa un mantello nero prenderà le due coppe che sono ancora piene
    i- La persona non guarda una coppa che viene tenuta da una mano, che viene fuori da una nuvola

    3) Se non avete ancora fatto l’esercizio base del descrivere una carta, fatelo ora. Prestate attenzione a quanto oggettivi siete stati.

    Prima di andare avanti nel prossimo capitolo, è importante realizzare che, nella pratica, il cambiamento da un passo ad un altro dovrebbe risultare scorrevole, naturale. Il tempo che dedicherete alla fase descrittiva è a vostra scelta. Fare questo esercizio vi aiuterà a notare quelle cose di cui non vi eravate ancora accorti e a migliorare l’abilità di visualizzare la carta fino al più piccolo dettaglio.

    Risposte possibili all'esercizio numero 1

    Le immagini sulle quali ci si può concentrare sono:

    - L’acqua sullo sfondo (retroscena emotivi)
    - Spazio fra le rocce (un’apertura in una solidità di facciata)
    - Ciò che c’è intorno (che cosa circonda il consultante?)
    - Asta (qualcosa tenuto a distanza?)
    - Pescare (che cosa? Cosa si sta cercando di prendere?)
    - Uccellino (è un messaggero degli spiriti, l’uccello “della felicità”, o potrebbe essere un Martin Pescatore*?)

    Esercizio 2

    a. Oggettivo – descrizione fisica
    b. Soggettivo – puoi capire questo solo dall'osservazione della carta?
    c. Soggettivo – Che cosa te lo fa pensare?
    d. Oggettivo – descrizione fisica
    e. Soggettivo – come sai cosa ha intenzione di fare?
    f. Oggettivo – descrizione fisica
    g. Soggettivo – la persona potrebbe essere morta, o stare fingendo, o…
    h. Soggettivo – questa è una supposizione riguardo le azioni future
    I. Oggettivo – descrizione fisica

    Chiedere “Che cosa te lo fa pensare?” riporta l’attenzione ai dettagli oggettivi o mostra che avete adottato solo una delle molte, possibili opzioni.


    Da "21 ways to read a tarot card" di Mary K. Greer

    Note di LaFee

    *Martin pescatore: in inglese viene chiamato Kingfisher, ovvero il Re pescatore, e si ricollega alla figura del Re ritratto, dato che sulla carta è chiamato proprio “Re Pescatore”.


    Edited by La Fee Verte - 6/7/2020, 21:39
     
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