21 MODI PER LEGGERE I TAROCCHI- cap. 0 e 1

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  1. La Fee Verte
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    CAPITOLO 0 - USCENDO

    La carta che non ha numero
    passa attraverso tutte quelle numerate
    e cambia in ciascuna di esse


    A.E. Waite su “Il progresso del’anima” nel Manuale di Cartomanzia




    Questa sezione è un preludio ai 21 modi di leggere i tarocchi, che sono i “trucchi del mestiere” portati nella sacca del Matto. E’ un promemoria per ricordare di vivere questo percorso come se si fosse il Folle, o la carta numero 0, quindi con fiducia, apertura, e con la voglia di giocare.
    Il Matto ci dice che, restando aperti all'inaspettato, l’intuizione può apparire in ogni momento. State viaggiando lungo un posto non razionale, dove qualsiasi cosa può accadere. E’ un regno di profonda consapevolezza e coscienza focalizzata, distinto dalle preoccupazioni quotidiane. Il Matto vive soltanto ciò che è nel momento presente, senza alcun pensiero riguardo ad un significato, senza pregiudizi o opinioni.
    Come carta senza numero, il matto è ovunque e da nessuna parte. E’ spesso associato alla lettera ebraica inarticolata aleph, che rappresenta il respiro senza suono, l’entrare e l’uscire attraverso l’esistenza con ogni inspirazione ed espirazione.

    Alef-Alephh_0
    (Aleph, lettera ebraica)


    Provate proprio in questo momento a prendere dei respiri profondi, usandoli per connettervi alla terra sotto i vostri piedi. Immaginate di inalare attraverso le piante dei piedi e dalla sommità della testa, portando ossigeno ad ogni cellula del vostro corpo fino al cuore. Aprite il vostro cuore e poi esalate, connettendovi con il mondo circostante. Respiri calmi e profondi apportano più ossigeno al sangue ed al cervello, stabilizzano il ritmo respiratorio e quello cardiaco, e aiuta a centrarvi su quello che state facendo adesso. Usate il respiro per focalizzare l’attenzione su questo tempo e questo spazio, allontanando tutte le preoccupazioni. Le tensioni si allevieranno ed i vostri limiti personali si espanderanno. Questo vi prepara, come il Matto, a muovervi spontaneamente e flessibilmente in qualsiasi direzione, mentale o fisica. Vi permette di saltare nel regno delle carte.
    Dopo aver fatto gli esercizi, troverete che le carte sembreranno più dettagliate e vibranti, multidimensionali e vive. Prenderete consapevolezza di una più profonda connessione con le persone e di un più forse senso di benessere personale. Come scrisse William Blake, il Folle che persiste nella sua follia, diventa saggio.


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    CAPITOLO 1- NOME


    “L’azione senza un nome, un “chi” attaccato ad essa, è senza significato”
    Hannah Arendt, “La condizione umana”


    La Via dell’Apprendista


    Preliminari: scegliere la vostra carta

    Ora è il momento di scegliere la vostra carta che userete attraverso tutti e 21 passi per leggere i tarocchi. Scegliete un mazzo che abbia delle immagini narranti su ciascuna carta, e mischiatelo accuratamente mentre chiedete “A che cosa devo più prestare attenzione nella mia vita in questo momento?”.
    Prendete tre carte e voltatele al dritto. Quale carta è più intrigante? Quale più inquietante? Qual è quella più dettagliata? E quella meno? Decidete quale delle tre è “la vostra”. Dovrebbe avere abbastanza simboli per voi da esplorare nel dettaglio e, magari, essere più interessante che rassicurante.
    Gli Assi non sono la migliore scelta, e nemmeno l’Otto di bastoni, per via dei pochi dettagli. E’ utile se nella carta c’è ritratto effettivamente qualcuno intento a compiere qualcosa. Se siete in dubbio, scegliete uno degli Arcani Maggiori.
    Lavorerete con la vostra carta prescelta attraverso tutto il libro. Non guardate il suo significato finché non arrivate al capitolo 10. Se sentite di volerlo davvero fare, potete cambiare carta in ogni momento, ma tenete a mente questo: più è grande la sfida, più è grande la potenziale crescita. Se cambiate carta, tornate ai capitoli precedenti a dove avete lasciato, così che possiate averne una visione d’insieme prima di continuare.

    Attività


    Pronunciate a voce alta il nome della vostra carta:
    “Ho scelto la 10, la Ruota della Fortuna.”
    “Hai ricevuto il Quattro di Denari.”
    “Questa carta è il Re di Coppe.”
    “Ho la numero 13, Trasformazione, che è chiamata di solito Morte.”

    Questa è l'unica cosa che dovete fare per questo primo passo. Dite il nome della vostra carta! Sembra ovvia, ma non sottovalutate questa azione. Di volta in volta, ho visto studenti guardare la carta in un disperato silenzio, senza avere idea di che cosa dire o da dove cominciare.
    Pronunciare il nome della carta apre la vostra bocca e la mette in movimento – che è ciò che io chiamo “accendere il motore” o lasciare scorrere le idee. Troverete più facile aggiungere qualcosa, e poi altro ancora. Nominare qualcosa vi aiuta a possederla e in più vi connette a ciò che conoscete su di lei. E’ come una chiave che apre un fiume – a volte perfino una cascata – di informazioni.

    Se siete nuovi ai tarocchi o avete appena acquistato un mazzo nuovo, mischiate le carte ed esaminatele una per una, dicendo il loro nome ad alta voce. Questo semplice esercizio vi aiuterà a familiarizzare con il mazzo.

    La Via dell’Adepto

    Potete esplorare questo passo ora o tornarvi più tardi, dopo aver provato gli altri modi per leggere le carte.

    Prima di cominciare una lettura, dovreste esservi preparati psicologicamente, aver prestato attenzione al vostro respiro, e mescolato le carte.
    Il passo 1 stabilisce una qualità essenziale in una lettura: la focalizzazione. Ora portate la vostra attenzione al prendere una singola carta e capire cosa ha da offrire. Nominare la carta è una formale presentazione alle energie prima di voi, un riconoscimento dei partecipanti al gioco, un riconoscere la loro presenza. Il tono e l’enfasi che usate quando nominate la carta comunicherà una straordinaria quantità di informazioni di per sé.
    Potreste essere sorpresi nel provare una sensazione che non sapevate di provare. Per esempio, potreste accogliere l’Imperatrice con un senso di delusione - “Oh, l’Imperatrice” - realizzando solo più tardi che forse vi aspettavate qualcosa di più dinamico e assertivo. Se state leggendo per un consultante, potreste disarmare le sue presupposizioni riguardo a una carta attraverso il modo in cui la nominate. Per esempio, potreste accogliere una carta inquietante esclamando allegramente: “Che bello, hai preso la Torre!”. Il compito è poi quello di comunicare cosa rende questa carta così eccitante. Non provateci troppo e soprattutto non fingete un responso. In generale, è molto meglio essere aperti e curiosi riguardo al perché questa particolare carta appare in questo momento. Prestate sempre molta attenzione alle prime impressioni, sia che leggiate per voi stessi che per qualcun altro.
    Quando leggete per un’altra persona, empatizzate con la loro prima impressione della carta. Comprendete e supportate il loro responso prima di continuare.

    Attività

    a)

    Mescolate il mazzo. Ponete la domanda “Chi sono io?”, poi voltate una carta e dite il suo nome. Prendete nota di ogni reazione nel vostro corpo quando vedete e pronunciate il nome della carta. Avete trattenuto il respiro o avete inalato? Vi siete mossi leggermente avanti e indietro? C’è stata una qualche tensione o rilassamento? Qual è stata la vostra prima vera impressione sensoriale – un rossore, un brivido, un aumento del battito cardiaco, sorpresa, delusione, soddisfazione, nostalgia? Provate questo esercizio con altre due o tre carte.

    b)

    Fate pescare ad un’altra persona una carta ponendo la stessa domanda. Dite il nome della carta. Simultaneamente, prendete nota di qualsiasi reazione fisica della persona. Ditele ciò che avete notato e poi chiedetele qual è stata la sua prima impressione della carta. Per esempio, Amy pesca una carta e io le dico: “E’ il Dieci di Denari”. Poi dico, “Ti sei mossa leggermente avanti quando l’hai vista e sembrava che sorridessi. Cosa succede?” Amy risponde: “Mi piacerebbe avere tutti quei soldi e una famiglia mia.” La risposta era ciò che vi aspettavate?

    Annotate tutto quanto vi viene in mente sul vostro Tarot Journal


    Da "21 ways to read a tarot card" di Mary K. Greer

    La Fee

    Edited by La Fee Verte - 6/7/2020, 21:38
     
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  2. La Fee Verte
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    Ieri sera ho provato a fare l'esercizio del capitolo 1, chiedendo "Chi sono io?" e usando i Rider. È uscito il 9 bastoni. Ora non scriverò qui cosa è uscito fuori, perché sono inevitabilmente andata a scavare in cose private, ma posso dire che funziona parecchio. È stato davvero utilissimo e illuminante
     
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    Ciao La Fee Verte anche io ho iniziato questo percorso, ho estratto il 7 di bastoni. Volevo ringraziarti per lo spunto, sembra un metodo di lettura davvero stimolante.
    Tu sei arrivata all'ultimo capitolo?
     
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    Spunto interessante ,ho provato .ho estratto il carro ,ma mi sono scordata di annunciarlo .per cui ho ripetuto l operazione 8 di denari ed ho annotato ciò che mi è parso .adesso cerco la cavia
     
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  5. Azazel27
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    Esercizio interessantissimo. Ci ho provato anche io. "Chi sono io?" Cavaliere di denari. Ho sorriso, mi sembra una carta molto positiva.
    Grazie per averlo postato :]
     
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  6. La Fee Verte
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    CITAZIONE (Regina di bastoni @ 15/6/2020, 10:39) 
    Ciao La Fee Verte anche io ho iniziato questo percorso, ho estratto il 7 di bastoni. Volevo ringraziarti per lo spunto, sembra un metodo di lettura davvero stimolante.
    Tu sei arrivata all'ultimo capitolo?

    No, ancora no perché mi si è rotto il PC (avevo l'ebook), infatti ci sto mettendo ancora più tempo a tradurlo tutto 😅 In pratica lo leggo mentre traduco, perciò sono all'undicesimo capitolo

    Sono contenta abbiate provato anche voi 😊
     
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    Ma l’esercizio iniziale in cui dice di prendere 3 carte e scegliere tra queste si deve fare pure?
    Comunque, alla domanda “A che cosa devo più prestare attenzione nella mia vita in questo momento?” sono uscite:
    Asso di bastoni-forza-papa
    Io ho scelto la forza.

    Alla domanda “Chi sono io?” è uscito:
    Cavaliere di bastoni

    In entrambe le stese escono elementi comuni, ovviamente i bastoni innanzitutto e poi il “dominio” dell’uomo sull’animale: la forza in cui la padronanza di se prevale sugli istinti e il cavaliere che governa il cavallo.

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  8. La Fee Verte
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    Non lo devi fare per forza :) Ma solo se ti va. Alla fine sono tutti esercizi altamente introspettivi, quindi non avrebbe senso imporsi di fare qualcosa di preciso. Sicuramente ogni esercizio proposto è utile per varie ragioni, ma si può benissimo scegliere di farne alcuni e non altri 🙂

    Edited by La Fee Verte - 15/6/2020, 18:08
     
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    Ah ok. A me comunque sono piaciuti entrambi
     
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  10. La Fee Verte
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    Anche perché lo scopo principale è unicamente quello di scegliere una carta che ti attrae e con cui puoi lavorare: che tu la scelga dopo averne estratte tre o la estragga direttamente dal mazzo, non importa :)

    CITAZIONE (Lúthien_ @ 15/6/2020, 18:05) 
    Ah ok. A me comunque sono piaciuti entrambi

    Bene, ne sono contenta 😊
     
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    Uhh quindi non si esaurisce tutto nel decimo capitolo!
    Come dici è un esercizio versatile. Prima di comprare i tarocchi avevo letto potessero essere usati anche nella scrittura e per me che adoro scrivere è un aspetto molto accattivante. Già qui bisogna costruire una storia e abbondare con la fantasia.
     
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  12. La Fee Verte
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    No no, sono 21 capitoli e in ognuno viene dato uno strumento ulteriore per capire le carte :) Piano piano li aggiungo tutti

    Anche a me piace usare le carte per scrivere delle storie, avevo aperto anche un topic al riguardo tempo fa :P
     
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11 replies since 23/10/2019, 15:52   1595 views
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