Come leggere una stesa...

ovvero il "colpo d'occhio"

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  1. ~ ariel
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    Prescindendo dal fatto che solo l'esperienza quotidiana con il mazzo può davvero insegnarvi come si stendono le carte (e quindi i riscontri positivi e negativi che avrete delle vostre letture) proviamo a descrivere come si esegue una lettura di Tarocchi.
    Ma invece di scrivere una lunga prosopopea che si può trovare in qualsivoglia manuale, ho pensato di lasciare la parola a chi ha bisogno di spiegazioni. Per cui forza con le domande, i dubbi e i problemi che sorgono quando stendete le carte.
     
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    Si sono d'accordo sul fatto che ci voglia l'esercizio quotidiano ed è quello che sto cercando di fare, come hai visto siamo ancora alla fase - stesa con tre carte - quindi ancora all'asilo diciamo! ^_^ Perciò le domande che farò sono veramente basilari:

    Come prima domanda ti chiedo: c'è un metodo per ricordare tutti i significati di tutti gli arcani e tutte le associazioni? ...A parte avere una memoria di ferro e anni di esperienza? Questo per ora è il mio più grande problema, perché ok, conta l'intuito ma un significato base per ogni carta da cui partire bisogna averlo. Diciamo che per i Maggiori sono abbastanza sulla buona strada ma i minori ancora non riesco a memorizzarli, devo sempre tornare a vedere un riferimento scritto. Tu dici che bisogna che siamo noi a dare il significato alle nostre carte ma non è così semplice visto la grande quantità di informazioni che ci sono su ogni carta, ogni mazzo.
    Sicuramente il metodo per dare noi dei significati alle carte è quello di fare tanta pratica, e vedere i riscontri, ed è lo scopo per cui abbiamo deciso di creare uno spazio qui nel forum.

    Ma come vedi siamo ancora ai primi passi, quindi domande poche!

    Tutti i consigli sono ben accetti però!
     
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  3. ~ ariel
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    Mirana se tu mentre leggi quel che scrivo in questo momento, dovessi fermarti passo dopo passo con il vocabolario e la grammatica a cercare il senso di ogni parola, del mio discorso quanto capiresti? Zero totale. Allora come è possibile che tu mi capisca, semplicemente leggendomi? Come fai, mentre leggi a capire che questo è il soggetto quindi compie l'azione, questo il verbo quindi è l'azione stessa e magari questo è il complemento di tempo che ti spiega quando l'azione si svolge? Ti sei mai chiesta come fai nell'arco di mezzo secondo, mentre leggi a capire tutte queste cose? Anni di allenamento e pratica della lingua italiana, che hanno incasellato il tuo cervello predisponendolo a comprendere tale lingua e quindi per mezzo di essa ad interagire con gli altri. Quindi tu sei capace di scrivere, di parlare e di dettare qualsiasi cosa in lingua italiana e di capire nello stesso momento in cui svolgi tali azioni. Eppure, scommetto che per ogni termine della nostra lingua io, tu e chiunque altro potremmo avere idee e sensazioni diverse. Se io dicessi "casa", sicuro ognuno di noi pur sapendo perfettamente che cosa è una casa, vi accosterebbe sinonimi diverse, perchè essi corrispondono a sensazioni personali, fino a creare un groviglio di significatori che sono tutti alla base di casa e senza mai allontanarci dal concetto iniziale. Se io accostassi questa rete creata sulla parola casa al dizionario, l'accostamento sarebbe relativamente misero. Se io usassi casa in una poesia di certo lo farei con soluzioni diverse rispetto ad un tema di scuola, o ad una lettera, o ad un articolo di giornale. Senza contare la tua esperienza in merito alla parola casa. Da bambina per dire, indica lo spazio condiviso con i tuoi genitori, da adulta la vita col tuo compagno per essere banali. Ebbene con i Tarocchi è la stessa identica cosa. Tu quando butti giù le lame hai una storia fatta di parole/immagini. Se ti fermi a contemplare parola per parola, rifacendoti a sterili significati di manuali, tu non leggerai mai le carte, non vedrai mai oltre, non capirai nulla di quel che ti stanno dicendo. La stesa va letta esattamente come ora tu stai leggendo quanto sto scrivendo. Fino a che ti baserai sui significati dettati da altri non sarai una cartomante fatta. Sicuramente il principiante parte dai manuali e dalle basi, ma senza intuito non si crea. Tornando all'esempio della scrittura, è come se tu leggessi un romanzo. Mettiamo il caso tu voglia leggere una storia in una lingua che non conosci. Ti armi di tutto e cerchi di tradurre, quanto ci capisci? Zero... e se anche riuscissi a tradurre quanto sentiresti della lettura? Zero. Invece in italiano leggi una poesiola di quattro parole per dire e ti senti le lacrime agli occhi. Perchè? Perchè l'hai sentita. Ecco la sottile differenza fra chi legge le carte e chi no. Ci vuole esperienza ma bisogna affinare l'intuito dall'inizio. Tu mi chiedi come memorizzare i significati della carte... non li puoi memorizzare. Nel senso che i Tarocchi implicano uno studio completo di discipline esoteriche di varia natura, sulle quali ti devi applicare con costanza e solerzia fino a creare il tuo mazzo. Per il semplice fatto che tutto è un rimando continuo. Dai numeri alle figure, ai colori, alle linee e persino alle espressioni dei volti. Esempio: il Papa è il numero 5, il tramite, il re di questo e l'altro mondo. La numerologia già ti dice che il 5 è numero dispari che chiude il primo semicerchio da 1 a 10 (che è il tutto che diventa nulla e viceversa) e quindi vien da se che il papa è un demiurgo, un sacerdote che unisce spirito e materia. 5+5 fa dieci. La carta numero 10 è la ruota che guarda caso è una forma di transizione, di passaggio, di superamento. Dalla carta numero 11 siamo su un altro piano di attenzione/evoluzione. Non per niente l'Eremita, il piccolo Faust dei Tarocchi è l'uomo solo e splendido. L'uomo vitruviano per eccellenza, iscritto nel cerchio (la Ruota). Guarda caso il n 10 è anche emblema del sole, del cerchio e gli Epicurei parlavano di Tetractis... ecc ecc. Questo piccolo sunto, veramente esiguo, lo ho scritto per farti capire come devi procedere. Non ti puoi mettere a studiare pagina per pagina tutto il manuale come se avessi appena comprato un cellulare nuovo, ma devi usare la testa e creare le reti mentali fra i vari oggetti. Solo questa padronanza ti può permettere di leggere le lame, perchè tu non impari, attivi le tue conoscenze pregresse. A questo si aggiunge l'intuito del cartomante. Quello che ti fa brillare le carte, te le fa sentire e ti fa capire dove e come guardare. Ecco perchè parlo di "creare il mazzo", di impossibilità di dare pareri tecnici, di inutilità di dire "è così". Parlare e discutere sul forum ci aiuta a condividere esperienze. Ma quella che vale è solo e soltanto la tua esperienza nel campo. Se impari che il Mago è l'uomo pieno di risorse bla bla... come farai a capire che il Mago con il Diavolo indica al contrario un uomo che impiega le sue risorse per fare danni? E' una sfumatura che non leggi perchè tu vedi il Mago da un lato e il Diavolo dall'altro. Ho scritto a braccio, se ci sono cose poche chiare fammelo notare e ti rispiego il mio pensiero.
     
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  4. Ulisside
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    Ariel ma quando dici "creare il proprio mazzo" significa che, in un certo senso, i significati li dobbiamo dare noi, in un certo senso?
     
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    No tutto molto chiaro, ti ringrazio.

    CITAZIONE
    Nel senso che i Tarocchi implicano uno studio completo di discipline esoteriche di varia natura, sulle quali ti devi applicare con costanza e solerzia fino a creare il tuo mazzo. Per il semplice fatto che tutto è un rimando continuo. Dai numeri alle figure, ai colori, alle linee e persino alle espressioni dei volti.

    Si questo studio lo sto facendo! Ed ho studiato con attenzione tutti i particolari degli Arcani Maggiori dei Marsigliesi, colori (l'oro = indica il punto di massimo ottenimento qualitativo di ogni arcano, blu = la ricettività, color carne = il piano umano, "terreno" ecc.) le espressioni, i particolari, e tutto ciò mi ha aiutata moltissimo a comprendere la natura delle lame. Per farti un'esempio: osservando l'Innamorato - le posizioni delle mani dei tre personaggi sotto il cherubino, raccontano molte cose... Ora sono alle prese con i Minori che prima erano per me, totalmente incomprensibili, associandoli ai 4 elementi già mi ha fatto fare il primo grande passo perché si capisce a quale campo si stanno riferendo. Diciamo che ora li leggo come se potessi toccare oggetti in una stanza buia, so dire a grandi linee di cosa si tratta la questione ma non vedo i particolari.

    CITAZIONE
    ma devi usare la testa e creare le reti mentali fra i vari oggetti

    Ecco questo è ciò che mi manca ora. E so che è solo con l'esperienza riuscirò a capire a colpo d'occhio come interagiscono le lame tra di loro, per ora ci devo ancora riflettere molto prima di capirlo.

    Sarebbe da fare stese su cose che hanno rapidi riscontri, ma è più facile a dirsi che a farsi. Mi scoccia chiedere "cosa farò domani?" Quando so già che farò le solite cose ordinarie di tutti i giorni. Qualcuno mi consigliò di fare domande su fatti già avvenuti, cose del passato di cui già conoscevo l'esito. Ma mi compariva continuamente il Matto come se mi dicessero "Perché mi chiedi cose che già sai?" ... (molto probabilmente perché ero io ad affrontare la cosa con questo atteggiamento mentale.)

    Tu cosa consiglieresti come esercizio quotidiano?
     
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  6. Liquerizia
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    Quel qualcuno ero io :D
    Lo consigliavo perché per me ha avuto un significato, certo non funziona per tutti allo stesso modo.
    In questa maniera, devi sforzarti di indirizzare la lettura sulla base delle carte uscite, non hai possibilità di adattare i significati a tuo piacimento, cosa che facilmente succede quando non sappiamo un possibile risultato, e ci sentiamo quasi autorizzati ad andare a ruota libera, con la scusa di "seguire le nostre sensazioni".
    Se io so che ieri sono andata al mare, so che mi sono divertita e che ero in compagnia di un amico, tiro giù tre carte e mi escono Torre-Luna-Amanti, magari non mi inganneranno le prime due carte, perché riuscirò a collegare il fatto di essere stata sulla torretta al chiaro di luna ad amoreggiare.
    Serve anche per ridimensionare la presunta negatività di determinate carte, e ci fa capire come il contesto sia veramente tutto ai fini di una buona lettura.

    Le carte vanno studiate, non memorizzate, vuol dire capite. E dopo anni ci si accorge che si è ancora lì ad approfondire. Questo è, studio, ricerca.
    Quando magari siamo un po' più sicuri delle nostre conoscenze, allora azzardiamo interpretazioni più personali, più precise. Per esempio il Mago mi ha indicato, molto semplicemente, il tavolino da trucco. Da notare il significato terra terra del tavolo del Mago con i suoi strumenti di lavoro.

    Dopo ciò, non dare alla carta valenza positiva o negativa, perchè la stessa possiede entrambe queste qualità. E' un errore che abbiamo fatto tutti, ma compreso questo, siamo già avanti.
    Quindi il Mago, accanto al Diavolo, assume qualità più manipolatrici (riprendo l'esempio di Ariel). Dobbiamo quindi spogliarci dalla classificazione scolastica delle qualità, e metterci a studiare come cambiano forma accanto ad altre.
     
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    Ciao Liquerizia,

    Si non intendevo dire che era un consiglio sbagliato... solo che forse non ci riuscivo io!

    CITAZIONE
    Le carte vanno studiate, non memorizzate, vuol dire capite. E dopo anni ci si accorge che si è ancora lì ad approfondire.

    ...Dobbiamo quindi spogliarci dalla classificazione scolastica delle qualità, e metterci a studiare come cambiano forma accanto ad altre.

    Si come l'astrologia!

    Non sono certo cose che s'imparano da un giorno all'altro. Pian piano, passo a passo.
     
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  8. Liquerizia
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    No no, non volevo assolutamente dire che son cose che si imparano da un giorno all'altro... ad esempio lo vedo con l'astrologia, che non mi viene così naturale. Forse sono anche predisposizioni, ma per compensare questo ho la voglia di imparare e la testardaggine di non mollare :)
     
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  9. paol999
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    ciao, mi ckiamo Paolo e vorrei imparare un po' la lettura delle carte stese ,intanto dovè ke si comprano , un saluto, ciao
     
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    Io ho iniziato da pochissimo questa disciplina, ma sicuramente mi ha aiutato aver prima letto trattati alchemici, teosofici, filosofici, simbolismo, antropologia, etc
    Cioé a me gli arcani maggiori messi tutti insieme mi ricordano tantissimo la filosofia kantiana, e soprattutto la critica alla ragion pura! c'e' un trascendenzialismo del pensiero che sicuramente apre molte porte e aiuta l'interpretazione. La lettura dei tarocchi senza un background filosofico per me é quasi impossibile; e dopo ho iniziato a leggere libri sui tarocchi, ma alcuni significati non mi erano del tutto nuovi.
    Una cosa non mi é chiara, perché li chiamate lame? :D
     
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10 replies since 6/5/2013, 12:18   3077 views
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