LE CRISI DETERMINATE DA NETTUNO

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    Le crisi determinate da Nettuno



    Il nostro destino, l'essenza e la dimora del nostro essere sono vicini all'infinito, e là soltanto.
    (WORDSWORTH)


    Queste parole, scritte da un grande poeta romantico inglese, enucleano l'essenza di Nettuno: il desiderio di andare oltre la sensazione di essere un sé separato per fondersi con una dimensione superiore.
    Spesso si parla dell'esigenza di "trovare noi stessi', di scoprire la nostra identità specifica, di definirci individuando le nostre qualità e realizzazioni, ma Nettuno incarna un principio opposto: rappresenta infatti la sollecitazione a 'perdere' noi stessi, a dissolvere e trascendere i confini dell'io separato.
    Per comprendere appieno cosa significhino e comportino la dissoluzione e il trascendirnento dell'ego, dovremmo però in primo luogo richiamare il significato del termine ego.
    In breve, l'ego è la percezione di noi stessi come individui separati: in altre parole, è il nostro senso dell'io. Essere un 'io' significa poter definire noi stessi: siamo questo ma non quello, e abbiamo precisi confini corporei distinti da quelli degli altri. Tuttavia, non siamo nati con un ego e un senso dell'io, e nel grembo materno non siamo consapevoli di noi stessi come entità separate: siamo una sola cosa con la madre, che è tutto il nostro mondo.
    Pensiamo perciò di essere il mondo nella sua globalità, pensiamo di essere ogni cosa, e sperimentiamo quella che Freud denominava percezione' oceanica' della realtà. Gradualmente, però, dopo la nascita cominciamo a sentirci differenziati e distinti non solo dalla madre, ma anche dall'ambiente.
    Arriviamo a riconoscere di essere separati e distinti dalle altre persone e dalle cose che ci circondano. Vi è un sé e vi è un non sé.
    Non solo distinguiamo noi stessi dalle altre persone, ma finiamo per identificarei con determinate parti della nostra personalità e della nostra natura, e nello stesso tempo neghiamo o prendiamo le distanze da altri aspetti della nostra psiche.
    In altre parole, oltre alla scissione tra noi e gli altri, vi è anche una divisione tra il nostro ego (la percezione di chi siamo) e altre valenze della nostra natura, che non vogliamo riconoscere come appartenere a noi stessi o di cui neppure immaginiamo l'esistenza.
    A esempio, potremmo identificarci con la parte di noi che è gentile e amorevole, negando e soffocando la parte negativa e distruttiva. In questo modo, la scissione l'io e il non io amplica non soltanto il tracciare una linea di demarcazione tra noi e gli altri, ma anche il dividere la nostra natura in due ambiti: quello di cui siamo consci o con cui desideriamo identificarci in quanto ci appartiene, e quello di cui non siamo consapevoli, e che non intendiamo riconoscere come parte di noi.
    Nettuno ha la proprietà di abbattere ogni confine, e nel corso dei suoi transiti sfuma e dissolve la barriera che ci separa dagli altri. Il passaggio Nettuno sul Sole, a esempio, potrebbe indicare un periodo in cui 'ci perdiamo' in un'altra persona, o sperimentiamo una sensazione di unità con la vita nel suo complesso.
    Ma Nettuno abbatte anche il confine interiore tra conscio e l'inconscio, inondando e subissando il nostro attuale senso d'identità con contenuti che emergono dai livelli inconsci. Se ci siamo identificati primariamente come persone forti, sicure e capaci, nel corso di un transito di Nettuno rispetto al Sole natale potremmo scoprire un aspetto confuso, debole o indifeso della nostra psiche. Nettuno agisce come un solvente, diluendo la forza di un'energia in un primo tempo concentrata, che si tratti di un programma o di un rapporto professionale attentamente strutturato, di un'opinione di cui siamo fermamente convinti o di una disposizione interiore verso noi stessi e il mondo.
    Nettuno rappresenta una minaccia per i confini, sia quelli tra noi e gli altri, sia quelli tra il nostro ego e l'inconscio.

    Tratto da: Gli dei del cambiamento di Howard Sasportas Ed. Astrolabio

    Edited by °Mirana° - 8/2/2013, 18:19
     
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