ASTROLOGIA URANIANA

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    ASTROLOGIA URANIANA



    L’ASTROLOGIA URANIANA è conosciuta con questo nome nei Paesi di lingua anglosassone. Essa è figlia della prestigiosa ASTROLOGIA DELLA SCUOLA DI AMBURGO così conosciuta in Europa e nei paesi che parlano la lingua tedesca. Fu fondata ad Amburgo per dare un seguito al pensiero innovatore di uno spirito geniale, quello di Alfred Witte (Amburgo 2-3-1878/ Altona 4-8-1941).

    Il metodo interpretativo di Witte, cioè le sue tecniche innovative di lavoro, le sue formule, i suoi concetti, che così elegantemente sono stati sintetizzati nel termine inglese “Uraniano” – da Urano, individualistico governatore dell’Aquario e simbolo della fratellanza e dell’armonia nell’Era dell’Aquario – quel metodo venne codificato in Amburgo da tre pionieri: lo stesso Witte, F. Sieggrun e Ludwig Rudolph. Fu Sieggrun a coniare il termine “Scuola di Amburgo” e con questo nome il nuovo sistema interpretativo prese l’avvio ad Amburgo nel 1923.

    L.Rudolph fu il più stretto collaboratore di Witte, ed ebbe il merito di divulgare nel mondo l’opera del Maestro, convinto del valore inestimabile dei suoi contenuti. Egli fondò nel 1925 la Casa Editrice “Witte-Verlag”. La Casa Editrice e la Associazione della Scuola di Amburgo (ASHS) furono i cardini sui quali si resse e si propagò la “nuova astrologia”.

    Alfred Witte è dunque “l’intelletto” che sta all’origine del pensiero della Scuola di Amburgo. Di lui Charles Harvey disse negli anni ’70 : “Egli possedeva la mente più fertile ed originale che l’Astrologia avesse prodotto negli ultimi 100 anni”.

    Witte era un topografo di professione, impiegato al Ministero dei Lavori Pubblici (partecipò alla realizzazione dell’aeroporto di Amburgo). Appassionato di Astrologia dedicava ad essa il suo tempo libero. Il suo primo lavoro astrologico apparve nel 1913 con il titolo : “ Osservazioni di colori, numeri e tonalità”. In esso metteva in relazione il disegno (colore), la matematica (numero) e la musica (tonalità). I rapporti di connessione e di relazione ispiravano il suo pensiero. Perciò si servì delle Leggi fisiche universali per osservare i fenomeni di connessione fra Terra e Universo e così stabilire l’esistenza di un legame tra i Pianeti e gli esseri umani.

    In particolare, Witte vedeva l’Uomo immerso dentro un sistema progettuale cosmico muoversi attraverso la vita in un processo di sviluppo e maturazione. Lo vedeva sia come entità a sé che come pezzo di un intero nella sua connessione ad una più alta sorgente di energia universale. Perciò egli concepiva la vita umana in stretta concatenazione con le Leggi Universali e intendeva l’Astrologia come l’insegnamento delle corrispondenze attraverso le quali l’Uomo può arrivare dal “conosciuto allo sconosciuto”. In armonia con la propria visione, Witte concepì una struttura originale e innovativa del Cerchio Astrologico, e ne fece a differenza dei suoi predecessori un MODELLO SIMMETRICO per sua natura adatto a risalire all’Intero mediante l’analisi delle Parti. Questo modello simmetrico ( DIAL) - sul quale tutti gli Astrologi Uraniani lavorano - può essere esaminato attraverso le equazioni matematiche.

    Poiché la Simmetria è un’importante legge di natura (la Natura produce strutture simmetriche sia nel mondo vegetale che animale) e la Matematica è la base di tutte le scienze, l’Astrologia di Witte poggia su cardini scientifici.

    Abbiamo già detto che il canale di propagazione dell’Astrologia di Witte, da Amburgo nel mondo intero, fu la Scuola di Amburgo (tuttora operante).

    Molte sono state le vicissitudini di questa istituzione, dei suoi fondatori, seguaci ed alunni, nell’epoca nazista quando i testi astrologici in Germania vennero distrutti e destino migliore non subì il famoso testo “Regole per le Figure Planetarie” scritto da Witte e pubblicato dall’editore L.Rudolph nel 1928. Sugli appunti di Witte conservati clandestinamente, H.Lefeldt riscrisse le stesse “Regole” che furono ripubblicate nel 1947 e sono giunte ai nostri giorni dopo una serie di 7 riedizioni. L’ultima, scritta in versione tedesca da Udo Rudolph – membro senior della Associazione Astrologica della Scuola di Amburgo, e figlio di Ludwig Rudolph – è datata 1997.

    Il gruppo dei seguaci di Witte, alunni e colleghi, che emigrò negli USA, portò oltre oceano il pensiero del Maestro. In particolare Hans Niggemann che fu il fondatore della Astrologia Uraniana, a tutt’oggi viva e operante in tutti gli States.

    Ormai vecchia di quasi ottanta anni, l’Astrologia di Witte - al di qua e al di là dell’oceano - può considerarsi una nuova frontiera dell’Astrologia. Il suo nome inglese significa appunto “Astrologia del futuro”.

    Il già citato testo “Rules for planetary pictures” rappresenta il vangelo degli astrologi uraniani. Tuttavia esso non illustra il metodo di interpretazione di Witte che non è stato mai pubblicato. In Amburgo ed anche all’estero laddove esiste un Witte-Institute, il veicolo migliore di apprendimento è sempre stato quello della Scuola.

    www.astralis.it/uni1.htm

    LE BASI INTERPRETATIVE DEL METODO DI WITTE, sono:


    - Il disco rotante mobile per interpretare l’oroscopo ( DIAL)

    - Le figure planetarie

    - I Transnettuniani ( TNp )


    Come possiamo vedere dal grafico del Cielo Natale sopra riportato (DIAL), insieme ai simboli noti dei 10 Pianeti tradizionali conosciuti dall’Astrologia classica, ce ne sono altri otto con differenti simboli. C’è inoltre un punto gamma di cui in seguito parleremo (punto d’Ariete). Partiamo dunque da questi 8 simboli sconosciuti che prendono il nome di Pianeti Transnettuniani ( TNp), essi sono un cardine dell’interpretazione uraniana.


    TRANSNETTUNIANI (TNp)



    L’Astrologia Uraniana utilizza 8 punti attivi, 8 Pianeti aggiuntivi, che sono chiamati invisibili o Transnettuniani. Essi non sono stati mai avvistati per cui materialmente non esistono.

    Come nascono?

    Durante il suo lavoro di ricerca Witte scoprì che certi effetti erano emanati da punti precisi dell’oroscopo sebbene nessun Pianeta si trovasse lì. Raccolse una grande messe di dati sui quali verificò le sue intuizioni e notò che questi punti attivi si muovevano molto lentamente nello zodiaco perciò avevano orbite simili a quelle dei Pianeti. Per tutti questi punti calcolò le orbite, la rivoluzione e la distanza dal Sole. Dette loro dei nomi e spiegò la loro natura con parole chiave.

    Witte individuò i primi 4 di questi Pianeti Invisibili: Cupido (CU), Ades (HA), Zeus (ZE), Crono (KR), mentre la paternità degli altri 4 compete a Sieggrun : Apollo (AP), Admeto (AD), Vulcano (VU) e Poseidon (PO). Come dicevamo, sebbene essi non siano stati mai avvistati e perciò non esistano realmente, la loro reale efficacia è stata verificata in 80 anni di pratica astrologica.

    Coloro che se non vedono non credono, ovviamente li rifiutano ma ciò non intacca l’esperienza di chi ne ha tenuto conto. Chi rifiuta queste scoperte di Witte e di Sieggrun deve convenire che anche i pensieri e le idee sono invisibili eppure costituiscono la potente motivazione per ogni cosa creata dall’uomo. In Astrologia noi lavoriamo con fattori invisibili : l’AS, il MC, Il Nodo Lunare (NO) non sono visibili all’occhio e tuttavia gli astrologi ne tengono conto. Perché non farlo anche con i Pianeti ipotetici? Se ascoltiamo le affermazioni di chi ne fa esperienza pratica avremo ampia prova che i punti attivi esistono o quantomeno funzionano. Witte stesso tagliava corto : “provateli nel vostro oroscopo” era solito dire a chi sollevava obiezioni, e passava oltre.


    www.astralis.it/uni2.htm

    Edited by °Mirana° - 29/1/2013, 01:32
     
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